DESCRIZIONE
Bryonia, il cui nome scientifico è Bryonia alba, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cocomeri e delle zucche. E’ nota anche con il nome comune di Vite bianca o Zucca marina o ancora Rapa del diavolo. Cresce lenta e strisciante, senza dare nell’occhio, lungo le siepi, le macchie ed i boschi di zone temperate e fredde dell’Europa meridionale. In Italia è molto comune e vive in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna. Presenta una grossa radice carnosa a forma di rapa, fusti ramosi e rampicanti con lunghi viticci a spirale, foglie alterne di colore verde opaco e di forma palmato-lobata simile a quelle della vite o dell’edera, fiori piccoli con calice a tubo diviso in 5 lobi e corolla a campana, anch’essa a 5 lobi, di colore gallo pallido striato di verde, frutti costituiti da bacche globose e lisce, della grandezza di un pisello, di colore verde che diventa rosso vivo a maturazione. Fiorisce da aprile a maggio. L’intera pianta è velenosa, in particolare le radici e le bacche. L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea. Dosi più elevate possono risultare fatali, conducendo alla morte per arresto cardio-circolatorio. Lo stesso contatto con la pelle può produrre irritazioni cutanee con la formazione di ulcere e vescicole. Per questi motivi, anche se le proprietà terapeutiche della pianta sono note sin dai tempi antichi, oggi non è più utilizzata né nella medicina tradizionale né in fitoterapia ma solo in omeopatia.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla Tintura Madre delle radici fresche della pianta Bryonia alba raccolte prima della fioritura, diluita e dinamizzata.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Bryonia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua azione interessa principalmente il sistema nervoso centrale, la pelle, le membrane mucose, sierose e sinoviali. E’ essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni o a stati tossici o a stati collerici. E’ usato nelle malattie dell’apparato respiratorio, dell’apparato digerente, nei casi di influenza, nel reumatismo muscolare ed articolare per il quale si rivela uno dei più efficaci rimedi.
Bryonia è il rimedio delle situazioni acute e sub-acute che si manifestano lentamente, cioè che ad es. compaiono il giorno dopo, a differenza di Aconitum e Belladonna (altri due grandi policresti) i cui sintomi compaiono dopo poche ore. I dolori vanno e vengono, fino a divenire fissi. I suoi stati acuti sono spesso accompagnati da febbre e da cefalea congestizia migliorata da una forte pressione su tutta la testa (come Belladonna). Ha un’azione meno rapida di Aconitum, ma più profonda negli effetti, per cui spesso viene somministrato nel momento in cui Aconitum non si rivela più efficace.
Il soggetto si ammala quando si espone a sbalzi di temperatura, cioè quando si raffredda dopo essersi accaldato e viceversa, come ad es. quando sopraggiunge il caldo dopo giorni freddi, oppure quando beve bevande eccessivamente fredde o ghiacciate per rinfrescarsi, ecc. Nei casi di malattie dell’apparato respiratorio, di cefalea e di gotta, il soggetto avverte dolore agli occhi quando li muove, che risultano infiammati e rossi e per questo sono definiti dagli omeopati “occhi artritici”.
Le altre caratteristiche di Bryonia sono il rossore, la secchezza delle labbra e delle mucose, la sete di grandi quantità di acqua che vengono bevute a lunghi intervalli, l’aspetto dell’ubriacone (meno che in Baptisia). Le feci sono sempre dure, secche e difficili da espellere. Per paradosso si possono avere episodi di diarrea. I disturbi passano da una parte all’altra del corpo, cioè la cefalea precede o accompagna il raffreddore, la tosse, l’artrite, la stipsi. I sintomi migliorano con una forte pressione (tranne che all’addome), con un’abbondante sudorazione, con il freddo e le bevande fredde, con il riposo e stando coricati sul lato dolente (a differenza di Belladonna ove i disturbi polmonari si aggravano coricandosi sul lato dolente). I sintomi peggiorano con il calore, al risveglio, dopo i pasti, con la tosse, con un leggero contatto e con il movimento (al contrario di Rhus toxicodendron ove migliorano muovendosi). Il calore locale, tuttavia, può migliorare alcuni sintomi articolari, gastrici e le cefalee non congestizie. Un’altra caratteristica tipica del rimedio è l’aggravamento generale verso le 9 di sera.
