MENUMENU
  • |
  • Rimedi omeopatici
    • Abies canadensis
    • Aconitum napellus
    • Achillea millefolium
    • Actaea racemosa o Cimicifuga
    • Aesculus hippocastanum
    • Aethusa cynapium
    • Agaricus muscarius
    • Allium cepa
    • Allium sativum
    • Aloe socotrina
    • Alumina
    • Ammonium carbonicum
    • Anacardium orientale
    • Antimonium crudum
    • Antimonium tartaricum
    • Apis
    • Argentum nitricum
    • Arnica montana
    • Arsenicum album
    • Aurum metallicum
    • Baryta carbonica
    • Belladonna
    • Borax
    • Bryonia
    • Calcarea carbonica
    • Calendula
    • Camphora
    • Cantharis
    • Carbo animalis
    • Carbo vegetabilis
    • Causticum
    • Chamomilla
    • Cineraria maritima
    • Cuprum metallicum
    • Dulcamara
    • Ferrum iodatum
    • Ferrum phosphoricum
    • Gelsemium
    • Graphites
    • Hekla lava
    • Hepar sulphur
    • Hypericum
    • Ignatia amara
    • Kali carbonicum
    • Kalium chloratum
    • Kalmia latifolia
    • Lachesis
    • Ledum palustre
    • Lilium tigrinum
    • Lycopodium
    • Mercurius solubilis
    • Mezereum
    • Moschus
    • Nux vomica
    • Petroleum
    • Phosphorus
    • Phytolacca decandra
    • Pulsatilla
    • Rhus toxicodendron
    • Sambucus nigra
    • Secale cornutum
    • Sepia
    • Silicea
    • Staphysagria
    • Sulphur
    • Teucrium
  • Affezioni-Rimedi
    • Aerofagia
    • Affaticamento mentale
    • Afonia e Raucedine
    • Alopecia Calvizie
    • Ansia, Depressione, Attacchi di panico
    • Ascessi
    • Asma
    • Balbuzie
    • Calcolosi biliare renale e salivare
    • Cefalea, Emicrania, Mal di testa
    • Cellulite
    • Congestione nasale 
    • Deficit di Attenzione e Concentrazione
    • Dermatite, Eczema, Dermatosi
    • Disturbi gastrici
    • Disturbi Specifici del Linguaggio
    • Esofagite
    • Fame nervosa
    • Febbre e Influenza
    • Gengivite
    • Herpes simplex
    • Herpes zoster
    • Infezioni delle vie urinarie
    • Insonnia
    • Ipertensione arteriosa
    • Lichen ruber planus
    • Mal di gola
    • Ossiuriasi
    • Parodontosi e parodontite
    • Perdita di memoria
    • Prurito
    • Punture di insetti
    • Raffreddore e Rinite allergica
    • Reumatismi
    • Rinite vasomotoria
    • Sciatica
    • Sinusite
    • Tosse
    • Ulcere varicose
    • Varicocele
    • Verruche
    • Vertigine
    • Vestibolite vulvare
  • Tinture Madri
    • Achillea – Agrimonia
    • Alchemilla – Altea
    • Amamelide – Anice
    • Arnica – Artemisia
    • Bardana – Betulla
    • Biancospino – Bistorta
    • Borragine – Borsa del pastore
    • Calendula – Camomilla
    • Cannella – Carciofo
    • Crespino – Drosera
    • Echinacea – Edera comune
    • Edera terrestre – Eleuterococco
    • Elicriso – Equiseto
    • Euforbia – Farfaro
    • Finocchio – Fumaria
    • Gramigna – Idraste
    • Iperico – Issopo
    • Lattuga – Lavanda
    • Liquirizia – Lobelia
    • Luppolo – Marrubio
    • Matico-Melissa
    • Menta piperita – Mimosa
    • Mirra-Mitchella
  • Piante & Salute
    • Aglio
    • Alloro
    • Aloe
    • Arancio
    • Basilico
    • Carciofo
    • Cipolla
    • Limone
    • Macchia mediterranea
    • Melo
    • Salvia
  • Rimedi della nonna
    • A bada contusioni e distorsioni
    • Abbasso la febbre
    • Abbronzatura sicura
    • Addio mal di testa
    • Bocca sorridente
    • Capelli a posto
    • Cistite senza più scampo
    • Controlliamo l’ipertensione
    • Curiamo piaghe, ferite, ulcere
    • Digestione facile
    • Digestione senza tante arie
    • Emorroidi e vene varicose ko
    • Fermiamo la diarrea
    • Liberi da calli, verruche, geloni
    • Mai più stitichezza
    • Mal di gola subito via
    • Ok con depurativi e diuretici
    • Pelle sempre bella
    • Per maturare foruncoli e ascessi
    • Per riposare meglio
    • Per scottature-punture d’insetti
    • Per solo donne
    • Repellente per zanzare e formiche
    • Ritorna la voce
    • Se l’alito è pesante
    • Sollievo per lombalgie e coliche
    • Solo per il viso
    • SOS Vaginite
    • Spegniamo le infiammazioni
    • Stop reumatismi-nevralgie-ecc.
    • Vediamoci chiaro
    • Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.
    • W i segreti della nonna
  • Approfondimenti
    • Aggravamento omeopatico
    • Carbonati: funzioni nell’organismo, benefici
    • Cure omeopatiche: principi
    • Diatesi in Omeopatia
    • Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM
    • Fosforo: proprietà, benefici, usi
    • Gerarchia dei sintomi
    • La guarigione
    • La medicina del malato
    • Le basi della fitoterapia
    • Mercurio: composti, usi, effetti
    • Oleoliti e Oli essenziali
    • Omeopatia e Costituzioni
    • Potassio: biochimica, funzioni
    • Preparati fitoterapici
    • Relazione corpo mente
    • Rimedi omeopatici: origine
    • Rimedio simillimum
    • Tipi di preparati fitoterapici
    • Scuole omeopatiche
  • Glossario
    • Glossario A
    • Glossario B
    • Glossario C
    • Glossario D
    • Glossario E
    • Glossario F
    • Glossario G-H
    • Glossario I
    • Glossario L-M
    • Glossario N-O
    • Glossario P-Q
    • Glossario R
    • Glossario S
    • Glossario T-U
    • Glossario V-Z
  • Chi sono

Rimedi Omeopatici

Omeopatia - Rimedi della Nonna - Cure Omeopatiche

Risultati della ricerca per: miele

Kalmia latifolia

DESCRIZIONE di Kalmia latifolia

Kalmia latifolia o alloro di montagna è un arbusto sempreverde con foglie larghe e fiori esagonali riuniti in grappoli che vanno dal rosa chiaro al bianco. L’arbusto ha un portamento eretto, molto simile al Rododendro, appartiene alla famiglia delle Ericaceae ed è originario dell’America del Nord.

La pianta si trova allo stato naturale su pendii rocciosi e in luoghi boschivi montuosi; è acidofila e quindi prospera in terreni acidi.

È spesso coltivata come pianta da giardino per via del suo bell’aspetto decorativo e la resistenza al freddo.

Il genera della Kalmia vanta almeno 8 specie di arbusti sempreverdi, rustici, a fioritura estiva: angustifolia, cuneata, ericoides, hirsuta, ovata, latifolia, polifolia, rubra.

Come tutte le Ericaceae K. produce una sostanza, l’asebotossina o graianotossina che è un glucoside. Il miele ricavato dal nettare e quindi contenente il polline di queste piante contiene anch’esso graianotossine. L’ingestione di qualsiasi parte della pianta o del miele di K. può causare una rara reazione tossica chiamata avvelenamento da graianotossina.

La tossicità della graianotossina deriva dalla sua capacità di interferire con i canali del sodio regolati dal voltaggio situati nella membrana cellulare dei neuroni.

