NOTA: i termini con l’asterisco costituiscono altrettante voci del Glossario e quindi sono eventualmente consultabili nelle sottosezioni alfabeticamente corrispondenti.
Saccaridi: V. Zuccheri.
Saccarosio: disaccaride, formato da glucosio* e fruttosio*, che si trova nella canna da zucchero, nella barbabietola ed in molti frutti. E’ il comune zucchero usato in cucina. E’ uno zucchero semplice e per questo è facilmente assimilabile e subito bruciato dall’organismo per il fabbisogno energetico. V. anche Zuccheri.
Sali del dott. Schüssler: sono sali terapeutici messi a punto dal dott. Schüssler, medico tedesco (1821–1898) cui si deve la paternità del metodo terapeutico che adopera come farmaci 12 sali minerali inorganici (ai quali successivamente se ne sono aggiunti altri 12 detti complementari). Egli sosteneva che gli organi ed i tessuti si ammalano perché le cellule che li costituiscono non contengono più le quantità di sali minerali necessarie al mantenimento dello stato di buona salute. Integrando a piccole dosi la perdita di tali sali si guarisce la cellula e con essa tutto l’organismo. Questo modo di curarsi, anche se i sali si preparano con un metodo molto simile a quello omeopatico (diluizioni e dinamizzazioni), per i presupposti terapeutici sinteticamente suesposti non è definibile omeopatico.
Sangue: è il tessuto connettivo* fluido dell’organismo contenuto nei vasi sanguigni, consistente in un liquido vischioso, opaco, di colore rosso (rosso rubino se arterioso, cioè ossigenato e rosso violaceo se venoso), composto di una parte liquida vera a propria, ossia il plasma*, in cui sono sospesi corpuscoli di varia forma, ossia i globuli bianchi*, i globuli rossi* e le piastrine*. Ha la funzione di trasportare i principi nutritivi, l’ossigeno, i prodotti del ricambio, gli ormoni e gli anticorpi.
Sanguigno: V. Temperamento sanguigno.
Saponine: sono glicosidi* molto presenti nelle piante tali da raggiungere anche il 30% del peso secco della pianta stessa; prendono il nome da Saponaria officinalis, pianta che veniva coltivata per il lavaggio della lana; si possono usare anche come emulsionanti; vengono riconosciute attività terapeutiche quali antinfiammatoria (V. Infiammazione), cicatrizzante e antiedema (V. Edema).
Scabbia: (o rogna) malattia infettiva contagiosa che colpisce la pelle, provocata da un acaro, sarcoptes scabiei, che scava cunicoli sotto l’epidermide* (strato più superficiale della pelle) per depositare le uova fecondate, da cui dopo alcuni giorni si sviluppano nuovi parassiti che a loro volta scavano nuovi cunicoli. Sulla cute, in corrispondenza dei cunicoli, compaiono lesioni di vario tipo, come papule* (piccole chiazze rosse rilevate) filiformi e vescicole* (piccole tumefazioni contenenti siero). Possono essere presenti croste o infezioni. Il sintomo principale è il prurito, che aumenta di notte perché il calore del letto incrementa l’attività degli acari. Le zone più colpite sono gli spazi tra le dita di mani e piedi, polsi, gomiti, ascelle, regioni sottomammarie, addome, genitali maschili, natiche.
Scarlattina: malattia infettiva contagiosa di origine batterica (V. Batteri), tipica dei bambini, che si manifesta con febbre*, tonsille* gonfie, lingua patinata e comparsa di eruzione cutanea caratteristica, esantema, fatta di puntini rossi fittissimi, spesso confluenti in chiazze, prima all’inguine ed alle ascelle, poi al resto del corpo.
Sciatica: (o sciatalgia) è l’intenso dolore alla gamba dovuto all’irritazione del nervo ischiatico (o sciatico). Le cause generalmente sono attribuibili alla compressione delle radici dei fasci del nervo sciatico nella zona lombare, dovuta all’artrosi* della colonna vertebrale.
Sciroppo: è un preparato fitoterapico* per uso interno che si ottiene introducendo il principio attivo della pianta officinale* in uno sciroppo semplice, che è una soluzione acquosa zuccherina molto concentrata in acqua, preparata a caldo. Si può utilizzare zucchero o preferibilmente miele ad una concentrazione di almeno il 45%. Il gusto è molto dolce, la viscosità è elevata. L’alto contenuto di zucchero, oltre che per il gusto, serve per conferire allo sciroppo la stabilità, nel senso che le sue proprietà essenziali non devono cambiare per un lungo periodo di tempo ed inoltre a renderlo resistente alla crescita microbica.