Il tipo Bryonia generalmente è di colorito bruno, ha umore cattivo, è facilmente irritabile, è collerico (la collera aggrava tutti i suoi sintomi e/o ne provoca altri), vuole qualcosa ma non sa che cosa, detesta la compagnia, è incline alla veemenza. Pur desiderando di rimanere immobile, per non aggravare i suoi sintomi, non riesce a stare fermo: ha un’agitazione ansiosa
Bryonia è uno dei rimedi costituzionali dell’omeopatia, la cui costituzione si colloca tendenzialmente tra la sulfurica e la carbonica, potendosi definire sulfo-carbonica. I suoi sinergici possono essere Sulphur, Sulphur iodatum (nelle fasi acute), Alumina, Lycopodium (nelle fasi croniche), Natrum muriaticum, Rhus toxicodendron, Phosphorus. Gli antidoti, da usare nei momenti acuti, possono essere Aconitum (specie nella febbre del primo giorno), Kali carbonicum, Pulsatilla (per l’apparato respiratorio), Rhus toxicodendron (nei dolori articolari), Camphora, Ignatia, Nux vomica (nell’ansia).
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) CEFALEA. Mal di testa che può sopraggiungere dopo un alterco, un’arrabbiatura (come Staphisagria ove il soggetto si infuria, litiga, diventa nervoso, non può dormire la notte e gli viene il mal di testa) od anche dopo aver compiuto un lavoro con le braccia. La testa sembra scoppiare, è come se si spaccasse, è pesante. Il dolore inizia al mattino ed aumenta gradualmente fino a sera. In genere le stanze calde e gli ambienti chiusi sono nefasti per le cefalee di Bryonia; quelle non congestizie migliorano però con il calore. Il mal di testa migliora con una forte pressione e con il fresco e peggiora con il movimento, tant’è che il soggetto desidera stare immobile al buio con la finestra aperta. La cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre.
2) NEVRALGIE. Nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo. Sciatica.
3) VERTIGINI. Vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi, per cui occorre stendersi nuovamente e rimanere immobili. Il solo gesto di alzare la testa o semplicemente di girare gli occhi, può provocarle od aggravarle.
4) OCCHI. Infiammazione degli occhi e delle palpebre, con gonfiore, rossore e dolore, che peggiorano con il calore, con un leggero contatto e con il movimento, soprattutto nei soggetti che soffrono di reumatismi, gotta e malattie dell’apparato respiratorio. Irite.
5) BOCCA e GOLA. Bocca, labbra, lingua e gola secche e aride. Lingua ricoperta da una spessa patina bianca. Gusto amaro e sete intensa di grandi quantità di acqua. Afte. Alitosi. Faringite con raucedine e difficoltà a deglutire.
6) APP. DIGERENTE. Difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, che aumentano dopo i pasti. Dolori all’epigastrio (regione addominale occupata dallo stomaco, situata appena sotto lo sterno), che, a differenza degli altri dolori, sono aggravati da qualsiasi tipo di pressione. Bisogno di defecare, stimolato da qualsiasi movimento. Stipsi, con feci secche, dure, grosse, difficili da espellere (come Alumina e diversamente da Natrum muriaticum ove le feci sono di piccole dimensioni, simili allo sterco di capra). Paradossalmente si possono avere casi di diarrea.
7) APP. URINARIO. Gotta con disturbi renali. Cistite con bisogno urgente di urinare e/o incontinenza. Dolore e bruciore all’uretra, ma non durante la minzione, anzi, essi si attenuano al passaggio dell’urina che è scarsa e scura.