Quando è presente la graianotossina, il legame induce cambiamenti che impediscono l’inattivazione del canale del sodio e portano a una depolarizzazione cellulare prolungata. La graianotossina ha quindi la capacità transitoria di attivare i canali e aumentare la permeabilità della membrana agli ioni sodio. L’attivazione prolungata dei canali del sodio e la depolarizzazione cellulare portano a un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale.

I sintomi clinici più comuni includono vari effetti cardiovascolari, nausea e vomito e alterazione della coscienza. Gli effetti cardiovascolari possono includere ipotensione (bassa pressione sanguigna) e vari disturbi del ritmo cardiaco come bradicardia sinusale (battito cardiaco lento regolare), bradiaritmia (battito cardiaco lento e irregolare) e blocco atrioventricolare parziale o completo.

Altri sintomi sono diplopia e visione offuscata, vertigini, ipersalivazione, sudorazione, debolezza e parestesia alle estremità e intorno alla bocca, debolezza muscolare e nevralgie per l’interessamento del nervo vago (decimo nervo cranico). Il nervo vago è un componente importante del sistema nervoso parasimpatico (un ramo del sistema nervoso autonomo) e innerva vari organi, inclusi polmoni, stomaco, reni e cuore.

Tutte le parti della pianta sono velenose.

Il rimedio si ottiene a partire dalla tintura delle foglie fresche quando la pianta è in fiore.

CARATTERISTICHE

La sintomatologia del rimedio K. corrisponde a quella di uno stato di avvelenamento. Fu Hering a introdurre Kalmia nella pratica omeopatica, e i primi sperimentatori furono lui e i suoi amici.

Kalmia latifolia
Kalmia latifolia

Organospecificità: Cuore, articolazioni, muscoli, nervi periferici

Principali indicazioni cliniche: Reumatismo associato a disturbi cardiaci, dolori articolari e nevralgici.

I sintomi che indicano il rimedio si manifestano principalmente a livello muscolare, dei tendini, delle articolazioni, lungo il percorso dei nervi e in forma di disturbi reumatici.

Le affezioni reumatiche di K. interessano più frequentemente gli arti superiori, con dolori mobili, migranti e intermittenti aggravati dal movimento, anche se minimo. I dolori hanno spesso una direzione centrifuga e vanno dal centro alla periferia, dall’attaccatura dell’arto alla sua estremità. Poi si spostano scendendo alle braccia, alla schiena e alle gambe, dalle spalle alle dita, dalle anche ai piedi. Questi dolori seguono a volte il percorso dei nervi; da qui le nevralgie acute del nervo ulnare (il nervo ulnare è un nervo periferico degli arti superiori, noto per essere una delle cinque branche nervose terminali del cosiddetto plesso brachiale) o di altro nervo del plesso brachiale, del nervo sciatico, dei nervi della testa, del viso, degli occhi… Il soggetto K. ha la “sensazione che i suoi nervi siano stritolati da una pinza”.

Le nevralgie di K. si presentano con dolore, improvviso come un lampo, che risale lungo il tragitto del nervo. Esse seguono inoltre il ritmo solare, cioè aumentano di mattina e raggiungono l’acme verso mezzogiorno, poi diminuiscono e cessano verso sera. I dolori ossei peggiorano nella prima parte della notte.

Il mal di testa è inoltre accentuato dal calore migliorato dal freddo. La vertigine peggiorata dal minimo sforzo, perfino dal più piccolo movimento; la cefalea compare quando il cielo è limpido e scompare quando si oscura.

L’azione di K. sul cuore riguarda le affezioni che colpiscono quest’organo e in particolare il reumatismo migrante che va a localizzarsi al cuore dopo i suoi vari spostamenti, oppure in seguito ad una malattia infettiva. Tale azione si manifesta con fitte che si irradiano al braccio sinistro e polso lento. Il rimedio corrisponde a extrasistole, miocarditi, endocarditi o pericarditi di qualsiasi origine; Sindrome di Stokes-Adam; agitazione cardiaca accompagnata da ansia, dispnea con palpitazioni, sensazione di oppressione durante la respirazione, dolori all’emitorace che possono irradiarsi agli arti. Il soggetto K. non può coricarsi sul lato sinistro ma migliora sdraiandosi sul dorso.

K. è un rimedio utilizzato anche nei casi di Malattia di Bright.

Le affezioni di K. corrispondono all’alternanza del reumatismo e delle cefalee, o del reumatismo e delle turbe cardiache, o delle nevriti che fanno seguito alla soppressione di un’eruzione erpetica o a una problematica renale.

Modalità: tutti i disturbi dipendono molto dalle condizioni atmosferiche; aggravamento dall’alba al tramonto, con il movimento e piegandosi in avanti.

USI di Kalmia latifolia

Sistema muscolo-scheletrico: fibromialgia, reumatismi in particolare agli arti.

Cuore: extrasistole, miocarditi, endocarditi o pericarditi di qualsiasi origine con palpitazioni. Sindrome di Stokes-Adam

Rene: Malattia di Bright

Apparato urinario: Malattia di Bright

Neuropatie, Nevriti e Nevralgie: nevralgia del plesso brachiale e principalmente ulnare e radiale, della faccia, dell’occhio, sciatica, cefalea, emicrania, vertigine, nevrite, otite, sincope vasovagale (svenimento), …

Segui https://riciclareperrisparmiare.it/varie/carta/

Segui https://ricettedirita.it/secondi-piatti/ricette-light-secondi-piatti/

… e segui anche https://schedescuola.it/schede/scienze/il-calore-e-la-temperatura/lezioni-pratiche/

Leggi https://rimediomeopatici.com/rimedi-omeopatici/lycopodium/

(*) V. Note esplicative

Logo rimediomeopatici.com
Logo rimediomeopatici.com

Matico-Melissa

Sommario Matico-Melissa:

◊ TM di Matico o Piper angustifolium

◊ TM di Melissa officinalis

Tintura Madre di MATICO o PIPER ANGUSTIFOLIUM

Tintura

Il Matico leaves o Piper angustifolium è noto anche con il termine di erba del soldato. La pianta è un arbusto che cresce in America meridionale. Le sue foglie sono verdi, oblunghe e coriacee, hanno un odore fortemente aromatico ed hanno un sapore pungente, simile al pepe. Le foglie contengono diversi oli essenziali tra cui la canfora che è il componente principale. Ma le foglie contengono anche altre sostanze tra cui azulene, asarone, cineolo o eucaliptolo, terpeni, etere maticico, maticina, acido artantico, tannini, mucillagini e resina.

In particolare

L’azulene, un idrocarburo aromatico. In uso topico è utilizzato come calmante e lenitivo delle irritazioni cutanee. Per le pelli più secche aiuta a ristabilire il film lipidico e un corretto livello di idratazione. È in grado di aiutare la guarigione di rossori e irritazioni della pelle post-depilazione, post-rasature e da eccessiva esposizione solare donando sollievo immediato.

L’asarone, un composto chimico della classe fenilpropanoide. È un olio profumato volatile , viene utilizzato per uccidere parassiti e batteri;

La maticina è un principio attivo dal sapore amaro

L’etere maticico è composto dall’apiolo dell’Anethum graveolens e dall’apiolo del Petroselinum sativum.

Preparazione

La parte attiva è costituita dalle foglie

Per la Tintura si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 60°.

Proprietà

Azione Astringente, antidiarroica, antisettica dell’apparato urinario.

Utilizzo

È usata per la diarrea con stato di debilitazione generale, per la colite spastica, per le infiammazioni dell’apparato urinario.

Dosi

15-20 gocce, 1 – 2 volte al dì.

