Si valuta che circa il 60% della popolazione italiana soffre di disturbi gastrici dopo aver mangiato, che nella maggioranza dei casi sono occasionali o transitori e consistono essenzialmente in bruciore, acidità di stomaco, eruttazioni, flatulenza, sensazione di dolore, ecc. Le situazioni croniche in genere sottendono patologie molto più importanti ed in questi casi i disturbi aumentano di intensità e di durata, al punto da limitare o inibire le capacità lavorative e sociali delle persone che ne sono affette.
Il fenomeno ha senz’altro tra i suoi fattori predisponenti alcuni comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, quali lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc.
I disturbi gastrici più comuni sono essenzialmente i seguenti.
L’aerofagia che è la difficoltà digestiva consistente nella eccessiva deglutizione di aria durante i pasti che provoca un rigonfiamento gassoso dell’addome, il più delle volte doloroso, con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze. Spesso è semplicemente la conseguenza di cattive abitudini alimentari, come l’uso eccessivo di bevande gassate, di bicarbonato e di chewingum, o il consumo troppo frettoloso dei pasti.
Il meteorismo che è l’eccessiva produzione e accumulo di gas nel tratto digestivo, più usualmente nel tratto intestinale, che causa spasmo e distensione dell’addome.
La flatulenza che è la miscela di gas intestinali rilasciata all’esterno attraverso l’ano, accompagnata solitamente da un suono caratteristico e da un odore sgradevole. Può essere la manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere dovuta ad un aumento dei processi fermentativi o putrefattivi, che provocano un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, in conseguenza dell’assunzione di alcune tipologie di alimenti o di farmaci.
L’eruttazione che è l’espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.
La pirosi che è la sensazione di bruciore allo stomaco, avvertita dietro lo sterno, che si irradia verso la gola, dovuta all’eccessiva risalita dei succhi gastrici, particolarmente acidi. La sintomatologia è piuttosto comune e può essere occasionale, quando è dovuta ad es. ad una cattiva digestione, all’assunzione di alimenti irritanti o di particolari farmaci, oppure ripetitiva, quando è associata a patologie come il reflusso gastroesofageo che può avere diverse cause come l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale o la diminuzione del tono della muscolatura esofagea e/o gastrica. La pirosi, comunemente chiamata acidità di stomaco, il più delle volte si presenta poco dopo i pasti o a lunga distanza da questi ed è favorita da particolari posizioni come quella sdraiata che si assume durante il riposo notturno.
La dispepsia che è l’alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, comunemente chiamata digestione difficile, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. Talora si presentano dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro-sternale, aerofagia, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito. Può essere di natura organica, come ad es. con la gastrite acuta e cronica, o funzionale, come ad es. con l’ulcera gastrica.
La gastrite che è l’infiammazione, acuta o cronica, della mucosa dello stomaco. Spesso è causata da cattive abitudini alimentari, quali l’abuso di alcool, spezie e cibi irritanti per la mucosa gastrica. La forma acuta è caratterizzata da lesioni erosive, per cui generalmente i sintomi sono acidità, bruciore e crampi allo stomaco, nausea e vomito. La forma cronica manca della componente erosiva, per cui in genere è silente ed i sintomi sembrano quelli della cattiva digestione. Può degenerare in ulcera peptica o in patologie molto più gravi.
L’ulcera gastrica che è l’erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi la perforazione della parete dello stomaco. Le cause della malattia non sono completamente note. L’ipotesi più accreditata è quella di una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’aggressività del succo gastrico che è particolarmente acido. Quasi sempre l’ulcera gastrica è preceduta dalla gastrite, in cui la mucosa infiammata ha una ridotta capacità di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. In moltissimi casi si riscontra la presenza del batterio Helicobacter pyroli al di sotto della mucosa che provoca una reazione infiammatoria e una lesione del tessuto epiteliale locale. Altri fattori predisponenti possono essere gli abusi di alcool, caffeina, fumo, grassi, farmaci ed altro, come pure la matrice genetica e particolari condizioni emotive. I sintomi sono dolore epigastrico che si vivacizza con l’assunzione di cibo, nausea, vomito, anemia sideropenica (da carenza di ferro) legata alle emorragie.