8) APP. GENITALE. Fitte nei testicoli quando si sta seduti. Cisti ovariche. Mammelle fortemente dolenti (è utile l’associazione con Phytolacca e Calcarea carbonica). Amenorrea. Dismenorrea. Dolori post-partum o post-abortum. Dolore premestruale all’ovaio, con sensibilità all’inguine, che aumenta al sopraggiungere delle mestruazioni.
9) APP. RESPIRATORIO. Raucedine e afonia. Bronchite acuta. Asma. Tosse secca e dolorosa con spasmi, aggravata dal movimento, spesso concomitante con cefalea. Pertosse. Secchezza delle mucose, a volte con sensazione di soffocamento (come Phosphorus). Il soggetto ha difficoltà a respirare profondamente perché ciò gli aumenta il dolore e quindi respira in modo affannoso con respiri rapidi e corti. Costipazione toracica, come se vi fosse un peso. Fitte al torace che peggiorano con l’inspirazione e con la tosse.
10) DOLORI ARTICOLARI. Artrite, artrosi, reumatismo articolare e muscolare. Sinoviti con articolazioni calde, rosse, sensibili al tatto, gonfie e molto dolorose. Per tali patologie Bryonia si rivela uno dei principali rimedi, insieme a Rhus toxicodendron, con le seguenti differenze: in Bryonia il dolore pungente e acuto migliora con la pressione e peggiora con il movimento; in Rhus tox il dolore migliora con il movimento ma non con la pressione. I due rimedi non sono in contrasto tra di loro, cioè non si antidotano a vicenda, possono essere impiegati insieme a giorni alterni. Anche in Apis, che presenta gli stessi problemi articolari, i dolori non migliorano con la pressione, anzi disturba ogni tipo contatto.
11) PELLE. Secchezza della pelle che migliora con la sudorazione. Eruzioni forforose con prurito.). Erisipela.
12) FEBBRE. Affezioni febbrili, compresa l’influenza.
DOSI
In tutti i casi diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni ora, allungando i tempi di somministrazione ai primi miglioramenti.
(*) V. Note esplicative
alessandra dice
Buongiorno sono Alessandra, gentilmente lei conosce un bravo dottore omeopata a Novara o zona limitrofe? Grazie ancora
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, mi dispiace non poterla aiutare, sono solo un’appassionata ed una studiosa di omeopatia. Se non ha altri riferimenti, potrebbe provare a rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzata verso un bravo medico omeopata, che sicuramente esisterà nella sua zona. Cordiali saluti.
alessandra zeno dice
Buonasera, il mio bimbo di 8 anni soffre di tracheite e successivamente di bronchite e la pediatra prescrive sempre aerosol cortisone e antibiotico. Guarisce ma non per molto. Sono stufa di dargli questi medicinali che ritengo pesanti. Cosa mi consiglierebbe di fare? E dall’età di 9 mesi che soffre
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, la tracheite, che com’è noto è un’infiammazione della mucosa che riveste la trachea, nei bambini spesso è una delle complicanze delle tipiche affezioni a carico delle vie respiratorie superiori, come conseguenza quindi di faringite, laringite o tonsillite. Inoltre l’infiammazione facilmente si estende ai bronchi causando pertanto una bronchite, la quale in genere comporta febbre, tosse e dispnea. Pertanto volendo adottare un rimedio omeopatico che abbia un’importante azione sull’apparato respiratorio, nei termini appena descritti, lo si può ricercare tra quelli riportati nell’articolo “Tosse” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, tenuto conto che la tosse è il sintomo che maggiormente accomuna le varie affezioni delle vie respiratorie, tra cui appunto la tracheite e la bronchite. Ad esempio potrebbero essere adatti rimedi come Antimonium tartaricum, Arsenicum album, Bryonia, Ipeca, Kalium bichromicum, Lachesis, Phosphorus, Pulsatilla, Sulphur, Thuya. Verifichi lei, avvalendosi delle note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio nell’articolo, quale presenta una sintomatologia più somigliante a quella del suo bimbo, condizione questa indispensabile per ottenere dei risultati positivi. Dal punto di vista omeopatico, per verificare la somiglianza con i suddetti rimedi, potrebbe avvalersi anche delle note riportate nell’articolo “Asma” sempre nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, relativamente alla sintomatologia che interessa. Sarebbe però meglio che tale lavoro lo facesse un medico omeopata, che possa esaminare a fondo la situazione, prescrivere una terapia personalizzata (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, eventuale adattamento in corso d’opera, ecc.) e seguire il bambino in modo appropriato, secondo i corretti canoni omeopatici e medici in generale. Volendo ricorrere alla fitoterapia, si potrebbe utilizzare uno dei tanti preparati fitoterapici come, ad esempio, quelli dell’antica tradizione riportati negli articoli “Mal di gola subito via” e “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Vedrà che con il tempo i suddetti episodi saranno destinati a ridursi, fino a scomparire del tutto, quando con la crescita del bambino il sistema immunitario completerà la sua formazione e si rafforzeranno le difese immunitarie. I meccanismi di difesa del sistema immunitario possono essere potenziati anche con un’alimentazione sana ed equilibrata che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega3 e omega6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici. Cordiali saluti.
