L’asma è un’infiammazione delle vie respiratorie causata da diversi fattori tra cui un ruolo sempre più importante assumono le sostanze allergizzanti presenti nell’aria come acari e pollini. I sintomi sono difficoltà di respirazione (dispnea), che si accentua durante il cosiddetto “attacco d’asma” ove si verifica una vera e propria ostruzione dei bronchi (broncospasmo), tosse, respiro sibilante, senso di costrizione al torace, difficoltà ad espellere il catarro accumulatosi nei bronchi infiammati. E’ una malattia cronica che a volte per lunghi periodi non dà segni di sé e che se trascurata potrebbe portare a riacutizzazioni talvolta gravi. E’ particolarmente diffusa tra la popolazione, dato che colpisce in media circa il 5% degli italiani e quasi il 10% dei bambini, cui andrebbero aggiunti tutti quei soggetti che ignorano di esserne affetti sottovalutando e trascurando i sintomi tipici della malattia.
Per il trattamento dell’asma sono validi anche diversi preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Attacchi di soffocamento accompagnati da ansia, sensazione di angoscia che blocca la respirazione, tosse violenta e improvvisa, ritenzione di urina, soprattutto intorno a mezzanotte.
Ammonium carbonicum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Soggetto corpulento con scarsa capacità di reazione.
Antimonium tartaricum 5CH: 5 granuli 3 volte al dì. Vi è dispnea, pallore, sonnolenza con difficoltà di espettorazione. Miglioramento con il freddo, con l’espettorazione e stando seduti.
Aralia racemosa 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Attacchi di tosse spastica a mezzanotte o poco dopo che ci si è messi a letto, dopo un breve sonno, nella prima parte della nottata. Starnutazione alla minima corrente d’aria. Emissione di muco salato e caldo al mattino.
Arsenicum album 6CH: 1 granulo ogni 10 min. Dispnea che peggiora tra mezzanotte e le 3 del mattino, ove raggiunge il suo picco, con il freddo e l’umidità. Miglioramento con il calore. Costrizione e compressione del torace, a volte con molta ansia. Espettorazione difficile. Respirazione affaticata, soprattutto salendo. Sensazione di bruciore nel petto. Tosse secca con senso di soffocamento, sudorazione e brividi. Soggetto debole, pallido, freddoloso, ansioso e agitato, con sudore freddo al capo. E’ possibile un’alternanza tra asma e dermatosi.
Blatta orientalis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma causata da allergia alle polveri, specie in soggetto corpulento, che si aggrava con il tempo piovoso.
Bromum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Asma dei marinai, che cioè migliora in riva al mare, accompagnata da tosse secca. Soggetti stanchi, apatici, biondi, grassi, linfatici. Aggravamento prima di mezzanotte e in ambienti caldi.
Bryonia 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Con senso di oppressione e fitte al torace, soprattutto al lato dx. Aggravamento con il movimento.
Camphora 4CH: 3 granuli ogni ora. Asma con dolori alla regione precordiale (zona anteriore del torace all’altezza del cuore).
Carbo vegetabilis 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Enorme difficoltà di respirazione con oppressione al torace che si aggrava al minimo movimento. Respirazione affaticata e respiro corto, camminando. Dispnea e rantolo di muco nel torace. Bronchite cronica. Enfisema polmonare. Soggetto cachettico, indebolito con tendenza a collassi e circolazione lenta. Peggioramento con aria umida e calda, la sera e di notte. Miglioramento con aria fresca.
Cuprum metallicum 4CH: 3 granuli da ogni ora a ogni 3 ore. Con tosse fino a soffocamento in soggetto che durante gli attacchi presenta volto ed estremità cianotiche, corpo freddo. Migliora con l’assunzione di bevande fredde.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 1 granulo ogni 10-15 min. Anche con rinite allergica (febbre da fieno).
Galphimia glauca 6 CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Si adopera sia come cura che come prevenzione.