L’ulcera duodenale che è la lesione in uno o più punti della mucosa del duodeno, più frequentemente del primo tratto del duodeno e per questo è detta anche ulcera bulbare. E’ molto più frequente dell’ulcera gastrica. Anche stavolta si ritiene che la causa della malattia sia strettamente collegata ad un’ipersecrezione acida della mucosa gastrica unita ad una ridotta capacità della mucosa duodenale di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica, con la differenza che il dolore è sempre migliorato dall’assunzione di cibo. Si parla di ulcera gastroduodenale quando sono interessati stomaco e bulbo duodenale, cioè il tratto digerente superiore.
L’ulcera peptica è la lesione singola o multipla che colpisce oltre la mucosa e sottomucosa del tratto digerente superiore, come stomaco e bulbo duodenale, anche la seconda parte del duodeno e l’esofago, in quest’ultimo caso soprattutto in presenza di reflusso acido. Gli uomini ne sono maggiormente colpiti rispetto alle donne (rapporto 3:1). I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica e dell’ulcera duodenale. Anche l’infezione dal batterio Helicobacter pyroli, più diffusa ove sussistono condizioni di scarsa igiene ambientale, è causa della malattia.
Per gastralgia si intende il dolore vivo all’epigastrio (regione del torace compresa tra l’estremità inferiore dello sterno e le due arcate costali), con possibile irradiazione alle zone circostanti, che solitamente è di tipo acuto, trafittivo, spastico, crampiforme. La gastralgia può essere dovuta a diverse cause, tra cui le più frequenti sono la gastrite, l’ulcera gastrica, l’ulcera duodenale, l’ulcera gastroduodenale, l’ulcera peptica.
Per trattare i vari disturbi gastrici sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili agli articoli “Digestione facile” e “Digestione senza tante arie” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Abies nigra 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia e gastrite con sensazione di avere un corpo solido a livello dell’epigastrio e di freddo allo stomaco. La gastralgia (dolore vivo all’epigastrio) compare sempre dopo aver mangiato ed è causata da abusi di tè o di tabacco. Stipsi con bruciore del retto.
Anacardium orientale 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Gastrite ed ulcera duodenale con sensazione di vuoto allo stomaco, di nausea e vomito. Il dolore sopraggiunge a digiuno e migliora dopo aver mangiato. La digestione è lenta e con sensazione di pienezza. Alito cattivo, gusto sgradevole, secchezza della bocca e della gola, lingua bianca e ruvida, stipsi nervosa. Miglioramento evidente e immediato di tutti i disturbi mangiando.
Antimonium crudum 4CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Indigestione, dispepsia, gastrite acuta con eruttazioni e dolori all’epigastrio. Colite, diarrea. E’ il rimedio della nausea, del vomito e dei disturbi digestivi in seguito ad abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una patina bianca ed il soggetto ha una sensazione di pienezza e di avversione per qualsiasi cibo. Aggravamento con il caldo, l’acqua ed il cibo. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo.
Argentum nitricum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica con bruciore all’epigastrio, acidità, aerofagia, reflusso gastroesofageo, flatulenza, meteorismo, fitte allo stomaco come da schegge di vetro, diarrea emotiva. Nausee dopo ogni pasto con sforzi infruttuosi di vomitare. Flatulenza eccessiva. Eruttazioni brucianti immediatamente dopo i pasti, che alleviano momentaneamente. Desiderio di cibi molto dolci, in particolare di cioccolato. E’ un rimedio utile nei casi di disturbi gastrici dovuti a tensione psichica prima di affrontare una qualsiasi difficoltà. Miglioramento con la pressione, all’aria aperta e con l’aria fredda. Aggravamento con il caldo e con l’ingestione di dolci che però il soggetto desidera.
Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica con dolore violento e bruciante che migliora solo con applicazioni calde. Colite, enterite acuta, emorroidi, ragadi anali. Il soggetto è agitato ed inquieto, ha senso di debolezza generale, eruttazioni frequenti e le mucose secche. Possibile desiderio di dolciumi. Il dolore allo stomaco si manifesta soprattutto dopo aver mangiato e/o durante la notte. E’ aggravato dal cibo ed ha sete di acqua fredda che però spesso vomita.