Italo dice
Mi é stata prescritta dal mio fisioterapista Osteopata per sciatalgia bryoniaai 200k il 1^giorno e bryonia 200 km dopo 7gg non ho trovato in rete quali possono essere gli eventuali effetti collaterali tenuto conto della mia emiplegia da ischemia da 15 anni
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Italo, i rimedi omeopatici generalmente non hanno effetti collaterali, intesi questi nel senso tradizionale del termine, cioè essi non sono in grado di provocare alcun danno fisiologico, in quanto non contengono sostanze a livello ponderale, ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo. Questo però non significa che possono essere assunti senza cautela e senza prescrizione medica, in quanto, soprattutto con le alte diluizioni, se si dovesse assumere un rimedio omeopatico sbagliato si potrebbero avere disturbi abbastanza seri e fastidiosi. Cordiali saluti.
Nunzia dice
Gent.le Dott., è quasi un anno che a fasi alterne soffro di vari mali. Il primo sintomo sono i giramenti di testa e il blocco delle gambe, che non mi consentono di camminare se non per pochissimi minuti e accompagnata. Ho provato vari rimedi, ma nessuno mi è sembrato determinante. Sono una donna di 36 anni. Il neurologo mi ha detto dopo varie cose, che è fibromialgia. Stanchezza diffusa, dolori al collo e alle spalle. I sintomi si placano quando sto semi stesa sul divano. Ora sto prendendo bryonia 6 ch alternata a sanguinaria 6 ch. C’è una cura per tutto questo. P.s. Sono in cura da un medico omeopatico che quest’anno mi ha somministrato ignazia 30 ch, gelsenium 18 lm e acido phosforicum 6 ch. Migliora per un po’, sembra che io riesca a camminare, ma poi di nuovo blocco alle gambe e vertigini enormi. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nunzia, la fibromialgia è una sindrome che, come lei ben sa, è ancora oggetto di studi nella medicina convenzionale, ove si è ancora nel campo delle ipotesi e pertanto al momento non esiste una terapia univoca di provata efficacia. Con la medicina naturale su una cosa si è d’accordo e cioè che la patologia richiede più di un trattamento terapeutico, che può prevedere l’uso congiunto di farmaci, di dieta alimentare appropriata, di esercizio fisico ed altro. L’omeopatia che, com’è noto, guarda più al malato ed ai suoi sintomi piuttosto che alla malattia può fornire un contributo con rimedi che possano agire non solo sul piano fisiologico ma anche su quello psicologico, che inevitabilmente accompagna situazioni debilitanti di questo tipo. Il percorso potrebbe essere abbastanza lungo, per cui deve avere pazienza e dare tempo e fiducia al suo medico omeopata che certamente sta mettendo in atto la strategia terapeutica più adeguata alla sua situazione, con possibili adattamenti in corso d’opera sulla base delle risposte che verranno. Tutti i rimedi da lei citati potrebbero avere una loro validità. Bryonia specificamente per i dolori muscolari ed articolari, che peggiorano con il movimento e migliorano con il riposo o stando distesi sul lato dolente. Sanguinaria per la sua azione su muscoli ed articolazioni. Ignatia per essere un policresto e quindi con un’azione generale riequilibrante su vari organi ed apparati e con molte reazioni psico-somatiche riconducibili a traumi, dispiaceri, ecc., oggetto di peggioramento ad ogni sforzo fisico o psichico. Gelsemium per la sua azione sui nervi sensitivi e sui nervi motori e quindi per i disturbi della trasmissione di stimoli. Acidum phosphoricum per la stanchezza fisica e psichica. Per quanto riguarda la dieta alimentare, anche se non c’è ne una specifica, è preferibile limitare gli zuccheri, ridurre i grassi ed il sale, incrementare frutta, verdura e cereali integrali, evitare alcool e caffè, bere molta acqua. Relativamente all’esercizio fisico è consigliabile un’attività continuativa ma non troppo intensa e, nei limiti del possibile, aerobica, stretching, massaggi, nuoto. Cordiali saluti.
