DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Calcarea carbonica si ottiene dalla triturazione con lattosio del carbonato di calcio e dalle successive diluizioni/dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Il carbonato di calcio, avente formula chimica CaCO3, è il sale di calcio dell’acido carbonico. A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco, quasi insolubile in acqua, ma solubile in acque contenenti anidride carbonica (CO2) disciolta. Il carbonato è il minerale di calcio più abbondante in natura. Si rinviene in due forme cristalline, precisamente nei minerali Calcite, a forma trigonale, molto birifrangente, con cristalli di diverso abito (prismatico, romboedrico, scalenoedrico, tabulare) e Aragonite, molto meno comune, a forma rombica, con cristalli generalmente prismatici. La calcite è il componente principale del calcare, del marmo (che, per la compattezza e per la facilità con cui si lascia levigare, è molto richiesto come materiale da costruzione) e di numerosissime pietre pregiate di varie colorazioni (usate in edilizia come materiali ornamentali), ma è anche la materia prima per la produzione industriale della calce e, unita ad argilla, per la produzione dei cementi in genere.
Il calcio è essenziale alla vita degli animali e delle piante, dato che svolge importanti funzioni metaboliche ed è il principale costituente di ossa e denti. Sono formati da carbonato di calcio anche i gusci delle uova, i gusci delle ostriche, l’osso di seppia, i coralli.
Il carbonato di calcio è usato per togliere l’acidità dal vino, nei dentifrici come sostanza abrasiva per favorire la rimozione della placca dentale, in medicina come farmaco antiacido per alleviare i bruciori di stomaco e come integratore alimentare, nell’industria alimentare come colorante bianco con la sigla E170. E’ il principale componente del calcare presente nell’acqua, responsabile della sua durezza,
Alla solubilità del carbonato di calcio in acque contenenti anidride carbonica, la cui reazione produce bicarbonato di calcio (o più propriamente idrogenocarbonato), si deve la formazione delle incrostazioni calcaree nelle caldaie da acque dure e di stalattiti e stalagmiti nelle grotte.
Il carbonato di calcio che viene utilizzato per la preparazione del rimedio omeopatico Calcarea carbonica è estratto dallo strato centrale di madreperla del guscio d’ostrica.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Calcarea carbonica è uno dei principali policresti dell’omeopatia ed è anche uno dei principali rimedi della psora, cioè la sua diatesi è marcatamente psorica. E’ un rimedio ad azione profonda che agisce sulle forze vitali dell’organismo, rivitalizzando il metabolismo. Riequilibra l’assorbimento del calcio, per cui agisce specificamente sulle ossa e sulle articolazioni, nonché sulle ghiandole linfatiche, sulle vene, sulla pelle, e sugli apparati digerente, respiratorio, urinario e genitale femminile.
Il biotipo Calcarea c. ha una costituzione carbonica ed un temperamento linfatico. Ha predisposizione ad ingrassare ed il suo addome è prominente e pieno di gas. E’ calmo, pacifico, metodico, lento, sia intellettualmente che nei movimenti, è un soggetto atonico: i suoi muscoli sono flaccidi e cadenti, così come il suo grasso. E’ stanco, ha difficoltà di concentrazione, preferisce il riposo e la tranquillità. E’ ritenuto il “fratello maggiore” di Baryta carbonica, con la differenza che, pur essendo ugualmente duro di comprendonio, alla fine “ci arriva”. E’ altresì timoroso, pauroso, sfiduciato e pessimista. E’ ipoteso se giovane, frequentemente iperteso se anziano. E’ pallido, ha unghie ondulate, rugose e irregolari. I denti sono spesso cariati o assenti o malformati. Ha mani e piedi freddi e sudati, è freddoloso e si raffredda facilmente, ha la sensazione di indossare abiti bagnati. E’ lento ad ammalarsi e la sua febbre non è mai alta. La sintomatologia tende a protrarsi più a lungo della media. Le linfoghiandole sono ingrossate e dure. Sono frequenti polipi e papillomi. Nelle ragazze lo stato di anemia è dovuto a cicli mestruali lunghi e frequenti. Le affezioni dovute a raffreddamento, che interessano naso, occhi e orecchie, sono spesso accompagnate da cefalea.
In Calcarea c. tutto è acido: il gusto, la flatulenza (i rigurgiti sono acidi), la diarrea (soprattutto dopo aver bevuto latte), la pelle, il sudore.
