DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Elisabella dice
Buon giorno dottore,
Ho una cisti sulla testa sulla parte sinistra da quando ho 15 anni, e da quando ne ho 17 perdo i capelli, che sono secchi, spenti e si spezzano. Spesso mi prude la zona dietro le orecchie e sopra la fronte. Ora ne ho 50 di anni, continuo a perdere capelli e mi è venuta un’altra cisti, prima a destra, poi dopo che l’ho tolta, a sinistra. Sono magra con dolori lombari e articolari. Ho sempre il muco in bocca che mi cola da dietro. Sono freddolosa e ho la gola molto delicata, maldigola se mi scopro il collo. Sono un tipo insicuro e indeciso. A volte mi vengono dei forucoli sottopelle molto doloranti sulla fronte sopra le sopracciglia. Posso usare graphites? Unguento o granuli? Che dosaggio? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisabetta, i rimedi omeopatici utili a trattare le cisti sono diversi, tra cui si citano Baryta carbonica, Belladonna, Hepar sulphur, Mercurius solubilis, Silicea, Sulphur (o Sulphur iodatum). In particolare, Baryta carbonica è più spesso prescritto per le cisti al cuoio capelluto, dove possono risultare valide anche le applicazioni locali di olio di ricino. Hepar sulphur, molto sensibile al freddo, manifesta i suoi principali effetti sulla pelle e sulle mucose, rivelandosi adatto per foruncolosi, cisti, ascessi, eczemi secchi, faringo-laringite, angina tonsillare, ecc. Graphites, che ha le localizzazioni preferenziali al cuoio capelluto e dietro le orecchie, è particolarmente indicato nelle forme di dermatite con essudato. Per quanto riguarda il dosaggio, quantunque personale, non sempre generalizzabile, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, spesso ci si orienta verso una diluizione medio-bassa (ad es. 9CH), che solitamente si utilizza in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori e rafforzano le difese immunitarie. Ovviamente, come accennato, la prescrizione giusta per lei la può garantire, previa visita, solo un medico omeopata, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
pasquale dice
Buongiorno,sono Pasquale e ho trovato interessante le risposte..Volevo esporre il mio problema..ho studiato la materia medica omeopatica ,un anno di approfondimenti, molto difficile..mi ritrovo al 99% in Graphite sia come costituzione sia a livello psicologico insomma il mio vestito perfetto.Detto cio’,ho la vitiligine oltre che tiroidite di haschimoto e metabolismo lentissimo.Tutti secondo me vittime della stessa causa ancora sconosciuta.Vorrei iniziare un percorso omeopatico quindi graphite 30 ch con introduzione una volta alla settimana del monodose 200 ch e vedere cosa succede.So che e’ lunga ma sento il mio corpo e’ come se fosse dentro una pentola a pressione. Sono certo che ha bisogno di una spinta energetica. Tengo a precisare che la mia vitiligine e’ partita dopo un infezione presa in spiaggia nella zona inguinale 20 anni fa, da li e’ tutto cambiato ma nessun dottore crede in questo ed io so che e’ cosi perche vivo il mio corpo.Dopo l infezione si formo’ una macchia di vitiligine.Chiedo un consiglio o meglio un pensiero per me molto importante.Una buona vita e buon lavoro.
Pasquale
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Pasquale, com’è noto, la vitiligine è un’alterazione della pigmentazione dovuta a carenza di melanina, per effetto di un deterioramento dei melanociti (cellule che producono l’anzidetto pigmento). È caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, localizzate prevalentemente a mani, gomiti e volto. È una malattia non contagiosa, indolore ed innocua. Le cause sono ancora incerte e non ci sono fattori scatenanti precisi, anche se si sospetta che possa essere un disturbo autoimmune, dove l’ereditarietà gioca un ruolo importante. Si è pure osservato che le disfunzioni tiroidee, quali la Tiroidite di Hashimoto, lo stress ed il calo delle difese immunitarie possono concorrere a potenziare il disturbo. Non esiste quindi un unico approccio terapeutico per tutti i pazienti, ma verosimilmente un trattamento multidisciplinare personalizzato, di cui l’Omeopatia può farne parte. Se lei si riconosce quasi totalmente in Graphites, il rimedio omeopatico può fornire il suo contributo, anche per la Tiroidite di Hashimoto ed il conseguente rallentamento del metabolismo. La informo inoltre che specificamente per la vitiligine i rimedi omeopatici più comunemente utilizzati sono Arsenicum album, Nitricum acidum e Silicea, ovviamente da utilizzare laddove esista un buon grado di somiglianza rimedio-paziente. Possono essere altresì utili le applicazioni locali di olio di senape con l’aggiunta di estratto di curcuma, o di olio di pepe nero, o di semi di ravanello in aceto di mele. L’alimentazione consigliata è quella semplice e sana, varia ed equilibrata, che privilegi i cibi ricchi di vitamine, in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, E (frutta, verdura e ortaggi in primis). Le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Cinzia dice