adriana dice
Salve, vorrei gentilmente sapere se la Bryonia è indicata anche per dolori derivati da erine discali.
Ho 27 anni e due ernie del disco che mi causano dolori lancinanti anche per lunghi periodi.
Ho provato con l’arnica (pastiglie e crema) ma non ha sortito alcun effetto, ho provato altri rimedi naturali come impacchi, bagni, fasciature ecc. senza sentire il minimo sollievo.
Cosa mi conisglia per alleviare i dolori?
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Adriana, Bryonia è uno dei principali rimedi omeopatici per il trattamento delle manifestazioni dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico e quindi anche dell’ernia del disco. Ovviamente, così come richiede l’omeopatia, i risultati saranno tanto migliori quanto più lei ravvisa somiglianze con le caratteristiche proprie del rimedio, sia dal punto di vista fisiologico che da quello psicologico. Dovendo però agire a livello sintomatico sul dolore, la somiglianza può essere limitata alla sintomatologia in atto ed in particolare ai sintomi locali dolorosi, alle modalità di insorgenza, alle circostanze di aggravamento o di miglioramento, ecc. Bryonia è particolarmente indicato se i dolori peggiorano con il movimento e migliorano con la pressione e con le applicazioni calde. Altri rimedi omeopatici che vengono spesso utilizzati per i dolori in argomento, ognuno con le sue caratteristiche, sono: Magnesia phosphorica se i dolori sono di tipo crampiforme, migliorano con il riposo e con le applicazioni calde e la colonna vertebrale è molto dolorosa e sensibile al tatto; Hypericum se i dolori, di qualsiasi natura ed in ogni sede, sono dovuti soprattutto a traumi o traumatismi e peggiorano con il movimento e con il contatto; è il rimedio principe dei dolori a carattere nevralgico; Chamomilla per tutte le sintomatologie dolorose, a volte con irrigidimento e tensione muscolare, che il paziente non riesce minimamente a sopportare; Coffea simile a Chamomilla ma con sopportazione del dolore. Infine, come lei ben sa, possono essere altresì di aiuto un appropriato esercizio fisico, ridurre l’eventuale sovrappeso, correggere le posture sbagliate, l’uso di un materasso adatto, ecc. Cordiali saluti.
santu dice
avete qualche prodotto omeopatico per l’umore basso (indifferenza, apatia etc)
grazie
saluti
santu
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Santu, i rimedi omeopatici utili per superare uno stato depressivo sono diversi e la scelta, come richiede l’omeopatia, deve ricadere sul quel rimedio con il quale si riscontra il maggior grado di affinità. Poiché, in genere, i disturbi dell’umore coinvolgono tutta la persona, non è escluso che possa rendersi necessaria una terapia con rimedi di fondo e di terreno, a media o alta diluizione, per la qual cosa occorrerà indispensabilmente rivolgersi ad un medico omeopata. Comunque, in base alla sintomatologia predominante, tra i rimedi omeopatici utilizzati troviamo ad esempio: Sepia, se vi è anche indifferenza verso tutto e tutti, soprattutto verso i familiari; Graphites, se vi è anche stanchezza, apatia, voglia di far niente e difficoltà di concentrazione; Kali carbonicum, se vi è anche una breve condizione di eccitabilità; Lachesis, se vi è peggioramento al mattino e logorrea incoercibile; Lycopodium, se vi è anche una sensazione di incapacità; Magnesia carbonica o Natrum carbonicum, se vi è anche grande astenia; Phosphoricum acidum, se vi è anche ansietà e tendenza a fantasticare; Thuya, se vi è anche senso di responsabilità e del dovere eccessivi. Cordiali saluti.