(*) V. Note esplicative

Logo rimediomeopatici.com
Logo rimediomeopatici.com

Tintura Madre di MELISSA OFFICINALIS

Tintura

La Melissa officinalis è una piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiacee. È una pianta che non supera l’altezza di 8 dm. I suoi rami portano le foglie picciolate cuoriformi, di colore verde chiaro e pelose il cui aspetto delle foglie ricorda molto quelle della pianta di ortica. Le foglie, di consistenza leggermente membranosa, hanno un profumo simile a quello del limone. Esse contengono principalmente oli essenziali, flavonoidi, acidi fenolici e mucillagini.

Le sommità fiorite sono formate da verticilli più o meno distanziati composti da 2 – 14 fiori peduncolati all’ascella di foglie normali. I fiori, a volte unilaterali, sono sottesi da bratteole a forma lanceolata e contorno intero.

Tutte le parti della pianta hanno un gradevole odore di limone e bergamotto ed un sapore gradevolmente aromatico.

Molto ricercata dalle api è nota anche con i nomi di cedronella, erba limona, citraggine, appiastro, erba cedrata, ecc. E’ originaria dell’Asia, Sud dell’Europa e Mediterraneo. Cresce nei campi, ripe, torrenti, luoghi ombreggiati sia freschi sia caldi, ai margini del bosco, sugli argini dei canali, luoghi umidi, incolti, prati, vigneti. Frequentemente selvatica è molto frequente coltivata. Predilige climi temperati o temperato-caldi. Gradisce la semi-ombra e l’orientamento a mezzogiorno ma luoghi in cui non è troppo esposta. Vulnerabile alle gelate; sensibile al freddo e agli ambienti secchi. È consigliabile proteggere le radici durante gli inverni rigidi.

Relativamente al suolo è poco esigente però preferisce suoli ricchi di sostanza organica, freschi, umidi ma non eccessivamente e drenati (la sua crescita e l’aroma delle sue foglie sono pregiudicate dalla secchezza idrica), profondi, permeabili, alluvionali, argillosi, sabbiosi, di media consistenza. In suoli leggeri e anche secchi le foglie ingialliscono e la resa si riduce. In terreni irrigui la droga è meno profumata.

Pare che “melissa” fosse un titolo assegnato a donne sagge e dotate di grandi virtù. Ma Melissa era anche una ninfa, oggetto di veri e propri miti. Le sue leggende nascono nell’antico mondo mediterraneo, nella calda e selvaggia terra di Creta. La dea Vergine e libera, descritta in origine come una bellissima principessa cretese, si vide mutare dal corso degli eventi, subendo il rovesciamento degli antichi valori; così divenne col tempo una donna mortale e poi un’ape, come narra la leggenda del dio del Sole. Secondo la leggenda Apollo si innamorò della ninfa Melissa e il desiderio di stare con lei era così grande che gli fece dimenticare di svolgere il proprio lavoro, cioè quello di guidare il carro del sole. Così sulla terra scesero le tenebre.

Ma … Zeus infuriato punì Apollo trasformando la sua amata Melissa in un’ape.

Secondo un’altra leggenda Melissa fu incaricata di allevare il dio Zeus fanciullo, nascosto sul monte Ida dalla madre Rea per sfuggire al padre Crono, il quale divorava tutti i suoi figli neonati per evitare di essere spodestato da uno di loro, come aveva predetto un oracolo. Melissa ebbe il compito di nutrirlo con il miele, mentre la capra Amaltea lo allattava. Curò anche Amaltea quando il dio le spezzò per errore un corno, che poi divenne la cornucopia.

Preparazione

Per la “droga” si usano le foglie e le sommità fiorite. Le foglie vengono raccolte senza il picciolo, da maggio a settembre; le sommità fiorite vengono raccolte all’inizio della fioritura, cioè nel periodo compreso tra giugno e luglio.

Per la Tintura Madre (TM) si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 45°.

Proprietà

Azione ANTISPASMODICA, CARMINATIVA, RILASSANTE DEL SISTEMA NERVOSO, DIAFORETICA, BLANDA IPOTENSIVA.

Utilizzo

È usata nei casi di dispepsia associata a stati ansiosi o depressivi, dispepsia flatulenta, nevrastenia, malattie depressive.

Dosi

40 gocce dopo i pasti principali. La sera anche come rilassante.

Le T.M. di Matico-Melissa si ricavano dalle rispettive piante, per estrazione del principio attivo.

Matico-Melissa
Matico-Melissa

(*) V. Note esplicative

Segui https://riciclareperrisparmiare.it/

Segui https://ricettedirita.it/ e segui anche https://schedescuola.it/

Leggi anche https://rimediomeopatici.com/luppolo-marrubio/

 

Limone

Il limone il cui nome botanico è Citrus limon è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il termine limone si usa per indicare sia la pianta che il frutto.

La polpa e la buccia

I limoni sono frutti che appartengono al VII gruppo degli alimenti, in quanto ricchissimi di vitamina C (acido ascorbico). Essi sono fortemente dissetanti, sia per il contenuto in acqua, sia per la concentrazione in sali minerali ed acido citrico.

L’apporto energetico dei limoni è trascurabile. Essi forniscono all’organismo un ottimo contributo di sali minerali (potassio) e anche di antiossidanti. Tra questi ultimi i citroflavonoidi (esperidina, diosmina e rutina) che sono potenti antiossidanti, ipocolesterolemizzanti, capillaroprotettrici ed antineoplastici.  Sono un alimento fortemente alcalinizzante, indicato nelle diete depurative ed in quelle mirate alla prevenzione delle calcolosi renali da accumulo di cistina ed acido urico.

Il profumo dei limoni è dovuto alla presenza di oli essenziali, in particolare di limonene, un’altra molecola benefica.

L’imbrunimento della polpa di mela quando viene a contatto con l’aria è dovuto ad una reazione enzimatica di ossidazione dei polifenoli presenti. In quanto tale non comporta alcuna perdita delle proprietà, sia dal punto di vista nutrizionale che terapeutico, ma solo un problema estetico e volendo di gusto. Per rallentarlo sensibilmente basta aggiungere in po’ di succo di limone che funge da antiossidante.

Il succo di limone in genere è sconsigliato a stomaco vuoto per chi soffre di gastrite.

In campo erboristico, la buccia di limone è utilizzata per favorire la digestione; assumendone un decotto senza zucchero o altri edulcoranti, è possibile giovare dell’incremento secretivo a carico delle ghiandole esocrine annesse al tubo digestivo. È infatti percettibile un incremento della salivazione mentre, ancor più importante ma silente, è il miglioramento del rilascio di altri enzimi nelle fasi successive del processo.

L’assorbimento del ferro è favorito dalla vitamina C e dall’acido citrico, per cui è sempre bene accompagnare detti alimenti con succo di agrumi, soprattutto limone ed è anche favorito dagli zuccheri e dagli aminoacidi. Il ferro è assorbito facilmente dall’intestino quando è associato alla vitamina C, largamente presente negli agrumi e nei prodotti vegetali freschi.

La torrefazione della buccia consiste nel riscaldamento della stessa allo scopo di disidratarla e quindi di conservarla più a lungo. La torrefazione può essere fatta in casa o con il forno oppure con una bistecchiera sul fornello. La si riduce in polvere e se ne assume un cucchiaino da caffè più volte al dì secondo necessità. Ma i limoni, buccia e polpa, possono essere assunti anche freschi.

Il limone
Il limone

L’olio essenziale

La spremitura a freddo della buccia di limone, dopo averlo privati della parte bianca, consente di estrarre un olio essenziale. L’olio essenziale di limone, maggiormente concentrato nella buccia, contiene diversi principi attivi (flavonoidi, acido citrico, limonene, acido malico, acido tartarico, pectina, inositolo, zuccheri, vitamina C, vitamina PP, ecc.) dalle numerosissime proprietà terapeutiche e benefiche (antisettico, cicatrizzante, depurativo, diuretico, ipotensivo, digestivo, battericida, vermifugo, astringente, antireumatico, febbrifugo, ecc.), tra cui, appunto, anche quella di abbassare la temperatura corporea.