Calcarea c. è un ottimo rimedio delle affezioni croniche respiratorie, cardiovascolari, cutanee e gastroenteriche, specie nelle reazioni allergiche al latte, delle affezioni a carico dell’orecchio e nei casi di mestruazioni a lungo irregolari delle adolescenti.
Si rivela utile per tutte le età. Neonati durante le fase della dentizione. Bambini che presentano un ritardo nello sviluppo scheletrico, il quale si manifesta anche con un ritardo nella chiusura delle fontanelle, che hanno una debolezza nelle gambe, per cui imparano tardi a camminare, che hanno ghiandole ipertrofiche (di volume aumentato). Bambini e adolescenti di corporatura robusta, con tendenza all’obesità, “cicciottelli”, con testa voluminosa che trasuda alla nuca, al minimo sforzo o durante il primo sonno, tanto da bagnare il cuscino su cui dormono, ma anche di bambini e adolescenti emaciati, con cute flaccida e muscolatura debole. Adolescenti con ritardo puberale. Adulti maschi tarchiati e tozzi, con addome prominente e mammelle evidenti, con pochi peli, denti larghi, occhi tondeggianti e grandi come il bue, labbra carnose, collo grosso, piedi tozzi, camminatura ondeggiante a mo’ di elefante, che hanno un buon appetito. Donne adulte generalmente grasse, con seni ben sviluppati, mestruazioni lunghe e anticipate, isteriche. Anziani corpulenti e obesi, con le malattie della nutrizione, malinconici e tristi, depressi, sclerotici.
I sintomi migliorano con le applicazioni calde, con il tempo secco, dopo un piccolo movimento. Peggiorano con l’umidità, con il freddo, dopo aver bevuto il latte, dopo uno sforzo fisico, con il riposo, con il plenilunio.
Il rimedio è considerato il “ciccione” dell’omeopatia e gli viene attribuita l’etichetta: Calcarea carbonica è Obelix (il noto personaggio dei fumetti della serie “Asterix il gallico”).
I principali sinergici (complementari) di Calcarea c. sono Belladonna, Lycopodium, Rhus toxicodendron, Silicea, Sulfur, Sulfur iodatum.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Calcarea carbonica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) TESTA. Epilessia con intensificazione delle crisi durante il plenilunio. Vertigini quando si sale su luoghi alti con paura del vuoto e/o girando bruscamente la testa. Cefalea periodica (7 – 15 giorni) nella regione sopraorbitale che scende lungo il naso, con sensazione di freddo alla testa, che di solito inizia al risveglio, caratterizzata da un dolore di pressione, accompagnata spesso da nausea e vomito, che può comparire dopo uno sforzo di qualsiasi natura.
2) OCCHI. Infiammazione e gonfiore degli occhi, con secrezione e agglutinazione notturna, palpebre appiccicate. Oftalmie pruriginose con fitte, spesso accompagnate da cefalea se conseguenti a uno sforzo. Offuscamento della cornea. La maggior parte dei problemi agli occhi compare dopo essersi bagnati i piedi, con il tempo freddo e umido, dopo essere andati in bicicletta, dopo essere usciti con il sole, o dopo aver affaticato la vista.
3) ORECCHIO. Otite cronica con otorrea purulenta. Parotite.
4) GOLA. Angine di gola croniche.
5) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore cronico, faringite bruciante, ipertrofia delle ghiandole alla base del collo, poliposi nasale, laringite con raucedine cronica, dispnea con tosse, tracheite e bronchite cronica.
6) APP. DIGERENTE. Gastroenterite. Digestione lenta con addome gonfio e meteorismo, rigurgiti acidi, vomito acido, diarrea acida (in Calcarea c. tutto è acido), anche nei lattanti durante la dentizione (ove si può associare a Aethusa cynapium) e nei bambini rachitici. Costipazione cronica, feci inizialmente dure, poi pastose e poi liquide. Coliche epatiche. Calcolosi biliari recidivanti.
7) GHIANDOLE. Ipertrofia (aumento di volume) delle ghiandole linfatiche (collo, ascelle, inguine, intestino, torace).
8) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Disfunzioni dovute ad difetti di assimilazione del calcio, rachitismo, debolezza della colonna vertebrale, osteopatie, carie dentali, dentizione difficile dei bambini.