Giusy dice
buongiorno, sono 2 settimane che soffro di dolore cervicale che mi si irradia nelle spalle e mi porta mal di testa pulsante lateralmente.
Avevano prescritto a mio marito per il dolore al nervo sciatico il Bryonia 6 CH, posso prenderlo per alleviare il dolore alla cervicale o non lo posso assumere???
Devo fare a breve una TAC per capire di cosa si tratta, considerando che sto più di 8 ore al pc.
Grazie per la sua disponibilità
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giusy, probabilmente la sua cervicalgia è originata proprio dalla postura inevitabilmente errata assunta durante la lunga attività al pc. Escludendo quindi altri tipi di cause, quali i problemi di natura ossea e cartilaginea, che sono abbastanza rari, come del resto la TAC potrà confermare, verosimilmente la sua cervicalgia è provocata dalla semplice contrattura della muscolatura del collo e delle spalle. Sono altresì fattori predisponenti i sovraccarichi eccessivi e ripetuti dei muscoli del collo, il cattivo riposo notturno con materassi e cuscini non adatti, la mancanza di attività fisica o l’eccesso di alcuni tipi di attività fisica, la tendenza a scaricare lo stress quotidiano assumendo posizioni rigide e contratte, i colpi di freddo, ecc. Uno dei primi rimedi da adottare è una ginnastica mirata, eseguita con regolarità e costanza secondo un programma apposito di esercitazioni che prevede movimenti ben precisi del collo e delle spalle. Relativamente ai rimedi omeopatici, Bryonia è certamente un ottimo rimedio per i dolori cervicali, ma è uno dei tanti, per cui, come richiede l’omeopatia, i risultati terapeutici saranno tanto migliori quanto più si ravvisano somiglianze con le caratteristiche del rimedio, sia dal punto di vista fisiologico che da quello psicologico. Dovendo fronteggiare una problematica nella fase acuta, ci si può limitare alla sintomatologia in atto ed in particolare ai sintomi locali dolorosi, alle modalità di insorgenza, alle circostanze di aggravamento o di miglioramento, ecc. Bryonia è particolarmente indicato se i dolori peggiorano con il movimento e migliorano con la pressione. Gli altri rimedi omeopatici comunemente utilizzati sono: Belladonna, se i dolori peggiorano con il contatto e con il movimento e migliorano con il riposo; Rhus toxicodendron, se peggiorano con il riposo e migliorano con il movimento e/o con il calore; Hypericum, se peggiorano con il movimento e/o con il freddo e migliorano coricandosi sul lato dolente; Actaea racemosa, se peggiorano con il tatto e con il movimento, ma neppure il riposo dà sollievo; Lachnanthes, se i dolori interessano la cervicale e spesso il lato destro del collo. Possono essere altresì utili applicazioni locali con “Artiglio del diavolo” pomata. Cordiali saluti.