Asa foetida 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Meteorismo, dispepsia, gastrite con eruttazioni accompagnate da spasmi esofagei, forte distensione dello stomaco e dell’intestino. Peristalsi eccessiva e tendenza alla diarrea. Le eruttazioni sono continue ed esplosive. La flatulenza e le feci sono particolarmente maleodoranti. Aggravamento notturno.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Gastrite e ulcera gastroduodenale con dolore violento ed improvviso. Coliti con coliche accompagnate da stitichezza. Il soggetto ha rigurgiti frequenti, senso di pienezza e di dilatazione, pirosi, nausea e voglia di vomitare soprattutto all’inizio di un pasto o all’aria aperta. Il dolore allo stomaco è aggravato dalla pressione.
Bismuthum subnitricum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. Gastrite, ulcera gastrica. Dolore allo stomaco con nausea dopo ogni pasto e stimolo a vomitare. Gusto amaro, bruciore con senso di riempimento e molte eruttazioni di odore putrido, borborigmi. Coliche intestinali, diarrea. I sintomi migliorano bevendo acqua fredda e peggiorano mangiando. I dolori, che si irradiano al rachide, migliorano stirandosi e piegandosi all’indietro.
Calcarea carbonica 4CH: 3 granuli da 1 a 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, disturbi digestivi dei lattanti durante la dentizione con dermopatia. Rigurgiti acidi, reflusso gastroesofageo, nausea e vomito acido, eruttazioni rumorose e continue dopo ogni pasto, pirosi, meteorismo, dolore e senso di pressione allo stomaco anche a digiuno. Diarrea acida, coliche epatiche, calcolosi biliare. Desiderio di dolciumi.
Carbo animalis 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Pirosi, rigurgiti, crampi allo stomaco, flatulenza, gonfiore dopo i pasti, sensazione di peso anche a digiuno, atonia gastrica, dispepsia, gastrite. Disgusto verso gli alimenti grassi che non vengono digeriti. Stipsi o diarrea fetida, emorroidi.
Carbo vegetabilis 4CH: 4 granuli dopo i pasti. Gastrite, dispepsia, atonia gastrica, disturbi gastrici vari. Stitichezza o diarrea con feci fetide e sensazione di bruciore, emorroidi. Pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, flatulenza eccessiva, meteorismo, crampi allo stomaco con bruciori, gonfiore alla parte superiore dell’addome (sopra l’ombelico), sensibilità all’epigastrio, sensazione di pressione. E’ uno dei migliori rimedi per la flatulenza. Possibile desiderio di dolciumi.
Chamomilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, disturbi gastrici vari, gastralgia psicogena, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, flatulenza, meteorismo, coliche flatulenti molto dolorose, gastroenteriti infantili. Soggetto irritabile e nervoso, intollerante al dolore.
China 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, eruttazioni, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, flatulenza, borborigmi, gusto amaro, ipotonia gastrica, sensazione di gonfiore addominale, sensibilità all’epigastrio. Le eruttazioni e la flatulenza non danno alcun sollievo. Spesso diarree spossanti dopo ogni pasto. Desiderio di dolciumi. Peggioramento con freddo, correnti d’aria, umidità.
Hydrastis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispepsia, gastrite, indigestione da atonia gastrica specie negli anziani. Stipsi con disturbi epatici. Lingua gialla e gonfia che mantiene l’impronta dei denti, gusto pepato. Gli alimenti quali pane e legumi provocano eruttazioni acide. Senso di debolezza e di vuoto allo stomaco costante, con sensazione di svenimento. Dolore all’ipocondrio destro.
Ignatia amara 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Disturbi gastrici in soggetti nevrotici, emotivi, malinconici, instabili. Dispepsia, aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito, reflusso gastroesofageo. Senso di vuoto, di debolezza e crampi allo stomaco a digiuno. Coliche addominali, spasmi delle vie biliari, stipsi con stimoli inefficaci, possibile diarrea, emorroidi pruriginose. I sintomi peggiorano con il freddo, dopo il pasto, con il movimento prolungato. Migliorano con il caldo moderato, durante il pasto, con il cambio di posizione.
