Il tremore è un disturbo caratterizzato da una serie di movimenti involontari ritmici di una parte del corpo attorno ad un punto fisso, a causa di una sequenza di contrazioni e rilasciamenti di muscoli antagonisti. Tra le forme più frequenti vanno annoverate il t. fisiologico, quello essenziale quello parkinsoniano, quello cerebellare e quello a farmaci. Ma il t. che si osserva anche in altri quadri morbosi o stati tossici come l’alcolismo, il cocainismo, ipertiroidismo e ipotiroidismo, morfinismo, ecc.
Tremore fisiologico
E’ un fenomeno complesso che accompagna ogni atto motorio, giacché è presente nei movimenti del capo, del collo, degli occhi, della laringe e delle estremità. Ne sono responsabili irregolarità dovute al mancato sincronismo delle unità motorie, la cinetica cardiaca, perturbazioni esterne e pertanto queste oscillazioni sono inevitabili.
È presente normalmente nella maggior parte delle persone sane, ma rientra in un intervallo normale e per la sua piccolissima ampiezza è difficile da osservare ad occhio nudo. Il tremore fisiologico, però, è amplificato in seguito a stress, affaticamento, ansia, febbre, freddo, disordini metabolici (es. astinenza alcolica e tireotossicosi) o per l’uso di caffeina e farmaci (inibitori della fosfodiesterasi, agonisti-adrenergici o corticosteroidi). Il t fisiologico è generalmente attenuato dal riposo.
Tremore essenziale
E’ una malattia monosintomatica la cui prevalenza varia dal 4 al 60%. Nonostante si tratti della più diffuso disordine del movimento, la natura delle lesioni responsabili è ancora sconosciuta. In circa la metà dei casi il disturbo è presente in altri membri della stessa famiglia, ereditato da un carattere mendeliano dominante. Nella gran parte dei casi il t. essenziale colpisce il capo, il collo, la voce, e le estremità superiori, mentre è raro che inizi in quelle inferiori, e risparmia in ogni caso i globi oculari. Il disturbo nei casi particolarmente gravi può risultare decisamente invalidante per il soggetto.
Il t. essenziale tende a manifestarsi in individui adulti con età superiore ai 40 anni, ma in rari casi può manifestarsi anche in individui più giovani o, addirittura, in età adolescenziale o infantile.
Si tratta di un disturbo di tipo cronico le cui manifestazioni possono essere peggiorate da stati di agitazione e nervosismo, dall’emotività e dalla presenza di eventuali stati d’ansia.
Il tremore si manifesta sia quando il paziente assume e permane in una determinata posizione (tremore posturale), sia quando il paziente effettua dei movimenti volontari (tremore cinetico).
Tremore nel morbo di Parkinson
È un’oscillazione ritmica involontaria, abbastanza regolare, di una parte del corpo intorno ad un punto fisso, su un solo piano. C’è un’ipertonia dei muscoli, anche quando l’individuo appare rilassato, che si manifesta con una certa prevalenza a livello dei muscoli flessori del tronco e degli arti. Inoltre, interessa anche i piccoli muscoli facciali, della lingua e della laringe.
Durante il moto, nell’individuo colpito da Parkinson, il tremore sparisce o diminuisce in maniera evidente. Poi, il t. ricompare non appena l’arto va ad assumere la cosiddetta posizione di riposo.
È da distinguere il t. di riposo, tipo pill-rolling da quello posturale che si osserva nella gran parte dei pazienti.
Il t. di tipo tipo pill-rolling rivela la presenza di un’oscillazione piuttosto complessa consistente in un movimento ritmico di pronosupinazione dell’avambraccio. Il movimento è associato ad altri, di afferramento delle dita, specie del pollice e dell’indice. È un movimento che assomiglia a quello del contare le monete.
Tremore cerebellare
È causato da una lesione di una parte dell’encefalo chiamata cervelletto. I t. cerebellari più gravi si osservano nei pazienti con sclerosi multipla. Nei soggetti con malattie cerebellari si può manifestare un t. intenzionale che è un t. posturale caratterizzato da tremori ampi, grossolani ed a bassa frequenza. L’ampiezza di un tremore intenzionale aumenta quando un’estremità cerca di raggiungere l’oggetto voluto anche se desiderato e guardato. In genere esso è perpendicolare alla direzione del movimento.
Il t. cerebellare è più lento e irregolare di quello intenzionale e coinvolge sia la muscolatura assiale che quella prossimale. A braccia distese, ad es., si verifica una lenta oscillazione degli arti intorno alla spalla. L’oscillazione è accompagnata da ripetuti movimenti compensatori più rapidi e dismetrici da cui risulta un t. continuo, grossolano e irregolare.
Tremore da farmaci
Tra i diversi movimenti involontari indotti dai farmaci, il t. rappresenta forse quello più frequente. Le molecole responsabili del t. agiscono sul S.N.C. e alcune anche perifericamente. Alcune sostanze, quali ad es. la caffeina, sono in grado di causare t. direttamente; altre accentuano il t. fisiologico. In alcuni casi invece il t. può comparire con la sospensione del farmaco, come accade ad es. nel caso dei barbiturici, degli oppiacei o dell’alcol.
T. dinamici con una componente posturale si possono osservare nell’intossicazione da litio.
Tra i rimedi omeopatici più utilizzati per i tremori ci sono:
Absinthium: Il tremore è un elemento tipico di questo rimedio
Ethilicum: Tremori delle mani, specie a digiuno.
Actea racemosa, Agaricus muscarius, Argentum nitricum, Arsenicum, Calcarea carbonica, Cicuta virosa, Cocculus, Cuprum, Gelsemium, Graphites, Ignatia amara, Iodum, Kali carbonicum, Manganum aceticum, Mercurius, Nux v., Opium, Rhus, Silicea, Stramonium, Stroph., Sul. Ac, Thuya, Zincum.
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(*) V. Note esplicative