9) ARTICOLAZIONI. Gotta, reumatismo articolare dovuto ad esposizione alle intemperie o ad un cambiamento del tempo in freddo e umido.
10) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipermenorrea alla minima eccitazione mentale. Amenorrea dopo un bagno freddo con leucorrea. Ritardo del processo puberale.
11) APP. URINARIO. Coliche e calcolosi renali recidivanti.
12) CUTE. Crosta lattea; dermatiti del volto, della regione retro-auricolare e del cuoio capelluto con croste spesse e umide o successivamente con squame; orticaria dovuta a intolleranza al latte; psoriasi palmare; follicolite della barba; foruncoli; impetigine; screpolature nelle dita delle mani; verruche; cute ruvida e secca.
13) APP. CARDIOVASCOLARE. Vene varicose. Flebiti. Palpitazioni cardiache di notte o dopo un pasto.
DOSI
□ Nei casi 6) e 12), diluizione 4CH, 3 granuli da 1 a 3 volte al dì.
□ Nel caso 8), diluizione 7CH, 3 granuli da 1 a 3 volte al dì.
□ In tutti gli altri casi, diluizione 7 o 9CH, 2 – 3 granuli con periodicità legata alla situazione specifica.
(*) V. Note esplicative
mariella dice
buon giorno il mio peso non cala nonostante che mangio cibi sani veramente vado in palestra tutti i giorni non riesco a capire x che mi cresce lo stomaco e la pancia e mi allargo i fianchi ok la menopausa ma sono cresciuta 17 chili e mi sento triste non dormo mi sento sempre pesante lo stomaco ho sempre le caviglie gonfie ho letto che mi puo essere d’aiuto la graphites e calcarea anche questi prodotti dovrebbero essere d’aiuto cardo mariano olio di pescie alga kelp rosa canina e msm lei mi puo aiutare e dove li posso acquistare grazie mille
dinu lacramioara dice
buon giorno ,vorrei sapere si calcarea carbonica 9ch e consigliato per prendere quando vorrei dimagrire .ho dimagrita con una dieta 35 kg pero adesso non riesco dimagrire per niente ci sono zone nel mio corpo dove non riesco dimagrire piu.ho devo cambiare la cifra della ch.grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Dinu, Calcarea carbonica è certamente uno dei principali rimedi omeopatici che può aiutare a dimagrire. Però bisogna tenere presente che in omeopatia i risultati si ottengono solo se esiste un’adeguata somiglianza psico-fisica con il rimedio e quanto migliore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Pertanto se lei si ritrova abbastanza nelle caratteristiche di Calcarea carbonica, allora il rimedio potrebbe essere adatto, senza necessariamente cambiare la diluizione. Altrimenti occorrerà pensare ad altri rimedi omeopatici. A titolo informativo, tra gli altri importanti rimedi potenzialmente utili per perdere peso troviamo Antimonium crudum, Belladonna, Carbo vegetabilis, Ignatia amara, Kalium chloratum, Phytolacca decandra, Sulphur, ecc. Ovviamente l’omeopatia da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerà avviare anche un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio potrebbe essere molto utile masticare lentamente e consumare alimenti nutrienti ma poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento. Sarebbe anche opportuno evitare la sedentarietà e tenere un’attività fisica regolare e continuativa. Cordiali saluti.
Gabriella dice
Gent.ma dott.ssa la ringrazio ulteriormente per la sua risposta esauriente che investe tutte le aree della patologia e della personalità. Mi permetto dirle che si avverte nelle sue analisi un forte amore per la medicina alternativa e un desiderio non comune di aiutare il paziente. Un aspetto, tra l’altro, che si unisce a una visione perfezionistica di affrontare il disturbo senza nulla tralasciare. Sarebbe il medico che tutti vorremmo avere! Cordiali saluti e auguri
Franco
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Franco marito di Gabriella, la ringrazio per i complimenti molto lusinghieri. Cerco solo di dare un’informazione chiara, obiettiva e responsabile su quello che l’omeopatia e la medicina naturale in generale (con particolare riguardo, in riferimento a quest’ultima, a fitoterapia, alimentazione, stili di vita, ecc.) possono fare per la nostra salute e il nostro benessere. Ai visitatori che rilasciano commenti cerco di fornire chiarimenti, consigli, suggerimenti e indicazioni utili, nonché indirizzarli correttamente per contribuire a dare una risposta alle loro problematiche, la quale non intende e non può sostituirsi alle prescrizioni del medico, che rimane comunque la figura centrale insostituibile. Continui a visitare il sito. Cordiali saluti.