Iris versicolor 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo. Epatopatie, pancreatite. Bruciori violenti al tubo digerente, rigurgiti acidi, salivazione, dolori di stomaco, emicrania, vampate di calore alla testa, rossore del viso. I sintomi si presentano nei giorni di riposo lavorativo.
Kalium bichromicum 5 CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica. Dolore trafittivo che si irradia al rachide e che migliora mangiando. Nausea, vomito e bruciore di stomaco dopo mangiato e dopo aver bevuto birra. Le eruttazioni danno sollievo. Senso di pienezza e di pressione allo stomaco.
Kalium carbonicum 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Atonia e insufficienza gastro-epatica. Dispepsia di persone anziane. Rigurgiti frequenti e acidità di stomaco con sensazione di pienezza, di pressione e di grande gonfiore all’epigastrio subito dopo i pasti, reflusso gastroesofageo. Meteorismo e flatulenza eccessiva. Ogni alimento assorbito, solido o liquido, sembra mutarsi in gas. Eruttazioni acide al mattino o dopo mezzanotte. Nausee costanti che peggiorano stando coricati e dopo ogni emozione. Bocca molto secca. Dolori che si irradiano all’inguine. Coliche flatulenti, stipsi con falsi stimoli. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento con il freddo e dopo il pasto. Miglioramento con il caldo e durante la giornata.
Lycopodium 4CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, astenia gastrica, eruttazioni acide, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, borborigmi, meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale maggiormente avvertito nella parte bassa dell’addome. Problemi digestivi per insufficienza epatica, stipsi spastica, emorroidi sanguinanti. Senso di sazietà e di pienezza dopo pochi bocconi, nonostante l’appetito. Desiderio di dolciumi. I cibi elaborati, le carni grasse, le cipolle, le ostriche, i crostacei, il vino sono mal tollerati. I dolori di stomaco sono migliorati dal calore del letto e di sera. Sintomi periodici.
Nitricum acidum 9CH: 3 granuli una volta al dì. Dispepsia. Gastrite. Ulcera peptica gastroduodenale con possibili sanguinamenti. Bruciori e dolori di stomaco pungenti come schegge. Dolori all’ano, ragadi anali, emorroidi estremamente dolorose. Peggioramento durante e dopo i pasti, con latte e cibi grassi, di notte. I soggetti ricchi di pigmenti sono più reattivi al rimedio.
Nux moschata 5 CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica. Gastrite acuta. Gastroenterite. Flatulenza estrema, secchezza della bocca, singhiozzo, sonnolenza invincibile, assenza di sete. Sensazione di masso allo stomaco e gonfiore all’epigastrio principalmente dopo i pasti. Stipsi e diarrea si alternano.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Disturbi gastrici in soggetti irritabili con uno stile di vita contraddistinto da esagerazioni. Dispepsia, gastrite acuta o cronica, ulcera gastroduodenale su basi spastiche. Stipsi spastica, colite spastica, possibile diarrea, emorroidi sanguinanti. Eruttazioni, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, nausea, vomito, dolori e bruciori di stomaco, senso di pesantezza e di gonfiore all’epigastrio, flatulenza, meteorismo, sonnolenza dopo i pasti, lingua bianco-giallastra, alito cattivo al risveglio. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento dopo i pasti.
Phosphoricum acidum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica in soggetti sottoposti a forte stress fisico e mentale e colpiti da depressione. Frequente sensazione di peso allo stomaco, digestione lenta, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, diarrea indolore non debilitante. Miglioramento con il calore o dopo un breve sonno.
Phosphorus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera gastroduodenale. Senso di vuoto allo stomaco. Dolore a digiuno. Fame impellente anche di notte. Desiderio di cibo freddo che però viene vomitato. Lingua ricoperta da patina bianca. Bruciore intenso all’epigastrio accompagnato da frequenti crisi di vomito. Flatulenza e meteorismo. Stipsi e diarrea si alternano. Miglioramento temporaneo mangiando, soprattutto dopo l’assunzione di bevande fredde.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Dispepsia e gastrite con gusto cattivo, bocca appiccicosa, assenza di sete. Epatopatie, gastroenterite. Sensazione di pienezza e di pressione all’epigastrio per lungo tempo dopo i pasti. Tendenza al vomito, lingua secca e ricoperta da una patina. Flatulenza e meteorismo. Miglioramento all’aria aperta e con il movimento. Peggioramento durante il riposo e con il calore nonostante la freddolosità che è una caratteristica.
