Aethusa cynapium
Descrizione
Il rimedio Aethusa cynapium si ottiene dalla tintura della pianta intera in fioritura della cicuta minore. Il principio attivo è un alcaloide simile alla cicutina.
La pianta è volgarmente nota come Cicuta minore, Cicuta aglina, falso prezzemolo o “prezzemolo degli sciocchi”. Può essere confusa con il prezzemolo, dal quale si differenzia subito per l’odore ingrato, agliaceo, e per i fiori bianchi e non giallastri. È una pianta erbacea annua della famiglia Ombrellifere (Angiosperme dicotiledoni); è originaria dell’Europa, dell’Asia occidentale ed è l’unico membro del genere Aethusa. È imparentato con la cicuta. Introdotta in molte altre parti del mondo, è una pianta infestante che cresce anche in Italia.
Cresce in ambienti ruderali, fosse ombrose, siepi, luoghi incolti e campi a riposo, con optimum al di sotto della fascia montana. Il nome generico è una parola greca che significa ‘bruciante’, e allude al fatto che la pianta, fortemente tossica in tutte le sue parti, quando masticata irrita fortemente le mucose e il palato determinando una sensazione di bruciore.
L’avvelenamento da prezzemolo degli sciocchi provoca sintomi di calore in bocca e in gola e un esame post mortem ha mostrato arrossamento della membrana di rivestimento dell’esofago e della trachea e una leggera congestione del duodeno e dello stomaco.
È una pianta alta 30-80 cm.; ha una radice fusiforme, a fittone e cava internamente. Il suo fusto è eretto, scanalato, liscio, ramificato in alto e striato longitudinalmente. Le foglie sono lisce e pennatosette, ovvero sono molto divise e composte da tante piccole foglioline che si sviluppano a sinistra e a destra del nervo mediano, ognuna delle quali è incisa fino alla nervatura, come le foglie delle felci; sono lucenti e di colore verde scuro, a contorno triangolare, con segmenti sottili ed hanno un odore sgradevole. I fiori sono piccoli, bianchi e disposti a ombrelle composte irregolari. Il frutto è formato da due acheni (diacheni) addossati l’uno all’altro, di forma ovale, con coste evidenti osservabili con una lente.
La pianta è conosciuta e utilizzata per vari scopi fin dall’antichità. Sebbene le origini del suo nome latino (Aethusa cynapium) rimangano incerte, buona parte dei botanici lo relazionano a Arethusa, la figlia di Poseidone amata da Apollo.
Caratteristiche
Il rimedio omeopatico esercita un’azione di superficie sull’apparato gastroenterico e sul S.N.C. La prima caratteristica del rimedio è che esso risulta principalmente indicato nelle gastroenteriti dei lattanti ed anche nelle dispepsie degli scolari che mancano di concentrazione. Ovvero nelle indigestioni di coloro che sgranocchiano continuamente, che hanno continuo bisogno di mangiare. Prendendo spunto dalla pianta di origine, Aethusa cynapium è praticamente il rimedio degli sciocchi!
Una seconda caratteristica del rimedio è la violenza delle manifestazioni, che sono accompagnate da uno stato soporoso e di prostrazione: vomito violento, spasmi violenti, dolori violenti… e al contempo prostrazione e sonnolenza, angoscia e pianto. Nel rimedio c’è molta debolezza psichica e fisica.
Caratteristiche minori sono cefalea, herpes, insonnia, problemi oculari, otorrea, singhiozzo, tosse, trisma, dentizione dei bambini, purché in contemporanea alle caratteristiche principali del rimedio.
Anche Chamomilla è un rimedio usato per le problematiche legate alla dentizione. Ma tipicamente Chamomilla è il rimedio delle “i”: ipereccitabile, ipersensibile, inquieto, irritabile, intrattabile, intollerante, indocile, insocievole, irascibile.
In Aethusa il latte vomitato si presenta coagulato, ovvero è costituito in parte da grumi ed in parte è liquido. Compaiono anche feci viscose, liquide, giallo-verdastre. È il rimedio utile durante la dentizione dei bambini nel periodo estivo e dei bambini che non sopportano il latte, ma anche in tutte le gastroenteriti che hanno le manifestazioni appena descritte.
Il bambino si presenta pallido, con colore bluastro attorno alle labbra, occhi e contorni del naso infossati.
In sintesi, i sintomi caratteristici di Aethusa sono: la violenza delle manifestazioni che sono accompagnate da prostrazione e sonnolenza; l’incapacità di pensare e di concentrarsi; l’intolleranza al latte; talvolta la fame dopo il vomito.
Il rimedio ha due modalità di aggravamento: i sintomi peggiorano con calore solare e dopo aver mangiato.
Uso del rimedio
Gastroenteriti del lattante
Vomiti del neonato
Disturbi della dentizione dei bambini (vomiti e spasmi)
Disturbi digestivi del bambino
Dispepsia dello scolaro
Diarrea estiva del bambino
Dosi
In tutti i casi diluizione 5-6CH, 3 granuli 3-6 volte al dì.
Maria dice
Buongiorno quali sono le diluizioni più alte? Per disturbi cronici intendo.
E le dosi uniche a cosa servono?
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, intanto consulti l’articolo “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” nella sezione del sito “Approfondimenti”. Per diluizioni più alte, solitamente adoperate nelle malattie croniche, si intendono quelle che recano la cifra numerica da 30 a salire: ad esempio, riferendoci alle diluizioni centesimali CH, trattasi di 30CH, 60CH, 200CH… La monodose in globuli, o dose unica, è una forma farmaceutica particolare: essa è concepita per ottenere la migliore risposta diluizione/dose/effetto, giacché con i globuli (che sono all’incirca 10 volte più piccoli dei granuli) si produce un maggiore effetto di superficie e quindi si rende massima la “superficie di scambio” tra il rimedio omeopatico e l’organismo ricevente. Cordiali saluti.
Lisa dice
Gent.ma Dott.ssa, sono un soggetto ansioso, che tende spesso a reprimere la rabbia anche se a volte ho degli scatti di nervi, tendo anche a reprimere la sessualità e questa cosa poi mi deprime.
Da qualche settimana sarà che ho mangiato troppi dolci, sento il bisogno dei dolci spesso…
ho un po’ di muco che non so se dipenda da reflusso o da naso tappato, infatti mi dicono che di notte qualche volta russo.
Sento anche qualche volta un piccolo vuoto allo stomaco. Cosa potrei prendere? So che esistono degli omeopatici proprio per la gastrite, io ho gastrite atrofica.
Dunque ricapitolando, i sintomi sono: lieve ansia, vuoto allo stomaco, russo di notte, reprimo emozioni
Grazie!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lisa, relativamente all’ansia e alla repressione della sessualità, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà individuare il rimedio omeopatico maggiormente somigliante, ovvero quello che contempla la sintomatologia psico-fisica più simile, come richiede la Legge di Similitudine su cui, com’è noto, l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Tra i principali rimedi omeopatici che vengono spesso prescritti si citano Camphora, Coffea cruda, Graphites, Lycopodium, Phosphoricum acidum, Sepia. Discorso analogo vale anche per la gastrite atrofica, dove sarà ancora la globalità dei sintomi a fare da guida per la scelta del rimedio omeopatico adatto. Consulti pertanto l’articolo “Disturbi gastrici” nella stessa sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Anacardium orientale, Antimonium crudum, Argentum nitricum, Chamomilla, China, Nux vomica, Pulsatilla. Tra l’altro il desiderio di dolci è presente in Lycopodium, Sepia, Argentum nitricum, China, Nux vomica. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.