Iodum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispnea e tosse con espettorato striato di sangue, solletico al torace. Soggetto magro e debole.
Ipeca (o Ipecacuana) 4CH: 3 granuli ogni ora. Asma con dispnea, tosse, senso di soffocamento, grande accumulo di muco nei bronchi, nausea, vomito che può contenere tracce di sangue. Soprattutto per soggetti robusti. Aggravamento con il movimento, di notte e di sera. Periodico che ritorna dopo un anno. Utile anche per bronchite, laringite, tosse e pertosse.
Kalium carbonicum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Asma in soggetti con tessuti molli e facili ad ingrassare. Dolore localizzato alla base del polmone dx, che migliora stando seduti e chinando la testa verso le ginocchia. Aggravamento tra le 3 e le 4 del mattino e al minimo sforzo. Palpitazioni ed espettorazione difficile.
Lachesis 9CH: 3 granuli 2 volte al dì. Con frequente desiderio di tirare un sospiro (il rimedio è denominato la “signora dei sospiri”). Asma in menopausa, con palpitazioni. La parte sx è più colpita di quella dx. Non si sopportano abiti stretti, soprattutto cinture e intorno al collo. Miglioramento con il movimento. Aggravamento con la pressione e al mattino, al risveglio.
Lobelia inflata 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Con rantoli ed espettorazione difficile o impossibile, ipotermia, ansia, sensazione di costrizione al petto, bisogno irresistibile di tossire, sintomi gastrici e senso di debolezza all’epigastro. Peggioramento al mattino. Ogni movimento rapido causa dispnea e soffocamento.
Lycopodium 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Espettorazione muco-purulenta in soggetto dimagrito e astenico, meteorico, con addome prominente. Tosse secca e abbaiante che in genere peggiora nel pomeriggio-sera. Bronchite.
Moschus 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma con attacchi violenti e sensazione che aria fredda venga soffiata addosso, sul torace.
Natrum sulphuricum 9-15CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Asma dei bambini scatenate o peggiorate dall’umidità, tra le 4 e le 5 del mattino, vicino al mare o a corsi d’acqua o con tempo umido. Fitte alla base del polmone sx. Periodico.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma in soggetti con problemi gastrici.
Phosphorus 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispnea con senso di oppressione al petto e dolore bruciante retrosternale. Bronchite con sensazione di bruciore al rachide e tra le spalle. Espettorato aderente, vischioso ed a volte striato di sangue.
Polygala 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Asma dopo aver preso freddo. Bronchite e asma degli anziani.
Psorinum 9CH: 5 granuli una volta al dì. Soprattutto in soggetto psorico.
Pulsatilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Con sensazione di indolenzimento e di pressione al torace, specie in soggetto tubercolinico.
Sambucus nigra 5CH: 1 granulo ogni 15 min. Con tosse laringea accompagnata da abbondante sudorazione e lacrimazione.
Senega 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispnea con senso di stagnazione nei polmoni. Abbondante accumulo di muco in laringe, trachea e bronchi. Abbondante secrezione di muco nei polmoni degli anziani. Oppressione toracica. Dolore al petto con agitazione e ansia. Mancanza di respiro quando si cammina veloce e si salgono le scale. Tosse con abbondante espettorato viscido. Miglioramento all’aperto, peggioramento con il riposo.
Sulphur 9CH: 5 granuli una volta al dì. Asma con sensazione che il corpo sia accaldato. Il soggetto vuole tenere le finestre aperte anche d’inverno. E’ possibile un’alternanza tra asma ed eruzione cutanea.
Thuya 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Tosse catarrale con espettorato giallo-verdastro che peggiora con l’umidità. Bronchite.
In molti casi nelle crisi d’asma viene prescritta la triade Cuprum metallicum, Ipeca e Sambucus nigra, alternando i rimedi a distanza ravvicinata, da aumentare poi con i miglioramenti.