Rauwolfia 4CH: 4 granuli 1-2 volte al dì. Dispepsia, gastrite, gastroenterite. Pirosi, sensazione di pienezza e di pressione allo stomaco dopo i pasti, inappetenza, spasmi gastrici, gusto piccante in bocca, flatulenza maleodorante. Peggioramento con il calore. Miglioramento con il movimento all’aria aperta.
Robinia pseudoacacia 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia fermentativa. Pirosi dovuta ad una ipersecrezione di acido cloridrico, con possibili vomiti e cefalea. Eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, sensazione di pressione allo stomaco, coliche flatulenti. Migliora mangiando e peggiora di notte.
Sabadilla 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Indigestione, gastrite, gastroenterite. Pirosi, vomito e dolori gastrici. Periodicità dei sintomi. Peggiora all’aria fresca, con l’umidità, con il riposo e di notte. Migliora con il calore.
Sanguinaria 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e reflusso gastroesofageo con tosse secca notturna. Sensazione di bruciore a stomaco ed esofago, unita a secchezza di bocca e gola, sete, nausea, aerofagia, alternanza di stipsi e diarrea. Emorroidi. La sintomatologia si completa con emicranie e ondate di calore, rossore della pelle, caratteristiche del rimedio. Miglioramenti con l’emissione di eruttazioni e gas intestinali.
Sepia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Gastrite ed enterite. Dispepsia con flatulenza, pirosi, nausea soprattutto mattutina e all’odore di cucina. Ptosi dello stomaco che provoca sensazioni di vuoto e di stiramenti dolorosi. Gonfiore addominale con borborigmi e flatulenza. Sensazione di pesantezza pelvica a ogni movimento, sensazione di vuoto dopo l’evacuazione. Stipsi ed anche stipsi delle donne incinte. Lingua sporca. Bocca amara ed a volte con gusto di salato. Possibile desiderio di dolciumi. Può essere presente intolleranza per il latte, indigeribilità dei grassi ed a volte del pane. Fegato ingrossato, dolente, pesante e sensibile. Cistifellea dolorosa alla palpazione. Emorroidi. Stipsi con sensazione di “palla nel retto”. Peggioramento con il freddo e nel dopo pranzo.
Sulphur 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia. Alito fetido e lingua con patina biancastra, a volte con vescicole sulla punta. Afte. Congestione epatica per stasi della circolazione portale. Fegato ingrossato. Epatopatie. Alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione. Flatulenza e meteorismo. Desiderio di dolciumi. Diarrea, specie mattutina, alternata a stipsi. Stipsi o evacuazioni dure, nodose e insufficienti. Infiammazione all’ano con prurito, bruciore e dolore. Emorroidi.
Sulphuricum acidum 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e ulcera gastroduodenale. Debolezza di stomaco, bruciori, eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, alitosi. Dolori epigastrici e retrosternali. Il bruciore non migliora con il pasto. Peggioramento con il freddo umido e con bevande fredde. Miglioramento con il calore e con bevande calde. E’ il rimedio dei disturbi gastrici dovuti agli abusi di alcool.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto con dolore nella regione epatica, con digestione particolarmente difficile, ipocondriaco e sempre di cattivo umore, trattato con Nux vomica 4CH Lycopodium clavatum 4CH, assunti a giorni alterni alla dose di 4 granuli 3 volte al dì, per 2 mesi.
Esperienza n. 2. Dispepsia, bruciore e dolore di stomaco, aerofagia, eruttazioni continue ed esplosive, disturbi da meteorismo, in un soggetto caratterizzato da ansia anticipatoria, aggravato di notte e dal caldo. Si è praticato il trattamento con Argentum nitricum 6CH, alternato con Asa foetida 6CH, alla dose di 3 granuli per volta a distanza di 4 ore l’una dall’altra, per una settimana. Successivamente 3 granuli dell’uno al mattino e 3 granuli dell’altro rimedio alla sera, per 2 mesi.