Sclerofilla: V. Pianta sclerofilla.
Scottatura: è un arrossamento della pelle* (eritema*) che si verifica dopo un’eccessiva esposizione al calore. Può essere prodotta dal calore irradiato (si pensi ad es. alle scottature solari), oppure dal contatto diretto di parti del corpo con la fonte di calore. A differenza dell’ustione*, la scottatura non si manifesta immediatamente ma solo dopo alcune ore quando la pelle incomincia a diventare dolorosa e rossa. Nei casi più gravi possono comparire delle vescicole* e si può presentare la febbre* a causa del rilascio di alcune tossine. Dopo qualche giorno inizia la desquamazione della pelle.
Sedativo: che calma e regolarizza l’attività nervosa.
Selenio: (simbolo chimico Se) è un oligoelemento* antiossidante* che si trova prevalentemente nei muscoli del nostro corpo. La sua mancanza provoca debolezza muscolare. Gli alimenti che contengono più selenio sono albicocche, baccalà, grano, tonno, aringa, uova, frutta secca.
Sempreverde: V. Pianta sempreverde.
Sicosi: V. Diatesi sicotica.
Sicotico: V. Diatesi sicotica.
Sifilide: è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale, causata da un batterio chiamato Treponema pallidum che provoca una malattia dapprima localizzata e poi diffusa a tutto il corpo. Tipicamente evolve in tre stadi: la sifilide primaria ove dopo 2 – 12 settimane potrebbe comparire una piaga indolore sui genitali; la sifilide secondaria ove dopo settimane o mesi si estende ad altre parti come piedi, braccia, gambe, bocca, ano, vagina con eruzioni cutanee e febbre, ingrossamento dei linfonodi, mal di gola, dolori muscolari e articolari, alopecia a chiazze, cefalea, calo ponderale, mialgie, stanchezza; la sifilide terziaria ove la malattia progredisce ad uno stadio latente e dopo anche alcuni anni potrebbero iniziare danni ad organi interni come cervello, nervi, occhi, cuore e vasi sanguigni, fegato, ossa e articolazioni che nei casi più seri possono portare alla morte.
Silvite: è un minerale proveniente da giacimenti salini e da emanazioni vulcaniche, da cui si estrae il cloruro di potassio*.
Sinergico: V. Rimedio omeopatico sinergico.
Sinovite: infiammazione* di una membrana sinoviale* che successivamente può interessare anche la cartilagine articolare*, la sostanza ossea sottocartilaginea, i legamenti (strutture fibrose che collegano due ossa o due parti dello stesso osso) ed i tendini (che collegano i muscoli alle ossa o alle altre strutture di inserzione). Le manifestazioni sono dolore*, gonfiore, riduzione delle possibilità di movimento dell’articolazione* colpita. Può essere acuta o cronica. Le forme acute sono quasi sempre dovute a infezioni e poco spesso a traumi. Le forme croniche hanno origine batterica oppure possono essere causate da alterazioni di nutrimento della cartilagine o di ricambio di materiale, come le sinoviti sifilitiche, le sinoviti tubercolari e l’artrosinovite urica.
Sintomatico: V. Rimedio omeopatico sintomatico.
Sinusite: infiammazione* della mucosa* di uno o più seni paranasali, di solito provocata da un’infezione, ma possono diventare causa d’insorgenza il nuoto, i tuffi, le lesioni o fratture delle ossa dei seni paranasali, la deviazione del setto nasale, traumatica o congenita, le infezioni dei denti dell’arcata superiore, specie del canino. I sintomi sono ostruzione nasale, secrezione di muco* dal naso o nel retrobocca, cefalea*, febbre*, timbro di voce nasale.
Smagliature: lacerazioni che si creano sulla pelle* a causa dell’eccessivo stiramento cui sono state sottoposte le fibre di collagene*. Si manifestano prevalentemente in gravidanza o nell’adolescenza, quando il fisico muta improvvisamente, o ancora quando si guadagna o si perde peso velocemente a seguito di una dieta.