Cesare dice
Grazie della risposta dottoressa. Ho sospeso bryonia/ignatia immediatamente e mi sono affidato ad un medico molto bravo di Bologna, che pratica agopuntura e mtc (erbe cinesi). Attenderò l’assestarsi dei sintomi e dei miglioramenti poi, trascorsi 60 giorni dal termine della terapia mtc, andrò con una amica a far visita dal dott. Mangialavori di Modena, perché concettualmente mi sento molto attratto dall’unicismo. Per ora soddisfo la mia curiosità rileggendo Aurum Metallicum, che mi fu prescritto dal prof. Antonio Negro una decina di anni fa, e mi rivedo nelle sfumature più emotive, nel modo di sentire e reagire.. Ho una domanda riguardo una cura invece che sta facendo mia madre, cui è stata somministrata Pulsatilla 06 lm in gocce per un mese. Ha avuto effetti di regressione dei sintomi quasi fulminante! Il catarro sparito, il reflusso pure, psicologicamente si sentiva come “galleggiare nell’aria”. Ora deve tornare a visita, e negli ultimi giorni ha avuto una recrudescenze di alcuni sintomi, non antichi, ma presenti poco prima dell’inizio della cura. Mal di gola acuto con molte placche, catarro a profusione ma solo nella parte alta, come se fosse in gola e basta. Tosse forte. Secondo lei queste fluttuazioni dopo un mese sono significative? Probabilmente il medico le darà una dose più diluita dello stesso rimedio?
Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Cesare, è molto probabile che sua madre sia attualmente interessata dall’aggravamento omeopatico indotto da Pulsatilla, che si è manifestato risvegliando sintomi del recente passato patologico e a distanza di un mese come solitamente avviene con le diluizioni cinquantamillesimali quale è la 0/6LM. La situazione dovrebbe essere passeggera, ma se dovesse persistere si potrebbe rispettare una pausa terapeutica e poi riprendere con lo stesso rimedio. Però è opportuno che tenga informato l’omeopata. Cordiali saluti.
sonia dice
Buonasera il mio bambino di 6 anni quest’anno ha sofferto tantissimo di bronchiti e broncospasmi che abbiamo curato con la medicina tradizionale. A seguito delle prove allergiche ci hanno detto che Federico è un bambino che soffre di episodi ricorrenti di broncospasmo post infettivo in quanto pluri allergico. Infatti è risultato sensibile verso le graminacee, l’erba canina, il Dermatoph. Pteron, il Dermatoph Farinae, l’Alternaria Tenuis e l’Istamina.Non volendo intraprendere le cure di cortisone tra i vari rimedi omeopatici che ci sono stati consigliati c’è la bryonia che a Federico scatena sopratttto situazioni di soffocamento (broncospasmo acuto) tanto da costringerci a sospenderlo subito. E’ possibile che sia allergico anche a questa pianta? Mi consiglia di fare altre prove allergiche e quali?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sonia, i rimedi omeopatici sono assolutamente innocui, nel senso che non sono in grado di provocare alcun danno fisiologico, e non inducono effetti collaterali, tantomeno allergie, in quanto non contengono sostanze a livello ponderale, ma solo a livello infinitesimale, e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo. E’ possibile però che il bambino sia incorso nell’aggravamento omeopatico prodotto proprio da Bryonia e quindi ha fatto bene a sospendere il rimedio, anche se il fenomeno è solo passeggero e quando non provoca reazioni esasperate o debilitanti si attende che passi (per l’occasione si legga l’articolo “Aggravamento omeopatico” nella sezione del sito “Approfondimenti”). Prima di intraprendere qualsiasi ulteriore iniziativa, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata perché oggi l’omeopatia offre delle validissime possibilità di cura per risolvere in maniera definitiva il problema delle allergie e senza effetti collaterali. Solo il medico omeopata potrà scoprire in che modo nell’individuo allergico, diverso da qualsiasi altro affetto dalla stessa problematica, sia nato quel disequilibrio del sistema immunitario, con radici sia fisiologiche che psicologiche, tale da provocare una reattività allergica e quindi potrà prescrivere una terapia omeopatica strettamente personale, che non trascurerà la correzione del “terreno”. Un possibile protocollo terapeutico, utilizzato da molti omeopati, si esplica in due fasi: nella prima fase si somministrano rimedi omeopatici più idonei a superare la manifestazione acuta dello stato allergico, tenendo soprattutto riguardo alla sintomatologia in atto; nella seconda fase si somministrano rimedi costituzionali, che agiscono in profondità sul terreno e che quindi tengono conto della persona valutata nella sua globalità (ricordiamoci che vale sempre il principio che “l’omeopatia è la medicina del malato più che della malattia”). E’ possibile intervenire anche con una cura desensibilizzante che si avvale di “vaccini omeopatici”, prodotti nuovi disponibili solo da alcuni anni, costituiti da dosi omeopatiche (infinitesimali) di varie sostanze allergizzanti e che stanno presentando dei buoni risultati nel tempo. Cordiali saluti.