Gli oli essenziali degli agrumi (limone, bergamotto, arancio, mandarino), servono per placare gli stati ansiosi e nervosi.

Questi sono i motivi per cui le fette di scorza dei limoni da adoperare devono riguardare il più possibile la parte gialla, dove sono contenuti i preziosi oli essenziali dalle proprietà terapeutiche indicate.

Il limone: Usi

Una bevanda per contrastare le manifestazioni diarroiche e per contribuire a regolarizzare le funzioni intestinali è il tè con limone. Ma è altresì utile la camomilla con limone ed eventualmente con un po’ di zenzero.

Il limone uno degli alimenti più indicati per depurare il fegato. Tra gli altri alimenti troviamo: carciofo, cardo mariano, broccoli, cavolfiore, cavolo, asparagi, ortaggi a foglia verde, carote, barbabietole, aglio, lievito, cereali integrali, curcuma, olio extravergine di oliva, ecc.

I risciacqui con il succo di limone diluito in acqua sono tra i rimedi che possono aiutare in caso di bocca secca. Ma è anche importante bere acqua in modo regolare durante la giornata ed assumere cibi ricchi di vitamina C.

Il succo di limone è utile per trattare localmente le macchie brunastre sul viso (efelidi).

Una bevanda a base di acqua e limone con l’aggiunta di bicarbonato è utile per lo stomaco, in caso di reflusso.

Tra le preparazioni più casalinghe, risultano essere molto efficaci lo sciroppo di cipolla e limone. Lo sciroppo è di valido aiuto per combattere la tosse e per favorire l’espettorazione.

Le applicazioni locali del succo di limone sono utili per le smagliature

Per contrastare l’iperidrosi ascellare sarebbe opportuno adottare alcuni accorgimenti altrettanto utili ed efficaci, come ad es. sciacquare ogni sera le ascelle con acqua e succo di limone.

Il succo di limone con l’aggiunta di un cucchiaino di miele è un ottimo rimedio contro il mal di gola essenzialmente per le proprietà lenitive, antisettiche, antivirali e antibatteriche.

Per ridurre l’aspetto di un cheloide, per il trattamento delle cicatrici cheloidi e per evitare che il cheloide degeneri e per attenuarne ulteriormente l’aspetto, è comunque buona norma mantenere la cicatrice pulita ed applicare quotidianamente creme nutrienti ed antiossidanti, come ad esempio il succo di limone.

Il limone è un alimento consigliato anche in caso di oligoteratospermia, perché ricco di vitamina C

Una soluzione a base di succo di limone e acqua in cui imbibire un batuffolo di cotone è utile per un’azione abrasiva di pulizia della lingua nei casi di patina bianca. Detta soluzione limita la crescita batterica e riduce i processi infiammatori. In alternativa vengono adoperate le applicazioni locali di bicarbonato di sodio sciolto in acqua.

Alla buccia di limone si riconosce la capacità di contribuire a combattere le verminosi intestinali, in particolare per l’ossiuriasi. Gli ossiuri sono i piccoli vermi bianchi che più comunemente possono infestare l’intestino crasso dei bambini.

Il succo fresco di limone è impiegato anche nei casi di Epistassi (sanguinamento). Allo scopo di fermare il sanguinamento ed esercitare un’attività vasocostrittrice ed emostatica, viene applicato localmente un tampone di cotone imbevuto nel succo fresco.

Per contrastare efficacemente la pelle grassa e lucida il succo di limone (da diluire con acqua in parti uguali, da applicare con un batuffolo di cotone sul viso e risciacquare prima con acqua calda e poi con acqua fredda). Sono di valido aiuto anche gli impacchi di limone e rosmarino.

Un rimedio casalingo per rafforzare i capelli consiste nel preparare un composto con quattro cucchiai di olio extravergine di oliva e il succo di un limone; si lascia in posa sui capelli per circa mezz’ora e poi si procede al lavaggio, risciacquando bene con acqua tiepida

Un’alimentazione sana ed equilibrata, prevedendo un buon consumo di succo di limone, può fornire una limitazione della crescita e della formazione dei lipomi.

Segui https://riciclareperrisparmiare.it/

 

Logo rimediomeopatici.com
Logo rimediomeopatici.com

 

Staphysagria

Descrizione di Staphysagria

Il rimedio omeopatico viene preparato a partire dalla pianta erbacea denominata Delphinium Staphysagria, che appartiene alla famiglia delle ranuncolacee. La pianta cresce in Europa meridionale, è oleosa ed ha un odore sgradevole. I suoi semi sono scuri, lunghi e schiacciati. Oltre agli oli i semi contengono ben quattro alcaloidi che portano il nome di Delfinina, Delfinoidina, Delfisina e Stafisagroina. I primi tre alcaloidi sono tossici quanto lo è l’Aconitina, mentre il quarto sarebbe secondo alcuni autori un veleno cardiaco.

Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura dei semi maturi essiccati.

I semi sono stati nel passato un rimedio popolare contro i pidocchi e da ciò ne derivò l’appellativo di «erba dei pidocchi». Gli stessi semi furono utilizzati da Dioscoride (botanico e medico greco antico vissuto nella Roma Imperiale sotto Nerone) per curare casi di odontalgie.

Caratteristiche di Staphysagria

Staphysagria granuli
Staphysagria granuli

Staphysagria è un rimedio della scrofola, della sifilide e della sicosi con un’impronta luetica. Spesso il soggetto che ne necessita è un adulto o un anziano.

Organospecificità: Il rimedio agisce sul Sistema Nervoso Centrale, sul Sistema Nervoso Vegetativo, sulla pelle, sull’apparato genito-urinario maschile e femminile, sul sistema gastro-intestinale. Ma le sue sfere elettive sono quella psico-sessuale e quella genito-urinaria.

Indicazioni cliniche: È usato nei casi di nevrastenia, irritabilità, collera, ipocondria, distonia neuro-vegetativa, ipotonia gastrica, stipsi, orzaiolo, calazio, blefaro-congiuntivite, dacriocistite, dismenorrea, amenorrea da delusione, prurito vulvare, disturbi nervosi causati da eccessi sessuali, polluzioni che indeboliscono il soggetto, dolori ai denti e alle ossa, lombaggine, dolori ai muscoli dei polpacci, predisposizione costituzionale alla iperuricemia ed alla gotta, disturbi della prostata con cistite, cistalgia, piodermite.

La parola chiave di Staphysagria è irritabilità, una irritabilità che sfocia nella collera, un’irritabilità aggressiva e reattiva che colpisce tutto il Sistema Nervoso.

Il soggetto ha malessere già la mattina presto, al risveglio ed è burbero e tetro. È di aspetto pallido ed ha occhi infossati. Può avere: debolezza organica e muscolare; esantemi brucianti e pruriginosi, una piodermite che fatica a guarire; nevralgie del viso; carie dentarie; pressione sullo stomaco, vomito, diarrea, desiderio di sostanze irritanti; dolori ai denti e/o alle ossa.

Sotto il profilo psichico egli è molto orgoglioso, irritabile, molto suscettibile e si offende per un nonnulla, permaloso, misantropo, aggressivo… Ma è una persona che tende a reprimere la propria aggressività e i suoi comportamenti istintivi.

Staphysagria è un grandissimo rimedio delle collere interiori, cioè quelle che, per ragioni personali o sociali, non si possono esternare od anche quando ci si crede ingiuriati, odiati. Queste inibizioni, questi tormenti si traducono in alternanze tra eccitazione e depressione, indignazione e dispiacere, irritazione e prostrazione, il tutto in una cornice di nervosismo contenuto. Un esempio di collera repressa è quella dell’impiegato il cui capo rifiuta l’aumento di stipendio, oppure di colui che subisce vessazioni al lavoro ma che trattiene l’ira e non osa dire o fare nulla per paura di essere punito o di perdere il posto di lavoro. Ma Staphysagria è anche il politico sconfitto o il capo che ha fallito.