Esperienza n. 3. Soggetto facilmente irritabile, stressato dal superlavoro, debole di concentrazione, affetto da pirosi, aerofagia, flatulenza, sonnolenza dopo i pasti e insonnia di notte, digestione difficile, spasmi gastrici, vertigini, cefalee congestive. E’ stato trattato con Nux vomica 4CH e Rauwolfia 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi. Dopo 3 giorni i tempi di somministrazione sono stati portati a 6 ore per altri 3 giorni. Dopo si è passati ad un rimedio al mattino e l’altro alla sera per 2 mesi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
veronica dice
Buongiorno,soffro di gastrite e da qualche settimana accuso un dolore alla parte alta del petto centrale, soprattutto la notte e dopo i pasti. Rifiuto i medicinali antiacidi , poichè mi provocano altri problemi. I dolori sono a volte più leggeri altre molto forti e si irradiano fino all’ascella sinistra. Cosa posso assumere? La mia omeopata mi ha consigliato antimonium tartarico 15 ch ma non vedo risultati.Soffro di ansia.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Veronica, probabilmente deve solo attendere che il rimedio agisca e questo dipende esclusivamente dalla capacità di reazione del suo organismo. Se la sua omeopata le ha prescritto Antimonium tartaricum è perché ha riscontrato molte corrispondenze con tale rimedio che effettivamente contiene il quadro sintomatologico da lei descritto. Le consiglio comunque di informare l’omeopata per darle la possibilità di valutare al meglio la situazione. Cordiali saluti.
Maria dice
Buongiorno, mi chiamo Maria e ho una bimba di 5 mesi. Dopo 4 mesi di farmaci per la cura del reflusso, non avendo avuto risultati, mi sono rivolta ha un’omeopata.
Mi ha prescritto Argentum Nitricom 9 CH, da sciogliere 8 granuli in 10 cc di acqua e somministrare alla bimba 1 cc prima di ogni pasto. Questo per circa 1 mese. Volevo chiedere: ma ci sono effetti collaterali? Perchè è da qualche giorno che la bimba è nervosissima, quasi incontrollabile!!!
Cordiali Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, in effetti i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni, sono però caratterizzati dal possibile fenomeno dell’aggravamento omeopatico, del tutto naturale e temporaneo (per l’occasione si legga l’articolo “Aggravamento omeopatico” nella sezione del sito “Approfondimenti”). Probabilmente è proprio il caso di sua figlia. Basta pazientare un po’ e se la situazione dovesse persistere o diventare intollerabile sarebbe il caso di informare il medico omeopata. Cordiali saluti.
Fabrizio dice
Buongiorno, mi chiamo Fabrizio e ho 32 anni! Da un mese a questa parte soffro di mal di stomaco e stitichezza! Ultimamente però sento un bruciore di stomaco con dei brividi e sensazione di freddo senza febbre e la bocca amara
Prendo una pasticca di esameprazolo di andare a dormire ma non mi risolve nulla! Cosa potrei avere e provare a prendere!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabrizio, nella situazione descritta i rimedi omeopatici più utilizzati sono Antimonium crudum, se c’è anche una sensazione di sazietà, o Kali bichromicum, o ancora Phosphorus. Cordiali saluti.
Catia dice
Buongiorno Dottoressa,
ho 52 anni e soffro di calcolosi biliare asintomatica, tiroidite di Hashimoto e ipertensione lieve docuta a stress curata con Zestoretic e reflusso gastroesofage. Premetto che da circa un paio di anni sto subendo un forte stress continuo causato principalmente dal lavoro.
Da un anno circa i sintomi del reflusso si sono aggravati notevolmente: all’inizio avevosolamente una sensazione di bruciore di stomaco ma a dicembre 2012 addirittura avevo la bocca completamente irritata, se sdraiata continuavo a tossire e al mattino mi svegliavo completamente afona. La gestroiscopia ha evidenziato il reflusso e nessuna altra complicanza. Il mio medico mi ha prescritto il Pantotrazolo e il Gaviscon Advance che qualcosa hanno risolto, ma non molto, pur avendo seguito la dieta prescritta. Il mio omeopatata qualche anno fa mi aveva prescritto Calcarea Carbonica per altri motivi, ma aveva anche detto che questo sarebbe stato il mio rimedio.