Gabriella dice
Gent.ma dott.ssa, le avevo già scritto per mia moglie Gabriella in quanto le era stato individuato il morbo di Tietze in prima visita, successivamente il reumatologo a seguito di varie analisi ha diagnosticato una fibromialgia e un po’ di problemi cervicali. Nel complesso dei vari disturbi alle spalle, intorno al collo, sulla parte alta del torace e sparsi per tutto il corpo anche un po’ sfumati tra di loro (alquanto dolorosi) prevale quest’ultima diagnosi. La notte fortunatamente riesce a dormire e stranamente dopo alcuni giorni d’influenza, senza che avesse preso nulla, i dolori le erano passati, poi dopo circa 15 giorni le sono ritornati. I dolori sono comunque indipendenti dal movimento. Mia moglie è una donna iperattiva, estroversa, socievole, magra, allegra, poco golosa,
un po’ minuta nella struttura ossea , salvo questi dolori che la inibiscono nella sua costituzionalità . Da giovane ha avuto problemi polmonari. Quale farmaco le prescriverebbe?
La ringrazio in anticipo per la sue analisi puntuali precise e chiare. Complimenti e cordiali saluti.
Franco
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Franco marito di Gabriella, la fibromialgia è una sindrome che è tuttora oggetto di studi nella medicina convenzionale, ove si è ancora nel campo delle ipotesi e pertanto al momento non esiste una terapia univoca di provata efficacia. Su una cosa però si tutti è d’accordo e cioè che la patologia richiede più di un trattamento terapeutico, che può prevedere l’uso congiunto di farmaci, di esercizio fisico appropriato, di tecniche di rilassamento, di educazione del paziente, di supporto psicologico, di modifica degli stili di vita, di dieta alimentare ed altro. L’omeopatia che, com’è noto, guarda più al malato ed ai suoi sintomi piuttosto che alla malattia in sé, potrebbe fornire un contributo con rimedi che possano agire non solo sul piano fisiologico, per contrastare i dolori, ma anche su quello psicologico, per trattare una condizione di sofferenza emotiva che inevitabilmente accompagna situazioni del genere. Pertanto, volendo ricorrere all’omeopatia, l’unica strada da seguire è di rivolgersi ad un bravo medico omeopata, che possa esaminare complessivamente la situazione e mettere in campo una strategia terapeutica, mirata e proficua, volta al miglior risultato possibile. Solo a titolo informativo, in qualche caso è stata utilizzata una cura che prevede (ovviamente il caso di sua moglie potrebbe richiedere un approccio terapeutico diverso): un rimedio omeopatico di fondo per contrastare il dolore muscolo-scheletrico diffuso, con la presenza tipica delle aree dolorose alla digitopressione, scelto sulla base della sintomatologia specifica avvertita dal paziente (ad es. potrebbe trattarsi di Aconitum, Actaea racemosa, Arsenicum album, Kali sulphuricum, Kalmia, Phytolacca, Pulsatilla, Ranunculus bulbosus, ecc.); Ignatia amara per un’azione psico-fisica riequilibrante di tipo generale; Sanguinaria per un’azione su muscoli ed articolazioni; Gelsemium per un’azione sui nervi sensitivi e sui nervi motori e quindi per i disturbi della trasmissione di stimoli; Acidum phosphoricum per la stanchezza fisica e psichica ed altro. Si potrebbe anche fare ricorso ad un’attività di drenaggio a mezzo di gemmoterapici come Ribes nigrum o Pinus montana, entrambi macerati glicerici (M.G.) con diluizione D1. Potrebbero essere altresì utili applicazioni locali di pomata Arnica compositum o Artiglio del diavolo. Tra i fitoterapici in senso stretto si potrebbero ottenere benefici da prodotti erboristici a base di piante quali, ad esempio: Boswellia carterii, Salice bianco, Artiglio del diavolo, ecc. come analgesici; Equiseto, Genziana, Liquirizia, Rosa canina, ecc. come tonici; Iperico, Valeriana, Scutellaria galericulata, Zizyphus sativa, ecc. come sedativi e antidepressivi; Ginseng, Eleuterococco, Gingko biloba, ecc. come adattogeni. Per quanto riguarda la dieta alimentare, anche se non ce ne è una specifica, è preferibile limitare gli zuccheri, ridurre i grassi ed il sale, incrementare frutta, verdura e cereali integrali, evitare alcool e caffè, bere molta acqua. Relativamente all’esercizio fisico è consigliabile un’attività continuativa ma non troppo intensa e, nei limiti del possibile, aerobica, stretching, massaggi, nuoto. La parola però, ripeto, spetta solo al medico. Cordiali saluti.