Il soggetto ha un’altissima considerazione di sé, è molto fiero della sua sessualità e ne fa un vanto, ama le fantasie e gli eccessi sessuali che però lo aggravano, soffre di polluzioni notturne; nella donna le parti genitali sono molto sensibili. Altri segni di richiamo sono: fame estrema anche con stomaco pieno, sensazione che stomaco e addome pendano verso il basso, sonnolenza di giorno e difficoltà a dormire la notte.

Il bambino che richiede il rimedio è capriccioso, collerico, ha i denti cariati fin dalla loro comparsa. È un bambino represso, abituato a subire. Burbero e tetro al risveglio, il bambino grida per avere qualcosa che poi butta via con impazienza appena l’ha ricevuta.

Causticum, Colocynthis e Staphysagria seguono bene in questo ordine.

In sintesi

Staphysagria è uno dei principali rimedi della repressione e dei disturbi conseguenti alla collera repressa, qualunque ne sia il fattore che la determina, ed è anche il rimedio con azione marcata sul sistema genito-urinario.

Modalità

Aggravamento con gli stati di sofferenza psichica, con gli eccessi sessuali, di mattina presto alzandosi, con il minimo contatto delle zone affette.

Miglioramento dopo aver mangiato, con il calore e con il riposo notturno (ad eccezione della lombaggine).

Uso del rimedio

Sistema nervoso: Nevrastenia, irritabilità, collera interiore, ipersensibilità nervosa, ipocondria legata alla sessualità, distonia neuro-vegetativa. Disturbi provocati da emozioni psichiche, specialmente orgoglio, invidia, dispiacere, insulti non meritati, ecc.  https://rimediomeopatici.com/affezioni-rimedi/ansia-depressione-attacchi-di-panico/

Sistema genito-urinario: È un grande rimedio genito-urinario e soprattutto della vescica che è un organo che risente molto dello stato psicosomatico. Cistite con pollachiuria, bruciore quando si urina e sensazione che l’urina scorra nell’uretra. È il rimedio della “cistite da luna di miele” (insorge dopo un rapporto sessuale). I sintomi della cistite peggiorano al minimo contatto e migliorano dopo la minzione. Iscuria dopo un trauma o dopo un intervento chirurgico. Predisposizione costituzionale alla iperuricemia ed alla gotta, cistalgia. Uretriti. Infezioni delle basse vie urinarie con ritenzione idrica. Congestione prostatica o prostatite cronica. Disturbi della sfera sessuale con ipersensibilità degli organi genitali. Prurito vulvare, dismenorrea nevrite spermatica, polluzioni che indeboliscono, onanismo, amenorrea da delusione e tutti i tipi di disturbi legati ad eccessi sessuali.

Sistema gastro-enterico: Grande desiderio di mangiare anche quando lo stomaco è pieno.  Ipotonia gastrica, stipsi dovuta ad atonia.

Sistema muscolo-scheletrico: ipotonia, lombalgia, lombaggine, reumatismo, dolori alle ossa, dolori ai muscoli dei polpacci. Mal di schiena che peggiora di notte a letto e di mattina prima di alzarsi.

Occhi: dacriocistite, orzaiolo, calazio, blefaro-congiuntivite, cisti delle palpebre. Occhi secchi e doloranti. Calazi ripetitivi che sul finire lasciano dei piccoli noduli sulle palpebre. Insieme a Pulsatilla è il rimedio più utilizzato per trattare un calazio.

Pelle: Piodermite. Eruzioni umide e pruriginose; dopo essersi grattati il bruciore e il prurito si calmano ma compaiono da un’altra parte; grosse verruche peduncolate del tipo a “cavolfiore” (sicosi), condilomi, herpes, eczema essudativo con formazione di crosticine spesse localizzate principalmente al cuoio capelluto, alla nuca e allo scroto.

Bocca: Gengivite, parodontite.

Denti: Carie, i denti sono neri e cariati; odontalgia.

Testa: Cefalea con sensazione di pesantezza frontale come per una palla di piombo. Vertigine camminando che migliora stando fermi o seduti.

Ferite: Ferite da strumenti taglienti, acuminati, vetro, ecc.; nevralgie dopo un’operazione chirurgica. Il rimedio accelera la guarigione delle ferite chirurgiche e trova spesso prescrizione nel post-operatorio.

Segui https://ricettedirita.it/

Segui https://riciclareperrisparmiare.it/

logo-rimediomeopatici.com

Dermatite, Eczema, Dermatosi

Con il termine generico «dermatite» si intende una malattia infiammatoria della pelle. Il suffisso -ite in medicina indica infatti un’infiammazione.

Il termine «eczema», che per definizione è una reazione dermica infiammatoria, è in effetti un sinonimo di dermatite.

Anche il termine «dermatosi», che spesso si preferisce per indicare le malattie infiammatorie della pelle ad andamento cronico, in pratica è un sinonimo di dermatite.

DermatitiLe dermatiti quindi sono diverse malattie della pelle, caratterizzate da fenomeni infiammatori, con cause e manifestazioni differenti, ma accomunate da alcuni sintomi caratteristici, come pruriti, arrossamenti, eritemi e piccoli gonfiori della cute, talvolta di tipo vescicolare, fino a vere e proprie lesioni.

Le cause di una dermatite possono essere le più disparate e tra quelle più comuni si ricordano le infezioni, le irritazioni, le reazioni allergiche, la genetica, lo stress, le carenze o gli eccessi alimentari.

A seconda delle origini e dei sintomi, le dermatiti possono distinguersi in:

► Dermatite irritativa da contatto: è una reazione infiammatoria della cute che non coinvolge il sistema immunitario, con esiti legati al tipo di irritante (spesso saponi e detergenti) e alla durata del contatto. Le manifestazioni locali più comuni sono pelle arrossata, screpolata, ruvida, anche con bollicine e vescicole, sensazione di bruciore. Generalmente il prurito è assente. Il sintomo principale è il bruciore.

► Dermatite allergica da contatto: è una reazione infiammatoria della pelle che coinvolge il sistema immunitario, ove si determina una sensibilizzazione dovuta al contatto con una certa sostanza (allergene: spesso nichel, cromo, cobalto, conservanti, profumi, cosmetici, detersivi, lattice, erbe infestanti, alcune tinture per capelli, alcuni farmaci a uso topico). Le manifestazioni locali più comuni sono edema, rossore, prurito, papule, desquamazioni e lesioni cutanee, molto simili a quelle della dermatite irritativa da contatto acuta. L’entità dipende principalmente dal tempo di contatto e dalla sede di applicazione. Il sintomo principale è il prurito.

► Orticaria: è un’eruzione cutanea di tipo infiammatorio caratterizzata dalla comparsa improvvisa di pomfi (rigonfiamenti tondeggianti rossi o bianchi) pruriginosi, talvolta con sensazione di bruciore o pizzicore. Si sviluppa prevalentemente a livello superficiale, ma può interessare anche gli strati più profondi della cute e del sottocute ed in tal caso si parla di angioedema. La forma acuta è spesso provocata da reazioni allergiche (allergie alimentari, fattori ambientali, farmaci, punture di insetti). La forma cronica invece dipende raramente da una causa allergica e spesso riconosce un’eziologia autoimmune. Molti casi non richiedono alcun trattamento, in quanto l’eruzione spesso si risolve spontaneamente entro pochi giorni.