Cesare dice
Gentilissima dottoressa, tre giorni fa la farmacista esperta in naturopatia mi ha consigliato Bryonia 200ch dose unica. Avevo chiesto qualcosa che sbloccasse la mia inerzia, la mia incapacità ad uscire dal vortice di pensieri, affinché potessi uscire dalla stasi completa che fa sì che le giornate trascorrano nella routine più deprimente: dormire-mangiare-lavorare-dormire. Il giorno dopo l’assunzione ho avuto un po’ di sovreccitazione e un po’ di irritazione al lavoro. Oggi invece mi sono alzato con un senso di delusione, di avversione ai rumori e alle persone intorno. Mal di testa. Al supermercato non sono riuscito dal trattenermi dal redarguire una ragazza che toccava la frutta senza guanti… L’aria che mi toccava la pelle a tratti mi irritava mentalmente. La collega della farmacista mi ha dato allora oggi ignatia 200ch dose unica, subito presa. Mi sento più tranquillo in profondità ma mi sento “attivato”, loquace, bisognoso di stare da solo. È come se una pezza abbia attutito il colpo emotivo di Bryonia! Vorrei avere un suo parere! Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Cesare, innanzitutto bisogna tenere presente che 200CH è una diluizione alta che deve essere prescritta solo da un medico, perché se il rimedio non è omeopaticamente ben scelto può provocare disturbi e disfunzioni molto serie e fastidiose. E probabilmente è proprio questo il suo caso. Per i sintomi iniziali da lei descritti Bryonia non è il rimedio più indicato, infatti, come avrà avuto modo di rilevare leggendo l’articolo, il soggetto che richiede Bryonia ha umore cattivo, è facilmente irritabile, è collerico, è smanioso, è incline alla veemenza, ha un’agitazione ansiosa. Invece lei si sentiva più che altro astenico, apatico, stanco mentalmente, poco reattivo, per cui i rimedi omeopatici più indicati avrebbero potuto essere altri, quali ad es. Calcarea carbonica, se vi è anche lentezza e torpore nelle reazioni, o Graphites, se vi è anche voglia di fare nulla, o Magnesia carbonica, se vi è anche depressione umorale, o Phosphoricum acidum, se l’astenia è susseguente ad uno stress psico-fisico, e così via. Molto probabilmente con l’assunzione di Bryonia 200CH lei è andato incontro ad un aggravamento omeopatico (per l’occasione si legga l’articolo “Aggravamento omeopatico” nella sezione del sito “Approfondimenti”) del tipo però non terapeutico, bensì di tipo “iatrogeno”, nel senso che sono insorti dei nuovi sintomi, del tutto estranei alla sintomatologia precedente, che non sono altro che la conseguenza dello sviluppo del potere patogeno del rimedio. In buona sostanza si sono prodotti alcuni dei sintomi mentali che Bryonia contiene. L’assunzione di Ignatia 200CH, come lei riferisce, ha calmato il nervosismo, l’eccitazione, l’iperestesia, ma ha indotto alcuni suoi sintomi quali il desiderio di solitudine o la leggera instabilità emotiva. Queste situazioni in genere sono abbastanza temporanee, tanto più che proprio Ignatia è un rimedio ad azione non troppo lunga. Qualora i nuovi sintomi siano intollerabili o debilitanti, si può ricorre ad un antidoto omeopatico, scelto opportunamente sulla base di questi. Prima di qualsiasi ulteriore iniziativa, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata per un approfondimento della situazione. Cordiali saluti.