loredana dice
Tendo a curarmi in modo omeopatico, e stò cercando un modo per dimagrire su addome e braccia, digestione lenta e metabolismo addormentato. Ho 52 anni e sono in menopausa da 2, ma in seguito alla morte di mia sorella nel 2004 ho incominciato a gonfiarmi fino ad accumulare 15 kg…avrei trovato dei suggerimenti sulla pagina e spero che funzionino.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Loredana, Calcarea carbonica è uno dei principali rimedi omeopatici frequentemente utilizzato per aiutare a perdere peso, però, come lei ben sa, in omeopatia i risultati si ottengono solo se il rimedio assomiglia sufficientemente alle proprie caratteristiche personali e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i benefici. Si ricordi anche che l’omeopatia da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerà adeguare la propria alimentazione ed il proprio stile di vita. Ad esempio sarebbe importante masticare lentamente e consumare alimenti poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento. Sarebbe anche opportuno evitare la sedentarietà. Cordiali saluti.
RAffaella dice
Gentile Dottoressa, la mia ginecologa omeopata mi ha consgliato di assumere il calcium carb. Hahn mk per problemi di gonfiore e aumento del peso dovuto alla menopausa. Al primo tappino pieno assunto mi si è alzata la pressione in modo considerevole, tanto da stare male.
Qual’è la dose in granuli consigliata.
La ringrazio e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, molto probabilmente non è una questione di dose, bensì di diluizione. La MK (millesima korsakoviana) è una diluizione altissima che è consigliabile prescrivere solo se esiste un buon grado di somiglianza psicofisica con il rimedio, perché l’azione che ne deriva è molto profonda e va ad incidere sul substrato di terreno del paziente. Se la suddetta somiglianza non è sufficientemente completa, con un’alta o un’altissima diluizione potrebbe verificarsi il fenomeno transitorio dell’aggravamento iatrogeno, che consiste nella comparsa di nuovi sintomi contenuti nella patogenesi del rimedio o che appartengono al suo ambito costituzionale, che invece il rimedio per la legge dei simili sarebbe in grado di curare. In pratica è come se il rimedio, temporaneamente, sviluppasse il proprio potere patogenetico, provocando alcuni dei sintomi che normalmente cura. Calcium carbonicum hahnemanni, che in Italia viene chiamato Calcarea carbonica, è un rimedio omeopatico che infatti combatte l’ipertensione arteriosa, considerato che la stessa è un aspetto costituzionale del soggetto carbonico che l’assunzione del rimedio cerca proprio di correggere. Se dovesse trattarsi di aggravamento iatrogeno, accompagnato da un profilarsi di un miglioramento locale e generale, il nuovo sintomo (l’ipertensione arteriosa) sparirà, senza altre conseguenze, in un tempo ragionevole. Se invece il nuovo sintomo dovesse perdurare con la stessa intensità (ipotesi meno probabile ma possibile), allora occorrerà rivedere l’analisi omeopatica e prescrivere un rimedio diverso. Ora se la sua ginecologa omeopata le ha prescritto direttamente la MK è perché avrà fatto le sue valutazioni e quindi avrà avuto i suoi buoni motivi, perché in genere nelle cure omeopatiche si preferisce, soprattutto quando si visita omeopaticamente il paziente per la prima volta, iniziare con le diluizioni più basse per poi aumentarle con cautela, valutandone progressivamente gli esiti. Sarebbe perciò opportuno informare di quanto accade la ginecologa. Cordiali saluti.