► Dermatite atopica: è una malattia infiammatoria della pelle che ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. È caratterizzata da intenso prurito, rossore e secchezza cutanea. Nella fase acuta provoca arrossamento, eritema, vescicole con secrezione sierosa e formazione di croste. Quando il disturbo cronicizza la pelle si ispessisce al punto da creare zone lichenificate, squame e papule. È una sindrome multifattoriale, poiché le cause che la scatenano sono molteplici e di varia natura, dove intervengono fattori immunologici (allergeni da inalazione, da contatto o alimentari) e non immunologici (irritanti esterni, infezioni, stress, sudorazione). La genetica e le condizioni ambientali giocano un ruolo fondamentale, lavorando quasi in simbiosi, talché potenziano l’iperattività infiammatoria della pelle. Si distingue dalle altre dermatiti perché le manifestazioni cutanee non coincidono con le aree in cui una certa sostanza è venuta a contatto con la pelle. Esordisce spesso in età pediatrica, ha una maggiore incidenza nei mesi invernali e nella gran parte dei casi tende a scomparire spontaneamente durante l’adolescenza. In diversi soggetti allergici vi può essere la predisposizione a sviluppare la cosiddetta «triade allergica» dei sintomi, ossia la dermatite atopica, la rinite allergica e l’asma allergico: in tal caso si dice che essi sono affetti da «atopia». Tali pazienti hanno anche una tendenza ad acquisire intolleranze o allergie alimentari ed altri sintomi caratteristici del loro stato iperallergico.

► Dermatite seborroica: è una condizione infiammatoria della pelle, caratterizzata da arrossamenti, lesioni, prurito e perdita di squame untuose, che colpisce le zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, come viso (specialmente attorno a bocca e naso, fronte e sopracciglia), condotto uditivo, dietro le orecchie, ascelle, torace, parte superiore del dorso, inguine, ma soprattutto il cuoio capelluto. È una conseguenza dell’iperattività delle ghiandole sebacee (seborrea) e dell’alterazione della composizione del sebo. È una malattia cronico-recidivante le cui cause sono ancora poco chiare, ma si è osservato che presenta diversi fattori scatenanti, come ad es. cambio di stagione, condizioni climatiche predisponenti (caldo eccessivo, umidità), variazioni ormonali, stipsi, detersione con agenti irritanti, stress, alimentazione con troppi grassi e zuccheri.

► Psoriasi: è una malattia infiammatoria della pelle, solitamente cronica e recidivante, che si presenta in varie forme. Generalmente si manifesta con la comparsa di chiazze e placche rossastre, rotondeggianti, ricoperte da squame biancastre, di dimensioni e forma estremamente variabili, talvolta con senso di prurito e fastidio di varia intensità. Colpisce prevalentemente il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, la zona lombo-sacrale, le unghie, le mani e i piedi. È una patologia a causa multifattoriale, dove concorrono fattori genetici e ambientali. Ad essa può seguire (nel 30% dei casi) l’artrite psoriasica, che è una malattia caratterizzata da un’infiammazione articolare cronica, probabilmente a base autoimmune, che si manifesta con sintomi circoscritti, quali dolore, gonfiore e rigidità articolare, su qualsiasi articolazione del corpo, in particolare una o più articolazioni di mani e piedi ed a livello distale, cioè alle estremità delle dita, vicino all’unghia.

► Disidrosi: è una forma di dermatite caratterizzata da piccole vescicole, localizzate soprattutto sul bordo laterale delle dita di mani e piedi, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Di norma le vescicole permangono alcune settimane, si seccano e vengono via lasciando la pelle sottostante arrossata ed estremamente sensibile. Si associa frequentemente alla dermatite atopica o alle allergie. Spesso manifesta la tendenza alla recidiva stagionale in primavera e autunno.

► Acne: è una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto il viso. L’infiammazione coinvolge il follicolo pilifero e la relativa ghiandola sebacea. È caratterizzata dalla formazione di comedoni (punti neri o bianchi che sono piccole masse di sebo e cheratina all’interno dei follicoli), papule (piccole chiazze rosse rilevate), pustole (lesioni rilevate purulenti su pregresse papule), cisti (sacche o cavità chiuse di natura patologica, a contenuto vario) superficiali e purulenti, che si formano allo sbocco delle ghiandole pilo-sebacee per ristagno della secrezione e che possono lasciare anche delle cicatrici. Molto comune nell’adolescenza, si ipotizza che dipenda da fattori ormonali, predisposizione genetica e stress come fattore di peggioramento. La comparsa della seborrea (iperattività delle ghiandole sebacee) in età puberale è spesso l’anticamera dell’acne. Nell’adulto l’acne è quasi sempre dovuta o a ripetuti abusi di alcune tipologie di alimenti (in particolare i cibi ad alto indice glicemico) o, soprattutto, a un’errata igiene della pelle.

► Rosacea: è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente soggetti adulti con carnagione e capelli chiari. Esordisce con un arrossamento localizzato principalmente su guance, naso, mento e fronte, con bruciore e leggero gonfiore. Nella forma più avanzata dà origine a lesioni cutanee (papule o pustole), gonfiore del naso, teleangectasia (piccoli vasi sanguigni visibili su naso e guance a causa della loro dilatazione), ispessimento della pelle, potendo interessare anche la regione attorno agli occhi. Può avere un decorso ciclico, ma comunque progressivo. Le cause della malattia sono probabilmente multifattoriali, ove intervengono fattori ereditari, ambientali, immunologici e psicologici.

► Ragadi: sono piccole ma profonde erosioni cutanee, taglietti, fissurazioni, che possono interessare varie regioni del corpo ed in particolare gli orifizi, come la bocca e l’ano. Ma possono comparire, soprattutto d’inverno, anche sulla punta delle dita o sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Si formano nelle zone dove la pelle si rompe con più facilità, perché è sottoposta a stress, è più spessa e meno elastica. Possono anche essere una conseguenza della dermatite da contatto o della dermatite atopica. Le ragadi anali hanno come principale fattore predisponente la stitichezza. Le ragadi del capezzolo si formano in seguito al meccanismo di suzione durante l’allattamento. I sintomi sono dolore, con episodi di sanguinamento e perdita di siero dalle lesioni aperte.

In campo omeopatico risulta più interessante classificare le dermatiti sulla base della manifestazione esteriore, cercando i rimedi che più si adattano alle lesioni cutanee. Bisognerà pertanto esaminare il tipo di lesione, il colore, l’estensione, la localizzazione, la consistenza, il fastidio, le sensazioni, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, ecc.

Si ricorda infine che la pelle rappresenta una via di eliminazione di sostanze tossiche e prodotti del metabolismo da parte dell’organismo. Di conseguenza ogni problema cutaneo va rispettato e non soppresso, con il rischio di provocare manifestazioni più dannose.

I rimedi omeopatici di seguito indicati sono sintomatici, per cui nelle forme croniche o recidivanti il trattamento va completato con una cura di terreno per evitare che le manifestazioni si ripetano successivamente.

N.B.: Rimedi, diluizioni, posologie e prodotti riportati nel presente articolo sono generici, impersonali, tra i più menzionati in letteratura, che hanno quindi solo carattere conoscitivo e non intendono e non possono sostituire alcuna prescrizione medica.

I principali rimedi omeopatici per le dermatiti

Eritema e eritema solare

Dermatiti e omeoterapiciL’eritema è un arrossamento della cute, circoscritto o diffuso, dovuto a congestione vasale. Possono associarsi prurito e/o desquamazione della pelle. Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, dermatite seborroica, artrite psoriasica, rosacea.

L’eritema solare è provocato da una lunga esposizione al sole e spesso è accompagnato da piccole vescicole sierose.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Arrossamento accompagnato da calore, dolore e prurito. Coesiste ipersensibilità a tutti gli stimoli esterni. Miglioramento con il calore.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rossore meno intenso, pelle meno liscia che in Belladonna. Miglioramento con applicazioni fredde.

Hamamelis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eritema di colore rosso scuro. Peggioramento al tatto, con aria calda e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Stasi venose in ragazze bionde. Peggioramento con il calore.