Esperienze
Esperienza n. 1. Difficoltà respiratorie con lacrimazione escoriante. Antimonium tartaricum 5CH + Euphrasia 5CH + Sambucus nigra 5CH, 5 granuli di ognuno in 250 ml d’acqua, un sorso ogni ora.
Esperienza n. 2. Tosse spasmodica, violenta, soffocante, aggravata dal movimento e all’aria aperta, migliorata con il riposo. Nausea e vomito, volto e mani livide, naso ostruito. Cuprum metallicum 4CH + Ipeca 4CH + Sambucus nigra 4CH, 3 granuli ogni quarto d’ora, alternando i rimedi. Allungare i tempi col miglioramento.
Esperienza n. 3. Difficoltà respiratorie con tosse, nausea e vomito, in soggetto agitato, capriccioso, irritabile che non sopporta di stare male. Chamomilla 4CH + Ipeca 4CH + Sambucus nigra 4CH, 3 granuli ogni quarto d’ora, alternando i rimedi. Allungare i tempi col miglioramento.
Esperienza n. 4. Difficoltà respiratorie con naso ostruito e lacrimazione non escoriante. Allium cepa 5CH + Antimonium tartaricum 5CH + Sambucus nigra 5CH, 3 granuli ogni quarto d’ora, alternando i rimedi.
Esperienza n. 5. Dispnea con nausea, vomito e palpitazioni. Donna in menopausa, isterica e con tosse ansiosa. Cuprum metallicum 5CH + Ipeca 5CH, 3 granuli ogni quarto d’ora, alternando i rimedi, + Lachesis 9CH, 5 granuli una volta al dì.
Esperienza n. 6. Dispnea con tosse e cianosi di volto e mani, in soggetto stanco e agitato. Aggravamento prima della mezzanotte, miglioramento in presenza di umidità, al mare. Bromum 5CH + Cuprum metallicum 4CH, 3 granuli ogni quarto d’ora, alternando i rimedi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
paola dice
Buongiorno dottoressa,
mia figlia di 5 anni è affetta da asma allergica in quanto allergica agli acari, pelo del gatto e del cane.
fin dalla nascita ha sempre avuto “catarro” e sonni agitati con sudorazione. Ha spesso caldo.
è testarda ma ha paura di rimanere sola in casa e con gli estranei è timida.
mangia con avidità e vorrebbe mangiare sempre soprattutto uova e cibo spazzatura.
mi hanno consigliato il rimedio pulsatilla ma leggendo la sua descrizione non mi sembra il “simillium” corretto. cosa ne pensa?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, i rimedi omeopatici del presente articolo sono fra quelli che possono essere prescritti in caso di asma bronchiale. Tenga però presente che stiamo parlando di rimedi sintomatici, in grado cioè di fronteggiare la fase acuta della manifestazione, mentre l’asma bronchiale, in quanto espressione di un “terreno” allergico, richiede anche un trattamento omeopatico di fondo con i rimedi della propria costituzione e della propria diatesi. Tra i rimedi omeopatici sintomatici quelli maggiormente utilizzati per l’asma sono: Antimonium tartaricum (con molto catarro che produce forti ronchi, ma non è possibile espettorare), Arsenicum album (con sensazione di bruciore nel petto e con agitazione), Cuprum metallicum (con costrizione spasmodica al petto, dispnea e ansia), Ipeca (con sibili nel petto), Kali carbonicum (con dolori pungenti al petto e con espettorazione di masse rotonde e grigie), Natrum sulphuricum (aggravamenti con il cambiamento del tempo, con l’umidità e in riva al mare e rantoli più marcati alla base sinistra), Sambucus nigra (con spasmi). Si tratta di rimedi che rispondono bene in un’alta percentuale di casi. Nelle crisi d’asma spesso trova prescrizione la triade Ipeca, Sambucus nigra, Cuprum metallicum, alternando tra loro i rimedi, anche a distanza ravvicinata e distanziandoli con i miglioramenti. Pulsatilla è un rimedio omeopatico maggiormente adatto ad un paziente tubercolinico, ossia che ha come predisposizioni patologiche le malattie broncopolmonari, i disturbi da cattiva circolazione venosa periferica, i dimagrimenti, la demineralizzazione. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico della sua bambina. Cordiali saluti.