Raffaella dice
Gentile dottoressa, ho sentito parlare di calcarea carbonica 200 ch per riequilibrare la produzione di latte materno. Il mio bimbo ha 4 mesi e mezzo e da qualche giorno mi sono accorta che ho meno latte e sono molto stanca. C’è chi consiglia calcarea carbonica 200 ch granuli, una dose ogni 5 giorni ma in realtà cosa significa? In che modo va assunta? Grazie mille, un saluto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, Calcarea carbonica è uno dei principali rimedi omeopatici che potrebbe essere di aiuto per aumentare la quantità e la qualità del latte materno, soprattutto se la diminuzione può essere attribuita a stanchezza ed emotività, come sembrerebbe nel suo caso. Deve però tenere presente che la 200CH è una diluizione alta, che è consigliabile assumere solo se esiste un buon grado di somiglianza con tutte le caratteristiche del rimedio, sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista psicologico. L’omeopatia produce dei risultati utili solo se il rimedio assomiglia al paziente e quanto più tale somiglianza è forte tanto più ci si può spingere con le diluizioni, altrimenti si corre il rischio di subire degli effetti disturbanti e di non ottenere quanto auspicato. Cerco di spiegarmi meglio. Quando occorre intervenire a livello locale o su un sintomo, ci si può limitare a verificare che la somiglianza riguardi la sintomatologia in atto ed in tal caso le diluizioni del rimedio dovranno essere basse (ad es. quelle non superiori alla 7CH). Quando invece occorre intervenire sui sintomi generali, sulle malattie croniche o sulla componente psicologica, allora occorrerà verificare che la somiglianza con il rimedio sia più estesa, riguardi cioè l’intero aspetto psicofisico ed in tal caso le diluizioni del rimedio potranno essere alte (ad es. dalla 30CH a salire), per ottenere un’azione più profonda e sistemica. Le sconsiglio però di fare da sola e di accettare dei consigli generici, che in omeopatia non funzionano perché, come accennato, ogni terapia omeopatica (vale a dire scelta di rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è strettamente personale e può essere diversa da persona a persona anche se affette dallo stesso disturbo o malattia. Sarebbe perciò opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Se volesse saperne di più sull’omeopatia, potrebbe leggere la home-page delle presente sezione, cliccando cioè su “Rimedi omeopatici”. Tenga comunque presente che un modo molto efficace per aumentare la produzione del latte è di aumentare la stimolazione e il drenaggio del seno attraverso un miglioramento della suzione, perché ciò contribuisce all’incremento della prolattina che è l’ormone che promuove la lattazione. Ad esempio può essere utilissimo aumentare il numero di poppate giornaliere, assicurarsi che il bimbo sia ben attaccato al seno e che la suzione sia efficace, posizionare il bimbo in modo che senta bene il contatto con il corpo della mamma, ecc. Tra l’altro svuotare meglio e con maggiore frequenza il seno materno, oltre ad aumentare e mantenere la produzione lattea, previene l’insorgenza di possibili ingorghi mammari. Anche l’alimentazione riveste un ruolo importante, preferendola sana ed equilibrata, eliminando le bevande alcoliche (ad eccezione di un uso moderato della birra), limitando il consumo di caffeina, bevendo molta acqua, introducendo nella dieta i cibi cui si attribuisce la proprietà di stimolare la produzione di latte, quali ad es. farina d’avena, patate dolci, carote, asparagi, piselli, prezzemolo, fagiolini, borragine, finocchio, albicocche, ecc. Cordiali saluti.
isa dice
Chiedevo un consiglio
soffro da mesi di ghiandole linfonodi al collo reattivi
sono stati fatti tutti i controlli senza fortunatamente nessun riscontro esistequalcosa che aiuti a drenarli?!grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isa, come lei certamente saprà i linfonodi reattivi rappresentano il segnale secondo cui l’organismo sta reagendo a degli attacchi esterni e che il sistema immunitario utilizza per difendere in particolare la zona del corpo che si trova vicino al linfonodo. Ad esempio nel caso dei linfonodi del collo sarebbe opportuno indagare anche sulla salute dei denti o del cavo orale in generale. Potrebbe essere utile una tisana drenante a base, ad esempio, di piante come Betulla, Ortica, Solidago, Gramigna, Ononide, Uva ursina ed altre. Come rimedi omeopatici troviamo invece Calcarea carbonica, Carbo animalis, Baryta carbonica. Cordiali saluti.