Dermatite con pomfi

Questa dermatite è tipica dell’orticaria.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gonfiore intenso e colore rosato. Peggioramento con il calore.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione di colore rosso intenso. Peggioramento con le applicazioni fredde.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Prurito intenso in soggetto molto irrequieto. Rigidità articolare. Peggioramento con freddo e umidità.

Urtica urens 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pomfi che pungono, bruciano, prudono e il gonfiore non risulta eccessivo. Peggioramento con bagni freddi, aria fresca e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria dopo indigestione.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria per intossicazione digestiva.

Dulcamara 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticarie generalizzate senza febbre, prima dei mestrui o all’inizio dell’inverno.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria con pruriti e bruciori.

Dermatite con vescicole

Può manifestarsi con eritema solare, dermatite da contatto, dermatite atopica, disidrosi.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle dolente e arrossata, con piccole vescicole pruriginose che lasciano fuoriuscire un liquido chiaro. Miglioramento con applicazioni di acqua calda.

Mezereum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Si differenzia da Rhus toxicodendron solo per il contenuto purulento delle vescicole.

Ranunculus bulbosus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole piccole, di colore bluastro che provocano prurito e bruciore. Peggioramento al tatto, all’aria aperta e con l’umidità.

Cantharis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. In presenza di vere bolle. Miglioramento con applicazioni fredde.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole da cui fuoriesce un liquido chiaro e acquoso, cui segue la formazione di croste giallastre. Localizzazione preferenziale a mani e genitali. Peggioramento d’inverno.

Primula obconica: 3 granuli 3 volte al dì. Specifico per la disidrosi.

Anagallis arvensis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Nella riacutizzazione della disidrosi.

Dermatite con essudato

Questa dermatite è caratterizzata dalla presenza di secrezioni. Può manifestarsi con dermatite atopica, dermatite seborroica.

Graphites 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Secrezione di colore giallastro, viscosa e densa come il miele. Localizzazioni preferenziali su cuoio capelluto, dietro le orecchie o all’inizio del condotto uditivo, nelle commissure palpebrali e labiali, sugli organi genitali, su gomiti e ginocchia, tra le dita. Peggioramento di notte, con il calore, con il lavaggio.

Mezereum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pus che fuoriesce dalle croste, prurito intenso che peggiora a letto. Localizzazione prevalente a cuoio capelluto, volto e dorso delle mani. Peggioramento lavandosi con l’acqua fredda.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da alopecia. Marcata astenia. Peggioramento con il caldo.

Oleander 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da prurito intenso e lesioni. Peggioramento all’aria aperta.

Viola tricolor 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzioni su faccia e testa con bruciori, pruriti intensi, croste spesse che ricoprono pus giallastro, aderente. Aggravamento d’inverno e all’aria aperta.

Dermatite con squame

Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, psoriasi, disidrosi.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Desquamazione che somiglia alla forfora oppure a piccoli lembi. Prurito bruciante che peggiora durante la notte e migliora con il caldo.

Kali arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se il prurito è aggravato dal caldo.

Arsenicum iodatum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con pelle indurita e desquamazione a lembi, con squame larghe. Prurito intenso. Miglioramento con il calore.

Natrum sulphuricum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Squame larghe, sottili e trasparenti, tanto da far intravedere il derma sottostante di colore rosso acceso (ad es. psoriasi e certe disidrosi di mani e piedi). Peggioramento con l’umidità.

Hydrocotyle asiatica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. In concomitanza con un aumento di spessore della cute (ad es. psoriasi di vecchia data).

Lycopodium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione secca, tendenza della cute a screpolarsi, cute con forfora. Aggravamento con le applicazioni fredde.

Sepia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Chiazze squamose rotonde, in particolare su viso, piega del gomito, incavo del ginocchio, unghie, che peggiorano in primavera. Aggravamento con acqua.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se l’eruzione peggiora d’inverno.

Phosphorus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su sopracciglia.

Calcarea carbonica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Localizzazione preferenziale su cuoio capelluto. Aggravamento con acqua fredda, lavandosi.

Natrum arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su torace. Aggravamento quando ci si riscalda con l’esercizio fisico.

Psorinum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Psoriasi. Eruzioni varie che compaiono d’inverno e scompaiono d’estate. Prurito molto intenso che non migliora grattandosi, ma diminuisce dopo un bagno e con il calore del letto.

Sulphur 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle secca, ruvida con eruzioni secche, squamose, pruriginose. Psoriasi. Pruriti che peggiorano con il calore, lavandosi e migliorano grattandosi ma subito dopo appare bruciore intenso.

Dermatite con fissurazioni

Questa dermatite è caratterizzata da ragadi o spaccature. Può manifestarsi anche con dermatite da contatto o, specie negli adolescenti, con dermatite atopica.

Nitricum acidum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Soluzione di continuità a margine netto, che sanguina con facilità. Localizzazione tipica a livello anale o alla connessione labiale o al capezzolo, ove la screpolatura ha un fondo rosso. Aggravamento con il freddo ed i cambiamenti di temperatura.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Screpolature che appaiono specialmente al palmo delle mani o sulla punta delle dita. Pelle spessa e malsana. Aggravamento d’inverno.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi al palmo delle mani o del tallone. Ragadi delle commissure labiali, soprattutto dopo abuso alimentare. Calli, duroni sensibili e dolorosi, talora fissurati. Aggravamento con bagni freddi.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate nel mezzo. Ragadi labiali dopo affaticamento, stress, esposizione al sole. Miglioramento con acqua fredda.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate agli angoli della bocca, ove la screpolatura ha un fondo giallo. Ragadi dei capezzoli.

Ratanhia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali che provocano dolore acuto. Miglioramento con acqua fredda.

Alumina 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali o perianali, accompagnate da secchezza anale, da bruciore e prurito all’ano, da pressione e dolore nel perineo.

Dermatite con papule e pustole

Può manifestarsi tipicamente con acne, rosacea.

Arnica montana 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Contro le flogosi locali.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Iperemia in cute e mucose infette.

Kali bromatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne con pustole a livello del viso e/o dorso.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli con prurito. Pelle ruvida e grassa. Eruzione che si diffonde a raggiera. Sensazione di bruciore all’interno del naso.

Juglans regia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli al volto.

Natrum muriaticum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne vicino all’attaccatura dei capelli.

Viola tricolor 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Per le lesioni acneiche.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne su viso e dorso.

Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con cicatrici violacee.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con punti neri.

Sulphur iodatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne comedonica (punctata o volgare) persistente su fronte e schiena.

Abrotanum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con pelle grassa e rugosa.

Agaricus muscarius 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con prurito, rossore e bruciore come i geloni, a volte con pulsazioni alle guance.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Bruciore intenso, gonfiori e papule, soprattutto al mattino.

Causticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pustole rosse, gonfiore di zigomi e/o guance con dolori pulsanti.

Eugenia jambosa 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con sensibilità dolorosa. Aggravamento durante le mestruazioni.

Lachesis 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Teleangectasie dovute, ad esempio, a eritrosi, couperose o rosacee.

Nux vomica 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Piccole pustole o puntine come da abuso di alcool, tensione con gonfiore.

Rhus toxicodendron 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Esantema o infiammazione erisipelatosa con gonfiore, fitte tensive e formicolio urente.

Pulsatilla 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne alla pubertà.

Carbo animalis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con gonfiore rosso intenso e doloroso.

Sanguinaria 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con guance rosse e leggermente gonfie. Vasi sanguigni dilatati, visibili e dolenti al tatto.

Thuya 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. È il principale rimedio per trattare la diatesi hahnemanniana “sicosi”, che esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne o di alterazioni della pelle rilevate, per cui resta un rimedio fondamentale per molte affezioni cutanee aventi dette caratteristiche (papule, pustole, nodosità, verruche, cheratosi, efelidi, condilomi, papillomi, fibromi, epiteliomi, polipi …). La maggior parte dei sintomi cutanei sono migliorati dal tatto. La lateralità è sinistra.