Liliana dice
Salve dottoressa, mi rivolgo a lei perche la mia bambina di 11 mesi quest’inverno ha contratto una polmonite virale cui ha fatto seguito un ricovero in ospedale, dal quale è uscita con una diagnosi di bronchite asmatica con addensamento. Trattata ovviamente con antibiotici, aerosol e cortisone.
Dopo le dimissioni la piccola era apparentemente guarita. Niente più muco, catarro o altri sintomi. Ha preso 1 kg in meno di un mese.
Ma dopo tre settimane dalla guarigione ecco tornare il fischio dei bronchi, febbre a 40 e catarro. Unica soluzione terapia antibiotica, bentelan e aerosol.
Insomma, a 11 mesi di vita mi vedo costretta a dover bombardare di medicinali la bambina.
E allora ecco che ho pensato che forse l’omeopatia potrebbe aiutarla a rinforzare le difese immunitarie e soprattutto a evitarle farmaci così forti e pieni di effetti collaterali.
La ringrazio e spero potrà darmi qualche speranza al proposito.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Liliana, le affezioni delle vie respiratorie, in assenza di condizioni patologiche specifiche, sono abbastanza ricorrenti in età pediatrica, dove il sistema immunitario non è ancora completamente maturo e quindi sufficientemente forte da poter respingere tutti gli attacchi degli agenti patogeni esterni. Con la crescita, rafforzandosi i meccanismi di difesa, i problemi tendono a regredire fino a scomparire completamente. L’Omeopatia può riuscire a fare ciò che lei auspica, a condizione però che si individui il rimedio omeopatico giusto per la sua bimba, ossia il rimedio omeopatico costituzionale che possa intervenire sul «terreno», legato al patrimonio genetico e comportamentale. Un siffatto rimedio deve assomigliare al paziente in tutto e per tutto (nella condizione ideale il «simillimum»), ne deve cogliere i caratteri morfologici, fisiologici e psicologici, il modo di essere e di ammalarsi, le debolezze organiche, le predisposizioni verso determinate malattie, talché possa espletare un’azione sistemica in grado di potenziare le difese del sistema immunitario, incrementare la resistenza alle malattie, migliorare lo stato di salute generale, irrobustire l’organismo, mantenere gli equilibri corporei, migliorare l’atteggiamento mentale, ecc. Ovviamente una tale scelta la può effettuare, con la dovuta precisione, solo un medico omeopata dopo aver visitato la bimba. Le difese immunitarie vanno però rafforzate innanzitutto con l’alimentazione, sana e nutriente, che, compatibilmente con l’età della bambina, deve prevedere la riduzione dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e degli zuccheri semplici e privilegiare i cibi ricchi di vitamine (in particolare A, gruppo B, C, D, E), beta-carotene (il noto precursore della vitamina A), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici. Cordiali saluti.
maria dice
salve dottoressa soffro da molti anni di bronchite asmatica allergia agli acari e l inverno fa da scatenante ora da un mese ho mal di gola mal di stomaco vorrei sapere se e tutto collegato assieme alla tachicardia .
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, i sintomi di una crisi asmatica possono variare da persona a persona e tra i più comuni si citano la tachicardia, i sibili durante la respirazione, il fiato corto, la dispnea o il respiro affannoso ed accelerato, la sensazione di avere un peso sul petto, ecc. Per collegare correttamente i suoi sintomi, sarebbe opportuno, se non l’avesse ancora fatto, sentire quantomeno il medico di famiglia. Cordiali saluti.