Sodio: (simbolo chimico Na) è un oligoelemento* indispensabile al mantenimento dell’equilibrio fra i liquidi all’interno ed all’esterno delle cellule del nostro organismo. Ha inoltre un ruolo importante nella protezione dell’organismo dalle eccessive perdite di acqua, nella contrazione muscolare e nella trasmissione dei messaggi lungo i nervi. Per tali scopi basta introdurre anche meno di un grammo al giorno. Non è quindi indispensabile l’aggiunta di sale ai cibi in quanto il sodio naturalmente contenuto negli alimenti è sufficiente ai bisogni dell’organismo. Gli alimenti a maggior contenuto sono soia, prosciutto crudo, salmone, salame, pecorino, pancetta, bresaola, speck, salsiccia, aringa. L’equilibrio tra le concentrazioni di sodio e di potassio all’interno delle cellule è mantenuto dalla pompa sodio–potassio*.
Spasmo: contrazione dolorosa, improvvisa ed involontaria di un muscolo, o gruppi di muscoli, di un organo cavo o di un orifizio.
Spasmolitico: V. Antispastico.
Stibina: (o stibnite) V. Antimonite.
Stimolante: che eccita l’attività nervosa e vascolare. Esistono stimolanti specifici per tipo di organo.
Stipsi: (o stitichezza) disturbo della defecazione consistente nella difficoltà ad evacuare le feci. E’ dovuta ad un malfunzionamento dell’intestino, le cui cause possono essere le più diverse. E’ caratterizzata da defecazione irregolare, infrequente, insufficiente, con feci dure e senso di pesantezza, costipazione, insoddisfazione e malessere diffuso. Si dice acuta se è di carattere occasionale e passeggero, si dice cronica se permane nel tempo e, qualora non dipenda da cause patologiche, è generalmente dovuta ad uno stile di vita errato ed a fattori di carattere psicologico.
Stitichezza: V. Stipsi.
Stomachica: capacità di attivare la digestione e di favorire, per riflesso, l’appetito.
Stomatite: infiammazione*, spesso dolorosa, delle mucose* del cavo orale. Interessa palato, guance, pavimento della bocca*, lingua, gengive, labbra. Le cause più frequenti sono dovute a virus*, funghi* e batteri*, ma sono fattori di insorgenza anche le cattive condizioni di igiene orale, gengiviti e carie, scottature per ingestione di cibi bollenti, abuso di alcool e tabacco, protesi dentarie, carenza di vitamine, assunzione prolungata di alcuni tipi di farmaci, stress, ecc. Può essere accompagnata dall’alitosi*.
Stranguria: è l’emissione lenta e dolorosa delle urine. Le cause sono attribuibili a infiammazioni* delle basse vie urinarie (cistite*, uretrite*), spesso dovute a batteri*, ma anche a calcolosi e tumori vescicali. Nel caso delle infezioni batteriche è presente la febbre*.
Succo: è un preparato fitoterapico* per uso interno che si ottiene dalla spremitura a freddo della pianta fresca. In casa si può preparare strizzando le parti della pianta interessate con un telo fino a farne uscire la parte acquosa. Lo stesso risultato si ottiene adoperando una centrifuga. Si assume appena fatto.
Succussione: V. Dinamizzazione.
Sudorifero: che stimola la traspirazione.
Sulfurico: V. Costituzione sulfurica.
Sulfurico grasso: V. Costituzione sulfo-carbonica.
Sulfurico magro: V. Costituzione sulfo-fosforica.
Supposte: sono preparati fitoterapici* per l’approntamento dei quali si utilizza una base di burro di cacao o di burro di karité, alla quale viene mescolata la paste selezionata della pianta officinale* finemente triturata tale da essere ridotta in polvere. Si può anche usare la tisana* o la tintura madre*. In tal caso l’eccipiente* è costituito da glicerina e gelatina. Si preparano in laboratorio. Esistono anche le forme omeopatiche.
Surrene: o ghiandola surrenale, è una ghiandola endocrina (cioè a secrezione interna, quella il cui prodotto, che sono gli ormoni, viene direttamente immesso nel sangue) posta al di sopra del polo superiore di ciascun rene. Produce, in risposta a situazioni di stress, gli ormoni che migliorano la reattività dell’organismo preparandolo in tempi brevissimi a gestire l’emergenza, a fornirgli l’energia supplementare necessaria. E’ composta da due ghiandole: la midollare del surrene e la coricale del surrene. La midollare del surrene, che è la ghiandola più interna, produce l’adrenalina che è l’ormone che interviene nei primissimi istanti e determina una vera e propria scarica di energia. La corticale del surrene, che è la ghiandola più esterna che avvolge la midollare, produce il cortisolo, che è l’ormone che interviene successivamente se la situazione stressante si prolunga e determina la resistenza allo stress.
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