Altri interventi

► Gemmoterapici

Dermatiti e gemmoterapiciRibes nigrum M.G. D1: utile per l’attività antinfiammatoria e antiallergica, possedendo azione simil-cortisonica e simil-antistaminica, senza averne gli effetti collaterali.

Cedrus libani M.G. D1: particolarmente adatto al trattamento delle dermatiti secche, delle psoriasi e per l’invecchiamento cutaneo. Lenitivo del prurito.

Ulmus campestris M.G. D1: ottimo drenante cutaneo e regolatore della secrezione delle ghiandole sebacee. Particolarmente adatto per le dermatiti umide, in tutte le forme di dermatiti trasudanti, dermatiti vescicolari, acne giovanile e acne pustolosa.

Juglans regia M.G. D1: utile nelle dermatiti infette, nella rosacea e nell’acne pustolosa.

Platanus orientalis M.G. D1: utile nelle affezioni dermatologiche e flogosi che si ripetono in maniera esasperante, acne giovanile ribelle, acne recidivante.

Alnus glutinosa M.G. D1: utile nell’orticaria di natura allergica con possibile evoluzione in asma allergico intrinseco. Sinergismo d’azione con Ribes nigrum.

Fagus sylvatica M.G. D1: utile per l’attività antistaminica. Con Ribes nigrum entra a far parte degli schemi terapeutici delle allergie.

► Fitoterapici

Dermatiti e fitoterapiciBardana TM: contiene sostanze ad azione antibiotica e presenta proprietà depurative. Si può usare sia localmente nelle forme infette e sia per via generale.

Olmo TM: presenta un buon organotropismo per la cute, regolarizzandone la secrezione. È particolarmente utile nelle dermatiti umide. Per via locale o generale.

Viola tricolore TM: utile in tutte le dermatiti per la sua attività depurativa e diuretica. Per via locale o generale.

Calendula pomata: presenta attività antisettica, lenitiva, antipruriginosa, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Camomilla: gli impacchi dell’infuso servono a tenere la pelle pulita ed a ridurre l’infiammazione.

Aloe vera gel: possiede proprietà idratante, lenitiva, analgesica, riepitelizzante, antinfiammatoria e cicatrizzante, per cui le applicazioni sulla pelle sono utili a trattare varie forme di eruzioni cutanee.

Avena pomata: possiede proprietà idratante, lenitiva, purificante, decongestionante, protettiva. È utile per la pelle delicata dei bambini e delle cuti particolarmente sensibili, secche, arrossabili e irritabili. Aiuta a ristabilire l’equilibrio idrolipidico e calma il prurito. Protegge la pelle dai primi segni di invecchiamento.

Avena farina: con le proprietà richiamate sopra, la farina di avena disciolta nell’acqua da bagno è un ottimo rimedio contro le eruzioni cutanee di vario genere, mentre unita a olio extravergine di oliva o miele diventa una maschera per il viso rinfrescante, purificante e antinfiammatoria.

Lavanda O.E., Melaleuca O.E. (noto anche come Tea Tree Oil): da diluire nelle opportune quantità (poche gocce) in acqua calda, sterilizzata previa bollitura, per un’azione calmante, lenitiva, antipruriginosa, antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Lievito di birra: è ricco di vitamine e quindi aiuta a combattere soprattutto l’acne.

Olio di semi di Lino: possiede proprietà emolliente, antiossidante e protettiva, che lo rendono indicato per calmare tutte le infiammazioni della pelle.

Olio di Iperico: per l’attività antisettica, antinfiammatoria, riepitelizzante, cicatrizzante, emolliente, analgesica, può essere impiegato per il trattamento delle infiammazioni della pelle, per la dermatite seborroica, per le macchie della pelle e la psoriasi, per l’invecchiamento cutaneo, per la secchezza della pelle.

Ortica TM, Olmo TM, Alchemilla TM: miscelare e usare in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Equiseto succo: astringente, antinfiammatorio e cicatrizzate, si usa in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Olio di Ginepro: depurativo, tonico, astringente e antinfiammatorio, si usa localmente in caso di dermatite seborroica, seborrea, acne, pelle grassa, punti neri e brufoli. Per la dermatite seborroica al cuoio capelluto è utile anche lo shampoo.

Olio di Calendula, Olio di Borragine, Olio di Mandorle dolci, Olio di Riso, Olio di Jojoba: utili in tutte le dermatiti per le proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive. Gli stessi oli sono utili anche per le ragadi al seno, con la precauzione di detergere bene prima della poppata.

Olio di Nocciola: azione purificante (libera i pori dalle impurità), astringente (aiuta a richiudere delicatamente i pori), riequilibrante (regola la produzione di sebo), antinfiammatoria, cicatrizzante. È particolarmente indicato per pelli grasse, foruncolosi, acne. Si assorbe velocemente, elasticizza la pelle e non unge. Con l’aggiunta di acqua distillata può essere usato per la pulizia del viso e come struccante. Trova impiego anche in caso di eritema solare o da pannolino dei bambini.

Glicerina vegetale: in virtù delle proprietà idratanti e umettanti, è indicata nei casi di disidratazione della cute per contrastare gli effetti della pelle secca e per restituirle il giusto apporto di acqua, donando tonicità, elasticità, morbidezza e conservando le relative barriere naturali.

Burro di Karitè: ha proprietà lenitiva, emolliente, idratante, elasticizzante, riepitelizzante, antibatterica, antinfiammatoria, cicatrizzante, per cui protegge e nutre la pelle, cura le piccole abrasioni, previene e riduce le rughe, è utile nelle dermatiti, irritazioni e arrossamenti della pelle di bambini e adulti, migliora la circolazione del sangue a livello dei capillari (adattissimo nella rosacea), previene le ragadi al seno in allattamento.

Malva, Noce, Sambuco: bagni locali, con un infuso che si ottiene miscelando le tre piante (una parte di miscela per due parti d’acqua bollente), sono un ottimo calmante topico del prurito.

Bardana, Tarassaco, Echinacea, Centella asiatica, Fumaria, Consolida, Menta piperita: gli impacchi con l’infuso di una o più di dette piante calmano efficacemente il prurito.

► Alimentazione

Dermatiti e alimentazioneL’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), di cereali integrali, che combattono meglio i processi infiammatori ed aiutano a mantenere la pelle sana. È buona norma evitare o ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici, grassi saturi, alcool, cibi piccanti e speziati.

► Accorgimenti generali

È altresì buona norma adottare alcuni accorgimenti di carattere generale:

  • usare detergenti delicati e non aggressivi, con pH fisiologico (4 o 5), non eccessivamente schiumosi, privi di profumazione;
  • dopo la detersione è consigliabile l’uso di trattamenti naturali lenitivi e protettivi;
  • evitare il contatto prolungato con l’acqua che può favorire lo sviluppo di infezioni batteriche;
  • evitare di grattare le zone interessate per non aggravare la situazione;
  • evitare capi di abbigliamento irritanti per le zone del corpo interessate ed usare indumenti traspiranti;
  • nelle allergie evitare il contatto della pelle con tessuti sintetici o di lana e preferire cotone, lino, seta, viscosa;
  • evitare le temperature estreme;
  • tenere una costante e regolare attività fisica.

logo-rimediomeopatici.com

  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 7
  • Pagina successiva »

Cerca

Alcuni suggerimenti:


CHI SONO

Rimedi Omeopatici | Affezioni - Rimedi | Tinture Madri | Piante e Salute | Rimedi della Nonna

Copyright © 2023 RimediOmeopatici.com. Note esplicative. Privacy e Cookie. Gestione iscrizione ai commenti
Protected by Copyscape Web Copyright Protection Software

Powered by: Web Station - realizzazione siti web