Giovanna dice
Buonasera dottoressa mio marito soffre da tanti anni di asma cronica. Ogni volta che viene a contatto con un virus o un batterio l’unica soluzione è antibiotico (solo 2 tipologie) e cortisone. Ultimamente non è guarito con la solita terapia, tossisce e espettora ma non ha alcun beneficio neanche con antistaminico. Cosa mi può suggerire?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, relativamente all’Omeopatia, tra i rimedi omeopatici del presente articolo quello adatto sarà il rimedio che contiene la sintomatologia somigliante alla propria e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Ad esempio, per un soggetto asmatico con tosse ed espettorato potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Lycopodium, Phosphorus, Senega. Thuya. Nelle crisi d’asma spesso viene consigliata la triade Ipeca, Sambucus nigra, Cuprum metallicum, in basse diluizioni, alternando fra loro i rimedi a breve distanza e poi più lunga con i miglioramenti. Poiché l’asma bronchiale è l’espressione di un “terreno” allergico, alle suddette cure sintomatiche occorrerà affiancare un trattamento omeopatico di fondo con rimedi costituzionali (Psorinum, Natrum muriaticum, Natrum sulfuricum, Dulcamara, Kali carbonicum, Arsenicum album …). In diversi casi vengono altresì associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali alla prima diluizione decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatoria e antistaminica ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche nelle allergie e/o Viburnum lantana M.G. D1 che esercita un’azione specifica di modulazione e regolazione neurovegetativa polmonare per sedare il tono bronchiale e inibirne lo spasmo, per cui aiuta a ristabilire la funzionalità respiratoria e trova indicazione nelle forme asmatiche ad eziologia diversa, nelle bronchiti asmatiche e in tutte le sindromi dispnoiche e asmatiche. La Fitoterapia classica propone anch’essa diversi preparati (tintura madre, estratto fluido, estratto secco, ecc.) a base di piante come Grindella robusta, Amni visnaga, Drosera rotundifolia, Adhatoda vasica, Datura stramonium (Stramonio), Verbascum thapsus (Verbasco) ed altre. Potrebbe essere altresì utile l’inalazione di vapore, assoluto o con l’aggiunta di erbe aromatiche come eucalipto, menta piperita, timo, rosmarino, ecc. Molto validi si rivelano anche gli impacchi caldi di olio di ricino sulla schiena e sul torace. Se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed al Naturale, il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo marito. Cordiali saluti.
Monica dice
Salve Dottssa le chiedo consiglio per dermatite atopica localizzata al volto e al collo con prurito e pelle infiammata… soffro anche di asma, allergie ad acari, graminacee e betullacee. Inoltre ho una glomerulonefrite di Berger. Il mio naturopata mi ha consigliato una miscela di gemmoderivati contenente Ribes Nigrum, Juniperus communis,Viburnum lantana e Prunus spinosa. Cosa ne pensa? Nelle situazioni di dermatite acuta potrei associare come rimedio omeopatico Apis? o altri consigli… GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Monica, com’è noto, la dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle con intenso prurito, rossore e secchezza cutanea. È una sindrome multifattoriale, poiché le cause che la scatenano sono molteplici e di varia natura, dove intervengono fattori immunologici e non immunologici. I primi sono costituiti dagli allergeni da inalazione, da contatto o alimentari, i secondi da irritanti esterni, infezioni, stress, sudorazione. La genetica e le condizioni ambientali giocano un ruolo