Salve volevo sapere se questo unguento è adatto anche al trattamento delle rughe. Ho 54 anni. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cinzia, Graphites non è un rimedio omeopatico particolarmente adatto al trattamento delle rughe, anche se comunque un contributo lo può dare, ma lo è soprattutto per le affezioni della pelle come dermatiti con essudato o eruzioni eczematose sia secche che umide. La pomata o l’unguento di Graphites risulta utile principalmente per pelle secca, prurito, eczemi essudativi, cicatrici cheloidi, ipercheratosi. I rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati in caso di pelle secca, stanca e con rughe sono Alumina, Arsenicum album, Borax, Lycopodium, Petroleum, Sarsaparilla. Tra gli altri rimedi naturali in uso esterno per contrastare le rughe e prevenirne la formazione si citano le creme di acido ialuronico, l’olio di avocado, l’olio di jojoba, l’olio di argan, l’olio di baobab, l’olio essenziale di rosa mosqueta, l’idrolato di melissa, la bava di lumaca. Si consiglia un’alimentazione che privilegi frutta e verdura fresche, che garantiscono il giusto apporto di vitamine (per la pelle sono soprattutto benefiche le vitamine A ed E), di antiossidanti (in particolare il flavonoide quercitina che è presente in frutta di colore viola, mele, uva, ma anche in capperi, cipolla rossa, tè verde, propoli, ecc.) e di minerali. Anche l’introduzione di omega-3 (pesce azzurro, olio extravergine d’oliva, kiwi, mirtillo rosso, ecc.), di omega-6 (semi di girasole, sesamo, soia, germe di grano, olive, ecc.) e di rutina (glicoside flavonoico che si trova in grano saraceno, vino rosso, menta piperita, asparagi, agrumi, frutti di bosco, ecc.) aiuta a mantenere la pelle in salute e ad allontanare le rughe. Cordiali saluti.
Claudia dice
Buongiorno, da almeno 50 anni ho una cheratite seborroica sulla tempia sx grande 1 cm e spessa 3/4mm. Di recente su questa cheratiti si è formata un peduncolo sporgente gonfio che ha iniziato sporadicamente ad emettere del liquido denso giallo. Non mi fa male, ma vorrei poter far qualcosa per far regredire e, se possibile, sparire il problema. Per ora ho utilizzato una cera di propoli con il risultato che la cheratite si è schiarita perdendo il colore scuro e diventando più rosata. Mi chiedo se continuare, o passare a una pomata omeopatica a base di graphites o se meglio usare il prodotto in granuli. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, la invito a consultare l’articolo “Dermatite, Eczema, Dermatosi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Graphites è un rimedio omeopatico che potrebbe rivelarsi adatto, avendo la pelle tra le sue principali organospecificità, od anche la pomata o l’unguento dello stesso Graphites. Un altro importante rimedio omeopatico che viene utilizzato per trattare la cheratosi seborroica, che potrebbe quindi essere preso in considerazione, è Thuya. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Michela dice
Questo tipo di prodotto può essere applicato su cicatrici cheloidi? Si riescono ad ottenere dei risultati?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Michela, in genere per il trattamento delle cicatrici cheloidi si dimostra valida la pomata o l’unguento di Graphites. Oltre a ciò, per evitare che il cheloide degeneri e per attenuarne ulteriormente l’aspetto, è comunque buona norma mantenere la cicatrice pulita ed applicare quotidianamente creme nutrienti ed antiossidanti, come ad esempio il gel di aloe vera. Altri interventi consigliati sono i trattamenti locali con olio di germe di grano, olio di argan, succo di cipolla, trito d’aglio, succo di limone, aceto di mele, sandalo e acqua di rosa, bicarbonato di sodio e acqua ossigenata, ecc. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine, in particolare vitamine A, C ed E. Cordiali saluti.
Federica dice
Buongiorno,
sono Federica ho 41 anni.
Ho problemi di ipotiroidismo da più di 15 anni, soffro spesso di prurito cutaneo, a volte soffro di uno sfogo di herpes sul coccige, ho scarsissimo flusso mestruale e ho scarsa libido (problema che non avevo e che peggiora sempre più).
Leggendo il vostro sito mi rivedo più nel tipo Graphite che nel tipo Sepia.
Secondo lei va bene prendere Graphite? Se si, a che dosaggio?
Grazie
Federica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Federica, in genere per l’ipotiroidismo e sintomi concomitanti sono adatti i rimedi omeopatici carbonici, ossia quelli che fanno capo alla costituzione carbonica, o ad una costituzione prevalentemente carbonica (corrispondente al brachitipo che ha tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, turbe metaboliche, ritenzione idrica, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine). Pertanto Graphites potrebbe essere un rimedio omeopatico adatto, tanto più se si ravvisa una sufficiente somiglianza. Se invece la costituzione del paziente è più vicina a quella fosforica (corrispondente al longitipo, con muscolatura ipotrofica, freddoloso, che manca di vigore, che si stanca facilmente), allora può trovare impiego un rimedio omeopatico come Lycopodium, verificandone sempre la somiglianza. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che come tutte le entità terapeutiche omeopatiche sono comunque personali, non sempre generalizzabili, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, spesso ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH) che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione a lei appropriata la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.