La fragola è considerata un frutto dal punto di vista nutrizionale, ma non lo è in botanica in quanto i frutti veri e propri della pianta sono i cosiddetti acheni. Gli acheni sono i “semini” gialli che si notano sulla superficie della polpa rossa la quale non è altro che il ricettacolo ingrossato.
È una pianta del genere Fragaria a cui appartengono numerosissime varietà di fragole. Ma oltre alle fragole coltivate ci sono anche le saporite fragole selvatiche, quelle che a volte si ha la fortuna di trovare nei boschi fino a 1600 metri di altezza. Con le foglie della fragola selvatica, Fragraria vesca della famiglia delle Rosaceae, si ottiene una tisana calmante e un tonico per la pelle grassa.
La f. è un frutto estivo ricco di vitamine soprattutto di vit. C di cui ne rappresentano un’eccellente fonte; ma le fragole sono ricche anche di Sali minerali tra cui ferro, calcio, fosforo, silicio, iodio e bromo, nonché di flavonoidi. Della famiglia dei flavonoidi fanno parte gli antociani, i quali sembrerebbero essere responsabili delle loro potenziali caratteristiche anti-infiammatorie.
Le fragole contengono anche fibre, solubili e insolubili e sono dotate di un buon contenuto calorico a causa dell’elevato tenore zuccherino. La f. favorisce l’abbassamento dell’acido urico e riduce la ritenzione idrica: per questo motivo è utile ai gottosi e contrasta la cellulite; aiuta nei casi di anemia; favorisce la mineralizzazione e agisce beneficamente sul fegato. Per il particolare zucchero di cui è composta, il fruttosio, può essere consumata anche dai diabetici.
È un frutto consigliato anche a chi soffre di dolori reumatici e, per la sua capacità di abbassare la pressione arteriosa, agli ipertesi e nella stipsi favorisce il transito intestinale. Ha una forte azione disintossicante.
Inoltre, mangiare le fragole aiuta a sciogliere il tartaro dei denti.
Fra gli altri possibili benefici e proprietà delle fragole suggeriti dalla ricerca scientifica sono inclusi
- un’azione anti-invecchiamento sia a livello fisico che cognitivo
- il miglioramento delle malattie infiammatorie dell’occhio, inclusa la degenerazione maculare.
A volte esse possono provocare però reazioni di tipo allergico in soggetti predisposti.
Come tutta la frutta, la f. agisce con maggiore efficacia sul nostro organismo se consumata al mattino, a digiuno.
Secondo alcuni un pizzico di pepe spruzzato sul frutto ne esalta la sapidità. Si può gustare anche accompagnata da un sorso di spumante che ne valorizza particolarmente il suo sapore. Con le foglie della pianta si prepara un tè rinfrescante e dissetante che si suole aromatizzare con la cannella o con la vaniglia. Il consumo classico è: zucchero con succo di limone, a cui si può aggiungere panna montata o gelato.
In Italia la stagione delle fragole inizia ad aprile e termina a maggio.
Segui https://riciclareperrisparmiare.it/bellezza-salute/cloruro-di-magnesio/
Segui https://ricettedirita.it/?s=pesce
… e segui anche https://schedescuola.it/schede/scienze/i-viventi/regno-delle-piante/
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.