fondamentale nella dermatite atopica, lavorando quasi in simbiosi, talché potenziano l’iperattività infiammatoria della pelle verso gli allergeni. Molto spesso la malattia si associa ad altre malattie atopiche come rinite allergica, congiuntivite allergica, asma, orticaria. In alcuni soggetti allergici vi può essere la predisposizione a sviluppare la cosiddetta “triade allergica” dei sintomi, ossia la dermatite atopica, la rinite allergica e l’asma allergico: in tal caso si dice che essi sono affetti da “atopia”. Tali pazienti hanno anche una tendenza ad acquisire intolleranze o allergie alimentari ed altri sintomi caratteristici del loro stato iperallergico, con varie forme di gastroenteriti. È questo il quadro generale in cui potrebbe collocarsi la sua condizione patologica, che ovviamente, trattandosi di ipotesi, richiede una conferma medica specifica. L’Omeopatia riesce a trattare la dermatite atopica e gli altri disturbi concomitanti, a condizione però che si individui la terapia appropriata al singolo paziente. Un protocollo terapeutico di successo che viene spesso adottato consiste in una cura omeopatica che segue due linee di azione: una sintomatica e l’altra di fondo. La cura sintomatica serve ad intervenire rapidamente sulle manifestazioni, tramite rimedi omeopatici richiesti a livello patogenetico dalle caratteristiche specifiche delle manifestazioni stesse, ossia con sintomatologia somigliante a quella del paziente relativamente a pelle, apparato respiratorio, apparato visivo, apparato digerente, ecc. La cura di fondo, profonda e sistemica, serve ad evitare che le manifestazioni si ripetano successivamente, intervenendo sul “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, tramite rimedi omeopatici della costituzione e della diatesi, che cioè assomigliano in tutto e per tutto al paziente, interpretandone i caratteri morfologici, fisiologici e psicologici. Tale metodo terapeutico o altro metodo similare è l’unico che può riuscire a far superare od a controllare efficacemente i disturbi che l’affliggono. Ovviamente comprenderà benissimo che un “lavoro” del genere lo può svolgere con la dovuta precisione solo un medico omeopata, visitando ed esaminando il paziente. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un tale professionista se vuole avere delle concrete possibilità di risolvere con l’Omeopatia e le Bioterapie collegate, il quale, per l’appunto, potrebbe anche valutare l’opportunità di associare i gemmoterapici del tipo di quelli consigliati dal naturopata. Infatti i rimedi omeopatici ed i gemmoterapici vengono spesso utilmente associati. Oppure potrebbe ricorre a farmaci di nuova generazione di tipo omeopatico per la lotta diretta alle allergie, come i microimmunoterapici omeopatici. Relativamente ad Apis, questo è un rimedio omeopatico sintomatico che viene prescritto quando la dermatite assume le caratteristiche di un eritema, ossia con arrossamento e ruvidità della cute, calore, dolore e prurito, che migliorano con le applicazioni fredde. Cordiali saluti.
Silvia dice
Buonasera.Per circa 25 anni ho tenuto a bada rinite allergica e varie allergie cutanee grazie all’omepatia. (Ora ho 54anni). Purtroppo dallo scorso anno mi é stata diagnosticata l’asma bronchiale, probabilmente causata da reflusso gastrico non riconosciuto. Dato che non mi aveva mai dato problemi, non ho mai iniziato la cura (a base di cortisone e porcherie varie…).Da un mese é peggiorata notevolmente e mi sono dovuta rassegnare….appena passerà la fase critica vorrei provare con l’omeopatia. Ha consigli da darmi? (Anche un medico onesto nella mia zona, Rimini.)