Katia dice
Buongiorno,sono ingrassata 10 kg che logico sono solo addome,fianchi e gambe,peso 64 per 1,60 di altezza;sono diventata ipertesa trattata con norvasc e lobivon…ora cerco di controllare l’alimentazione ma comunque la situazione non cambia può suggerire qualcosa;grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Katia, i rimedi omeopatici che possono aiutare a perdere peso sono tanti e diversi nelle caratteristiche, tra cui occorrerà individuare, così come richiede l’omeopatia con la legge dei simili, il rimedio che ci assomiglia di più, sia fisiologicamente che psicologicamente, altrimenti i risultati saranno inferiori alle attese. Calcarea carbonica è uno dei principali rimedi omeopatici frequentemente utilizzato per dimagrire e corrisponde ad una donna corpulenta, grossa, in sovrappeso, con metabolismo rallentato, che tende al trattenimento dei liquidi, che ama mangiare, che tende a condurre una vita di routine, che è tendenzialmente lenta, pigra e flemmatica. Solo se lei si ritrova abbastanza in queste caratteristiche, allora tale rimedio potrebbe aiutarla. A titolo informativo tra gli altri importanti rimedi potenzialmente utili troviamo Antimonium crudum, Belladonna, Carbo vegetabilis, Ignatia amara, Kalium chloratum, Phytolacca decandra, Sulphur ed altri. Tutti i succitati rimedi agiscono sia a livello fisiologico, migliorando le prestazioni di tutto l’organismo con conseguente riduzione degli accumuli di grasso e sia a livello psicologico, allentando la tensione psichica che spesso è alla base del desiderio di mangiare oltre il necessario. Ovviamente, come lei già sta cercando di fare, occorrerà avviare un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio potrebbe essere molto utile masticare lentamente e consumare alimenti poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento. Lo stesso dicasi per un’attività fisica regolare e continuativa. Cordiali saluti.
Franca dice
Buon pomeriggio,
Volevo provare le cure omeopatiche e ho provato a leggere un po’ dal web cosa potrebbe fare al caso mio, ma ogni volta che leggo un rimedio mi riscontro un po’ qua è un po’ la..
Sono sempre stata Normo peso, ma negli ultimi 2anni e’cambiato tutto, sono in sovrappeso di 20kg e la cosa mi rattrista molto, soffro di cefalee, diarrea la mattina e soprattutto il mio ciclo mestruale e’ impazzito con forti fortissimi ritardi da 42 a 65 giorni tra un ciclo e l’altro.
Cosa mi consigliereste di assumere?
Grazie Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Franca, è molto difficile potersi ritrovare completamente in un solo rimedio omeopatico, l’importante è che la somiglianza sia rispettata nei capisaldi che interessano maggiormente. Di conseguenza se si riesce a individuare un unico rimedio che contiene tutte le manifestazioni tanto meglio, altrimenti si potrà prendere in considerazione anche la possibilità di adoperare più rimedi, preferendo quelli che sono tra loro sinergici. Nel suo caso i capisaldi in questione da prendere in considerazione sono i ritardi o le irregolarità del ciclo mestruale, la diarrea mattutina, la cefalea e il sovrappeso. Un rimedio omeopatico che contempla l’insieme dei suddetti sintomi o disturbi è Sulphur (si legga l’articolo omonimo nella stessa sezione del sito). Infatti Sulphur può riferirsi a un soggetto pletorico, congestionato, che tende a prendere peso, che è colpito da una serie di disturbi e di affezioni (tra cui quelli che la riguardano), che possono essere cutanee, emicraniche, intestinali, uro-genitali, polmonari, ecc., che si spostano da un apparato all’altro e che sono dovute essenzialmente alla scarsa capacità di eliminazione delle tossine dall’organismo. Sulphur diventa pertanto il grande rimedio dell’eliminazione, della depurazione, della purificazione, del “buttare fuori”, per cui può essere in grado di liberare l’organismo da tutte le sostanze tossiche mantenendo pulite le strutture cellulari. E’ considerato pertanto il re degli antipsorici o più precisamente l’omeopsorico-tipo. In conclusione Sulphur omeopatico potrebbe aiutarla a superare tutti i disturbi di cui lei soffre e, dal momento che provvede a regolarizzare il metabolismo, potrebbe aiutarla anche a dimagrire. Ovviamente la conferma di tutto ciò la può fornire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.