Le chiedo se la Calcarea carbonica potrebbe essere utile a risolvere questa situazione a almeno a migliorarla e se va meglio una diluizione bassa o alta (avevo preso la 200CH) Grazie infinite per la sua risposta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Catia, il concetto molto importante, che rappresenta il fondamento dell’omeopatia, è il seguente: il rimedio omeopatico che più ci assomiglia, cioè il rimedio le cui caratteristiche sono simili alle nostre sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista psicologico, è quello in grado di curare tutti i nostri mali. L’essenza e la straordinaria originalità dell’omeopatia e proprio questa: “ogni rimedio è una persona”, ovverosia che impersonifica il malato in tutte le sue manifestazioni, e quindi, per la Legge di similitudine, è capace di curare le patologie ed i sintomi che contiene. Pertanto se il suo omeopata ha potuto constatare che lei è un “tipo Calcarea carbonica”, allora può continuare ad assumere tale rimedio. Per quanto riguarda la diluizione deve considerare che in genere, giusto per semplificare, le basse sono sintomatiche, cioè servono a curare gli stati acuti e quindi agiscono più in superficie, mentre le alte (come la 200CH) sono sistemiche, cioè servono a curare gli stati cronici e quindi agiscono più in profondità. Le consiglio, per questo, di sentire il medico omeopata. Cordiali saluti.
Patrizia dice
Soffro ormai da tanti mesi di malesseri notturni,mi sveglio e ho la tachicardia,sudorazione,bruciore alla gola e formicolii al braccio sx.Sono stata portata al pronto soccorso e mi hanno riscontrato problemi gastrici avendo escluso problemi al cuore.Vorrei gentilmente sapere secondo lei di cosa si tratta e un eventuale cura.Cordiali saluti !
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Patrizia, quello che mi lei chiede lo può stabilire solo il medico, che con una visita accurata e concentrata anche sulla sua persona sarà in grado di individuare il rimedio giusto e la relativa cura. Cordiali saluti.
giudy dice
ho avuto diarrea e vomito e rutti maleodoranti e ho preso bimixin vorrei sapere se l omeopatia consiglia qualcosa per favore, sto prendendo fermenti lattici per la flora batterica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giudy, il caso da lei descritto in Materia Medica Omeopatica è spesso associato al rimedio omeopatico Asa foetida. I fermenti lattici sono d’obbligo dopo episodi di diarrea, ma anche dopo l’assunzione di antibiotici, perché entrambi riducono sensibilmente la flora batterica intestinale. Cordiali saluti.
Rosario dice
Gentile Dottoressa, ho letto questo interessante sito e desidero esporLe il mio problema nella speranza di Suoi utili consigli omeopatici.
Ho 60 anni e da diversi anni ho digestione difficile e se non digerisco ho una insopportabile emicrania frontale in fase digestiva, che dura anche due giorni fino a completamento della digestione. Non mi aiuta nessun antidolorifico, solo un pò di digestivi, in particolare una puntura di plasil. Ho anche acidità e tendenza alla stitichezza.
Ho fatto tanti esami senza una causa precisa, pure i tests di intolleranza alimentari sono negative.
Circa un mese fa ho fatto la ricerca del batterio helicobacter pylori, mediante esami del sangue, ed è risultato positivo, con questi valori:
Anticorpi HP IgG: 13,90 (valori positivi>12)
Immunoglobuline IgM : 1,42 (Positivo > 1).
Il mio Dottore ha preferito non darmi la cura antibiotica anche perchè i valori sono di poco alti, anche se positivi, così mi ha detto.
Non so se ha fatto bene. Devo dire che quasi 10 anni fa avevo trovato pure il batterio positivo, avevo fatto due volte la cura antibiotica, ma forse non ho mai veramente eradicato il batterio e comunque anche dopo le cure antibiotiche non ho migliorato.