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, un’ipotesi plausibile che si può fare è che la sua asma possa avere comunque una matrice allergica in un quadro clinico complicato dalla presenza del reflusso gastroesofageo. Infatti è stato osservato che la grandissima maggioranza dei pazienti asmatici è affetta anche da reflusso gastroesofageo e che tale condizione può diventare un fattore scatenante delle crisi asmatiche. Non è però ancora chiara la relazione causale tra le due patologie, ovvero se sia il reflusso gastroesofageo a provocare gli attacchi asmatici (asma da reflusso) o se viceversa se sia l’asma a peggiorare il reflusso gastroesofageo. In ogni caso il trattamento del reflusso gastroesofageo migliora i sintomi dell’asma. In alcuni soggetti allergici vi può essere la predisposizione a sviluppare la cosiddetta “triade allergica” dei sintomi, ossia la rinite allergica, la dermatite atopica e l’asma: in tal caso si dicono che essi sono affetti da “atopia”. Tali pazienti hanno anche una tendenza ad acquisire intolleranze o allergie alimentari ed altri sintomi caratteristici del loro stato iperallergico, tra cui ad esempio il reflusso gastroesofageo e quanto detto poc’anzi. Potrebbe essere questa la sua condizione che, ovviamente trattandosi d’ipotesi, richiede una conferma medica specifica. Se lei intende continuare a curarsi con l’Omeopatia, il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di ricorrere ad un medico omeopata, che con la visita, previa diagnosi, sarà in grado di prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico, con riguardo alle allergie, all’asma ed al reflusso gastroesofageo. Se non ha alcun riferimento potrebbe fare una ricerca in rete su siti di associazioni omeopatiche accreditate, molte delle quali hanno un’organizzazione sul territorio nazionale, oppure rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzata verso un bravo medico omeopata che sicuramente esisterà nella sua zona. Cordiali saluti.
michela dice
Gentile D.ssa complimenti per la trattazione, veramente ben fatta. Mio marito da bambino ha sofferto di attacchi di asma da acari, ma è guarito a seguito di cure fatte all’epoca dal suo dottore di famiglia. L’asma dopo anni di silenzio interrotto solo da sporadiche manifestazioni (un paio l’anno) si è ripresentata con molta violenza improvvisamente. Adesso tutte le sere intorno alle 22 – 23 l’attacco si presenta ed in capo a 1 mese ha un andamento ingravescente… Ci può dare un consiglio? grazie mille dell’attenzione
Michela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Michela, i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti potenzialmente utili a trattare l’asma. Ho adoperato l’avverbio “potenzialmente” per sottolineare un concetto fondamentale in omeopatia, ossia che un rimedio omeopatico per essere curativo e quindi per produrre gli effetti terapeutici desiderati deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Dobbiamo cioè tenere presente che l’omeopatia è la medicina per la cura di una persona con una determinata sintomatologia e non per un disturbo o una disfunzione o una malattia in generale. In pratica il rimedio omeopatico che rispecchia la globalità dei sintomi del paziente e le relative modalità di manifestazione sarà in grado di curare il disturbo o la patologia. Stiamo però parlando di rimedi omeopatici sintomatici, in grado cioè di controllare il sintomo e non d’intervenire sulla causa dell’asma per il suo superamento definitivo, l’allergia agli acari nel caso di suo marito. Per riuscire a fare ciò occorrerà anche una cura omeopatica di fondo, ricorrendo a rimedi costituzionali e temperamentali, probabilmente ad alta diluizione, per correggere il “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, in modo da educare il sistema immunitario a non avere una reazione spropositata nei confronti di sostanze (allergeni) normalmente innocue. L’individuazione di tali rimedi di fondo, ma anche di quelli sintomatici, la può effettuare con la dovuta precisione solo un medico omeopata con la visita medica omeopatica. A titolo puramente informativo, in molti casi nelle crisi d’asma si rivela utile la triade Cuprum metallicum, Ipeca e Sambucus nigra, in bassa diluizione, alternando i rimedi anche a distanza ravvicinata. In diversi casi vengono adoperati, in associazione alla cura omeopatica o da soli, dei gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali alla prima diluizione decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la fitoterapia classica e l’omeopatia), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatoria e antistaminica ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche nelle allergie e/o Viburnum lantana M.G. D1 che esercita un’azione specifica di modulazione e regolazione neurovegetativa polmonare per sedare il tono bronchiale e inibirne lo spasmo, per cui aiuta a ristabilire la funzionalità respiratoria e trova indicazione nelle forme asmatiche ad eziologia diversa, nelle bronchiti asmatiche e in tutte le sindromi dispnoiche e asmatiche. La fitoterapia classica offre anch’essa diversi preparati (tintura madre, estratto fluido, estratto secco, ecc.) a base di piante come Grindella robusta, Amni visnaga, Drosera rotundifolia, Adhatoda vasica, Datura stramonium (Stramonio), Verbascum thapsus (Verbasco) ed altre. Potrebbe essere altresì utile l’inalazione di vapore, assoluto o con l’aggiunta di erbe aromatiche come eucalipto, menta piperita, timo, rosmarino, ecc. Molto validi si rivelano anche gli impacchi caldi di olio di ricino sulla schiena e sul torace. In conclusione, se si vogliono avere delle concrete possibilità di curare l’asma con l’omeopatia, il consiglio è di rivolgersi ad un medico omeopata e non fare da soli. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Cristina dice
Mio figlio soffre di asma, sia da sforzo che allergica, che si manifesta con tosse secca e leggero “fischio” . Il rimedio giusto potrebbe essere antimonium tartaricum 5ch? da prendere come profilassi?
grazie per la sua gentile risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cristina, potrebbe, considerato che Antimonium tartaricum è uno dei rimedi omeopatici utilizzato per il trattamento dell’asma con tutti i sintomi associati, soprattutto quando è presente difficoltà di espettorazione. Tenga però presente che Antimonium tartaricum è un rimedio ad “azione locale”, ove con tale terminologia si identifica un rimedio in grado di agire molto rapidamente su un sintomo o su una sindrome precisa. Invece quasi sempre l’asma richiede un’azione più generale, oltre che locale, più profonda e sistemica, con rimedi omeopatici di fondo e costituzionali che possano apportare al terreno omeopatico del paziente quelle modificazioni utili a dare una speranza concreta di successo. Ovviamente ciò richiede indispensabilmente l’intervento del medico omeopata, al quale comunque è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Gavino dice
i globuli di lattosio potrebbero essere causa di carie?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gavino, la quantità di lattosio dei granuli è talmente bassa che è assolutamente impensabile che possa provocare problemi di carie ai denti. Tra l’altro i globuli vanno lasciati sciogliere sotto la lingua e non masticati, quindi, se si tiene conto anche della loro bassa adesività, è praticamente nulla la possibilità che si insinuino e sostino negli spazi interdentali potendo creare dei potenziali focolai. Bisogna altresì considerare che il lattosio tra tutti gli zuccheri è quello meno cariogeno. Un’ultima considerazione riguarda la frequenza delle somministrazioni e cioè che i globuli, riservati alle medie e alte diluizioni, quando vengono prescritti per il trattamento delle patologie croniche, come solitamente avviene, vengono assunti a intervalli di tempo abbastanza lunghi, per cui il rischio di carie, ammesso che esista, è del tutto insignificante. Ma anche l’uso dei granuli, per tutto quanto detto finora, non deve destare alcuna preoccupazione. Può stare quindi tranquillo. Cordiali saluti.
patrizia messini dice
Il vostro articolo è molto ben fatto e chiaro e mi riconosco in molti dei sintomi descritti.
Mi sono curata con rimedi omeopatici per molti anni, iniziando con Aconitum Napellus che mi fece regredire quasi miracolosamente tachicardia e palpitazioni, a seguire poi con Lachesis che è il rimedio che ho assunto maggiormente (alla 30). Poi, all’inizio della menopausa, ebbi un rialzo pressorio e mio marito, insieme al mio medico curante, mi convinsero al cortisone. Sì, funziona pe il problema catarri e respiro, ma mi lascia stanca stanca stanca. Mio marito è morto 8 anni fa e mia figlia non vorrei gravarla dei miei problemi, per cui vi chiedo il nome di un buon omeopata su Firenze che possa riprendere le fila del discorso.
Vi ringrazio molto.
Patrizia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Patrizia, mi dispiace sono solo un’appassionata ed una studiosa di omeopatia. Le posso però suggerire di fare riferimento ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per poter essere indirizzata verso un bravo medico omeopata, che certamente esisterà nella sua zona. Abbia fiducia che una soluzione per lei esiste. Cordiali saluti.