Dal fatto che non risulta nient’altro dalle indagini fatte, solo un pò di gastrite nervosa e colon irritabile, il mio dottore, ma anche qualche visita gastroenterologa fatta, deduce che si tratta di una Dispepsia funzionale e somatizzazioni d’ansia sullo stomaco, che mi creano digestione lunga e difficile con emicrania se non digerisco.
Purtroppo ho un carattere ansioso con fobie spesso immotivate e forse anche depressione mascherata.
Assumo ormai ogni giorno procinetici, come domperidone, ma senza migliorare, mi aiuta meglio Levopraid, ma mi crea effetti collaterali sulla sfera sessuale e ginecomastia.
Lei pensa che le mie difficoltà digestive oltre che da rallentato svuotamento e dal mio carattere ansioso, possano dipendere anche dalla positività dell’helicobacter pylori?
Vorrei provare una efficace cura omeopatica, purtroppo abito in un piccolo paesino e non trovo vicino Dottori in Omeopatia.
La ringrazio di vero cuore se vorrà darmi Suoi consigli e cordiali saluti, Rosario !
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Rosario, la descrizione da lei fatta relativamente alla sintomatologia è molto precisa e non è possibile escludere che la causa sia principalmente dovuta alla componente nervosa. Anche se in omeopatia il rimedio che può guarire nel profondo un soggetto colpito da un’affezione è “ad personam”, nel senso che è quello che deve impersonificare il più possibile il paziente, sia dal punto di vista fisico che psichico, tuttavia è possibile individuare un rimedio omeopatico di tipo sintomatico che potrebbe giovarle. Il rimedio potrebbe essere Nux vomica il quale, per i problemi da lei riferiti, è in genere utilizzato alla diluizione 30 CH, 3 granuli 3-4 volte al dì; talvolta in associazione con Sulphur 30 CH, 3 granuli da una volta al dì ad una volta a settimana. Potrebbe essere utile un’alimentazione più ricca di cibi contenenti triptofano ed assumere tisane a base di finocchio, anice, camomilla e cardo mariano. Per i suoi problemi dia anche un’occhiata ai vari articoli contenuti nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
Francesca dice
Soffro di pirosi gastro esofagea ormai da mesi, ho effettuato anche un esame endoscopico che evidenziato un’ermia iatale che mi provoca reflusso. Ho seguito una cura a base di esomeprazolo da 40 mg e domperidone prima dei pasti il tutto corredato da una dieta che mi ha fatto perdere 5 kg. Pesando adesso 49 kg e non avendo risolto granché mi affido ad un vostro consiglio. Vorrei provare con un rimedio omeopatico. Vorrei inoltre dire che io non ho mai avuto dolori ma questo bruciore continuo fino alla gola mi sta debilitando anche mentalmente. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, tra i rimedi omeopatici riportati nell’articolo quasi certamente ci sarà quello che si avvicina di più al suo quadro sintomatologico. Dalle notizie riferite potrebbe orientare la sua scelta su rimedi come Argentum nitricum, Arsenicum album, Phosphorus, o Robinia pseudoacacia. La parola però spetta sempre al medico. Cordiali saluti.
Luca dice
Buongiorno Dott.ssa,
mi chiamo Luca ho 43 anni e da un bel po di tempo soffro penso ” di aerofagia ” cioè.. movimenti nello stomaco e flatulenza a iosa rumorosa e odorosa e questo mi crea alle volte dei problemi dovendo trattenermi, tagliando corto secondo lei cosa dovrei fare o assumere che non abbia ovviamente delle controindicazioni. ( non bevo non fumo e faccio attività sportiva )
nell’attesa la ringrazio
Luca.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Luca, per l’aerofagia i rimedi omeopatici più utilizzati sono Asa foetida, Kali carbonicum, Ignatia amara, Cuprum, Nux moschata, Lycopodium. Per un ricorso a rimedi dell’antica tradizione, provenienti dal mondo vegetale, la invito a consultare l’articolo “Digestione senza tante arie” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
dani dice
molto interess da leggere….avendo un figlio con molti disturbi gastrici spero che qualcosa di questo funzioni
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Ovviamente l’efficacia è legata alle premesse di cui alla home-page della stessa sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, che lei avrà certamente visitato. Cordiali saluti.